Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tale è l’influenza di Metastasio nel teatro che molti storici della musica hanno [...] libretto d’opera, Didone abbandonata che viene musicata da Domenico Sarro. Il successo è enorme e immediato: l’ anima mia, perché?
MEGACLE: Taci, bell’idol mio.
ARISTEA: Parla, mio dolce amor.
MEGACLE: Ah che parlando, oh Dio!
ARISTEA: Ah che tacendo, ...
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RICCI, Lorenzo
Sabina Pavone
RICCI, Lorenzo (de’). – Nacque il 1° agosto 1703 a Firenze da Guido e da Elisabetta Gianni. Suo fratello maggiore era Corso, canonico della cattedrale di Firenze, mentre [...] di postille antigesuitiche assieme a un voto del cardinale Domenico Passionei molto duro nei confronti dell’Ordine e del suo Angelo (dove la prigionia fu dura secondo Termanini e dolce secondo Caraccioli).
Ricci fu più volte interrogato senza però ...
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STAMPA, Gaspara
Rossella Lalli
STAMPA, Gaspara. – Nacque a Padova tra il 1523 e il 1525 da Cecilia e da Bartolomeo Stampa, orefice.
L’origine padovana di Gaspara è testimoniata dalla stessa autrice [...] inoltre fra Gaspara e l’Accademia padovana degli Infiammati, a cui afferivano figure a lei molto vicine quali Lodovico Dolce, Ludovico Domenichi, Varchi, Speroni e Baldassare Stampa (Andreani, 2015-16, pp. 62-67).
Gaspara Stampa morì a Venezia «in le ...
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TOMMASO di Piero Trombetto
Paolo Benassai
Nacque a Prato verso il 1464 (la data può essere ricostruita sulla base della dichiarazione che egli rilasciò per la portata della decima del 1504, quando [...] di Leonardo, governatore del Ceppo, nella chiesa di S. Domenico «sotto al champanile cioè allato alla sacrestia» (Nuti, , Milano 1963, p. 43; P. Morselli, Notizie inedite sull’Ospedale del Dolce di Prato, in Prato. Storia e arte, XXII (1981), 59, pp ...
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BONSIGNORI, Francesco
Ursula B. Schmitt
Nato a Verona nel 1460 circa, era il maggiore dei figli di Alberto di Bonsignorio che, come dice il Vasari, pare si sia a sua volta dilettato di pittura.
Il cognome [...] : la mollezza di forme e il caldo, quasi dolce, cromatismo che il Costa derivò dall'ambiente bolognese diventeranno e sono perdute le opere che il Vasari ricorda dipinte in S. Domenico a Mantova e in S. Anastasia a Verona. Il Fiocco gli ascrive ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella multiforme geografia del Quattrocento italiano, Padova e Ferrara rappresentano [...] , dominano la prima parte del secolo: amanti del “dolce stile” internazionale, favoriscono l’arrivo in città di umanisti dalla conoscenza diretta della luminosa pittura fiorentina di Domenico Veneziano, Andrea del Castagno e Alessio Baldovinetti, ...
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Piemonte
Marziano Guglielminetti
Il riferimento più esteso a questa regione si trova nel De vulg. Eloq. dove, al termine dell'esame dei volgari italiani, è giudicato ‛ turpissimo ' il volgare delle [...] solo, ma la stessa determinazione della pianura padana come del dolce piano / che da Vercelli a Marcabò dichina (If canti dopo, s. Bonaventura, nel tessere l'elogio di s. Domenico, riprende per simmetria le parole che nell'elogio di s. Francesco ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Germana Schiassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I trattati sulla danza dei più celebri maestri attivi nelle corti italiane, assurte [...] dopo aver prestato servizio presso gli Este, succede a Domenico al servizio degli Sforza per poi stabilirsi a Venezia
De pratica seu arte tripudii vulgare opusculum
DAL ermonia suave el dolce canto
Che per l’audito passa drento al core
Di gran ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel nome di Bernini fiorisce a Roma una rigenerazione della scultura che porta alla creazione [...] conferire molto del suo fascino a questa immagine è la dolce e patetica iconografia (che avrà poi un larghissimo successo) che Algardi trova i suoi attivissimi epigoni in Ercole Ferrata e Domenico Guidi. Il Ferrata giunge in realtà a fondere le ...
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TORNABUONI, Lucrezia
Orsola Gori Pasta
Nacque a Firenze il 22 giugno 1427 da Francesco Tornabuoni, membro di un’importante famiglia cittadina, e da Marianna, detta Nanna, Guicciardini. Ricevette una [...] in quello abito molto bella, biancha e grande […] e à una dolce maniera, non però sì gentile chome le nostre, ma è di vari autori sarebbe raffigurata nell’affresco di Domenico Ghirlandaio, commissionato dalla famiglia Tornabuoni, nella cappella ...
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musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...
colombina1
colombina1 s. f. [dim. di colomba1]. – 1. a. Piccola o giovane colomba; o anche, come espressione vezz., colomba in genere. b. fig. Ragazza o giovane donna candida, ingenua, o che ostenti innocenza e candore soltanto apparenti (cfr....