(v. arabia, III, p. 886; arabo sa῾ūdiano, regno, App. I, p. 141; II, I, p. 226; III, I, p. 119; arabia saudita, App. IV, I, p. 144)
Secondo il censimento del settembre 1974, la popolazione del regno saudita [...] (n. 1944), mentre nelle pagine di ῾Abdallah al-Sālmī (n. 1950) figurano personaggi che sono stati paragonati a quelli di Dostoevskij; di surrealismo si è parlato invece a proposito di Sibā῾ī ῾Uthmān (n. 1938). Il romanzo è degnamente rappresentato da ...
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Dopo che lo scientismo positivista, nella seconda metà del 19° sec., aveva aspirato a fare della b. uno strumento ad alta precisione - caratterizzato dal vaglio scrupoloso dei documenti storici e delle [...] dei secoli, ammette - nel saggio-intervista O polifonicnosti romanov Dostoevskogo (1975; trad. it. Sulla polifonicità dei romanzi di Dostoevskij, 1986) - l'impossibilità di ricondurla sotto l'egida di un unico metodo e di stabilire una volta per ...
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VERGA, Giovanni
Carla Riccardi
– Nacque a Catania il 2 settembre 1840, da Giovanni Battista, proprietario terriero di Vizzini con ascendenze nobiliari e tradizioni liberali (il padre era stato carbonaro [...] ad Antonio Fogazzaro, Gabriele D’Annunzio, Giosue Carducci e agli scrittori russi Nilolaj Gogol, Lev N. Tolstoj, Fëdor M. Dostoevskij, Maksim Gor′kij, Ivan S. Turgenev.
Tra il 1876 e il 1878 si delineò la storia dei Malavoglia, documentata dalle ...
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BORGESE, Giuseppe Antonio
Enrico Ghidetti
Nato a Polizzi Generosa (Palermo) il 12 nov. 1882 da Antonio e da Rosa Di Martino, compì gli studi liceali a Palermo, sotto la guida di U. A. Amico, approfondendo [...] storiografica fanno fede i volumi dedicati a Ottocento europeo (Milano 1927), serie di ritratti da Sainte-Beuve a Dostoevskij composti in epoche diverse e di scarso impegno critico; Ilsenso della letteratura italiana (ibid. 1931), tentativo di storia ...
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CAJUMI, Arrigo
Felice Del Beccaro
Nato, di famiglia modenese, a Torino il 22 ott. 1899 da Catullo e da Imelda Zironi, iniziò gli studi di ragioneria, avendo quali insegnanti di materie letterarie A. [...] dopo il naturalismo non rientra nel suo schema. Dell'Ottocento fa gran conto anche dei maggiori narratori russi: Tolstoj, Dostoevskij e, un gradino al disotto, Gorkij.
Della letteratura italiana le sue preferenze vanno all'Ariosto e a taluni minori ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La descrizione dell’universo metropolitano, se da un lato eredita dalla letteratura [...] della vita cittadina, caratterizza la Pietroburgo che si affaccia al Novecento: già teatro dei grandi romanzi di Dostoevskij, città eminente dell’Europa ottocentesca, essa viene colta nei ritratti saggistici del poeta Osip Mandel’štam, compresi ...
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RONCONI, Luca
Claudio Longhi
– Nacque a Susa, in Tunisia, l’8 marzo 1933. Fin dalla tenera infanzia visse da solo con la madre Fernanda Nardi, insegnante di letteratura italiana con una forte vocazione [...] ’ di romanzi (Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda, 1996; I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij, 1998).
Puntò in quei casi a dar voce alla propria vocazione drammaturgica citando alla lettera pagine romanzesche nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Autore di importanti scoperte in fisica e matematica, sino dalla più giovane età, Pascal [...] da un tacito patto con Dio; quello stesso azzardo che, due secoli dopo, porterà il giocatore di Fedor Dostoevskij a diventare immagine dell’impossibilità della salvifica trascendenza nel continuo e disperato rilancio della posta in gioco. Saltato il ...
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Carlo Maria Ossola
I tre pilastri dell’Europa
Nel 2015 si sono celebrati i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, nel 2016 ricorrono – lo stesso giorno, il 23 aprile – i 400 anni della morte di Shakespeare [...] pazzo, il faqir, l’«uomo di pena» che Ungaretti evocherà nel Povero nella città (1949) e che già Dostoevskij, nei quaderni preparatori dell’Idiota, identifica nel «cavaliere povero», emblema dell’amor puro, totalmente «innocente», figura Christi.
La ...
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MANCINI, Italo
Piergiorgio Grassi
Nacque a Schieti, frazione di Urbino, il 4 marzo 1925, primo di tre figli maschi, da Adelmo, minatore, e da Elena Guidi, casalinga di famiglia contadina.
Della sua [...] di una teologia che egli chiamava "dei doppi pensieri" (l'espressione era tratta da L'idiota di F.M. Dostoevskij) capace di esprimere la condizione normale del pensare umano: la compresenza in esso di istanze tra loro opposte e inconciliabili ...
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zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...
nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno delle polemiche sul criticismo kantiano...