RYDBERG, Abraham Viktor
Giuseppe Gabetti
Poeta svedese, nato a Jönköping il 18 dicembre 1828, morto a Stoccolma il 21 settembre 1892. Erede della tradizione umanistica classica e romantica dell'età [...] di Tegnér, ebbe nella letteratura svedese una posizione di dominio prima dell'avvento del naturalismo. Dopo anni di vandrande djäknarne (1856) evocò il Seicento svedese nel romanzo Fribytaren på Östersjön (1857), il Medioevo nella novella Singoalla ...
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Statista inglese, ministro di Enrico VIII, nacque circa il 1489 a Putney presso Londra. Fuggito dalla casa di suo padre, che era fabbro e birraio e conduceva mala vita, venne in Italia, dove si arruolò [...] vita giovanile del C. sono tuttavia assai incerte, fra storia e romanzo: e noi le ricaviamo in gran parte da una novella di Matteo riforma anglicana fu contraddistinta da forte volontà di dominio politico e fiscale, ma insieme da completa indifferenza ...
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Nata nel 1372 nel castello di Tenda, da Pietro Balbo Lascaris, conte di Ventimiglia e signore di Tenda e, probabilmente, da Margherita del Carretto, dei marchesi del Finale, circa il 1398 andò sposa al [...] che senza un appoggio difficilmente avrebbe potuto conservare il dominio lasciatole dal marito, finì per aderire (giugno Diodata Saluzzo Roero nel romanzo Il castello di Binasco (Milano 1830); G. B. Bazzoni in altro romanzo, Macaruffo venturiere o ...
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Nacque a Mineo (Catania) il 28 maggio 1839. Troncati al secondo anno gli studî di legge iniziati a Catania, il C. nel '64 si stabilì a Firenze, donde poi passò a Milano e a Roma, finché fu nominato professore, [...] .
Col suo primo volume di novelle, Profili di donne (Milano 1877), ma specialmente col suo primo romanzo, Giacinta (ivi 1879) siamo in pieno dominio zoliano. Già in esso c'è lo studio d'un caso psicologico determinato dall'eredità, totalmente fuori ...
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Scrittore americano, nato a Burlington (New Jersey) il 15 settembre 1789. Due anni dopo il padre condusse la famiglia con sé nel centro dello stato di New York, per fondare il borgo che porta ancora il [...] vitale indirizzo alla sua immaginazione. Nel 1822 apparve uno dei suoi migliori romanzi, The Spy (La spia), la cui scena è nel "terreno . Gli venne riconosciuto per unanime consenso un altro dominio letterario, quello del mare; nel 1824 egli pubblicò ...
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Scrittrice inglese, nata a Pinner (Middlesex) il 5 giugno 1884, morta a Londra il 27 agosto 1969. Esordì col romanzo Dolores (1911), in cui non ha ancora trovato la propria strada; ma già al secondo, Pastors [...] questa vernice ipocrita, brame di potere e di dominio, avidità di ricchezze, passioni incestuose, aprendo scorci Neanche la velatura di humour può nascondere il fondo tragico dei suoi romanzi, tra i quali sono capolavori A house and its head (1935), ...
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Scrittore austriaco, nato a Weidlingen, presso Vienna, il 5 settembre 1896, morto a Vienna il 23 dicembre 1966. Erede della tradizione narrativa austriaca lungo la vena epico-saggistica che ha avuto i [...] a personaggi e ad eventi, non sempre agevolano il dominio dell'intero quadro lungo coordinate interpretative; ma ne è . 549-80; A. Reininger, H. v. Doderers: I demoni, in Il romanzo tedesco del Novecento, Torino 1973, pp. 447-57; D. Liewescheidt, H. v ...
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Enigmatico personaggio ebreo, che si presentò nel 1524 a papa Clemente VII e nell'anno seguente al re di Portogallo come inviato di suo fratello Yōsēf, ipotetico re di tribù ebraiche indipendenti in Oriente, [...] ottenere armi per riconquistare la Palestina e sottrarla al dominio dell'Islām. Suscitò vivissimo interesse presso ebrei e ūbēnī nella letteratura: M. Brod, Rēubēni, Fürst der Juden (romanzo), Monaco 1925; Angiolo Orvieto, Il vento di Sion, Firenze ...
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Scrittore argentino, nato a Buenos Aires nel 1914. Nei pochi romanzi e nei numerosi racconti, accompagnati da una scarsa ma sottile opera saggistica, egli ha fatto uso dei mezzi messi a disposizione dalla [...] (dal suspense del romanzo poliziesco alla libera evasione della fantascienza) per vincolare l'interesse dei lettori alla sua visione scettica e problematica del mondo. Nutrito di cultura europea e nel perfetto dominio dei suoi mezzi linguistici ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] il concetto di utopia non è applicabile a piacere, ma anche i romanzi utopici del XIX e XX secolo sono, in fondo, anacronistici (v. della vita, con la natura non ancora ridotta a strumento di dominio e in un felice accordo di corpo e anima, di sensi ...
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chiave
s. f. [lat. clavis]. – 1. a. Strumento di metallo che serve a chiudere ed aprire serrature e lucchetti, che nella forma tradizionale è costituito da un cannello sul quale è applicata a un’estremità la mappa con gli scontri (nei tipi...
padrone
padróne s. m. (f. -a) [lat. patrōnus «protettore, difensore», rifatto secondo i nomi in -one]. – 1. ant. a. Patrono (che è il sign. etimologico): I’ fui de la città che nel Batista Mutò ’l primo p. (Dante), di Firenze di cui fu prima...