. Così, dal greco ἀνόμοιος "dissimile", da loro usato per indicare il rapporto tra il Padre e il Figlio nella Trinità, o anche aeziani o eunomiani da Aezio (v.) ed Eunomio loro capi, furono chiamati alcuni [...] di trogliti o trogloditi).
Se in sostanza gli anomei riproducono la dottrina ariana nella sua purezza, si staccano da Ario per un maggiore tecnicismo filosofico a base aristotelica, che li porta a distinguersene in due punti. L'essenza della ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre come filosofo, come matematico, come medico e come cultore teorico e pratico di musica; nato a Saragozza verso la fine del sec. V èg., XI d. C., vissuto dapprima in [...] immediata relazione con l'intelletto attivo. Avempace professa la dottrina dell'unità degl'intelletti umani, sviluppata poi dal suo Maimonide, Avempace, in nome della fisica aristotelica, dichiarava inverosimili le rappresentazioni geometriche dei ...
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Con questo nome si designano i seguali di una dottrina mistica, praticata specialmente dai monaci Atonili, che nella metà del sec. XIV provocò aspre controversie e agitazioni nell'impero bizantino.
Gli [...] gli zeloti e i politici, e fra il clero secolare e il nonachismo, il conflitto tra le due scuole filosofiche, l'aristotelica adottata dalla chiesa greca e la platonica da essa condannata, l'antagonismo tra le due chiese e civiltà, bizantina e latina ...
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SACCA Filosofo, iniziatore del periodo neoplatonico della filosofia antica. Visse in Alessandria circa dal 175 al 242 d. C. Appena venne in contatto con la filosofia, dice Porfirio presso Eusebio (Hist. [...] attribuisce ad Ammonio l'incorporeità dell'anima, s'accorda con la dottrina psicologica plotiniana. L'affermazione di Ierocle, che per Ammonio la dottrina platonica e l'aristotelica siano in sostanza un'unica cosa, può essere esatta solo nel senso ...
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Insigne filologo tedesco, operosissimo in molti campi della filologia classica e in particolar modo nello studio dell'oratoria greca. Nato a Osnabrück il 22 gennaio 1843, libero docente a Königsberg nel [...] 1871, 2ª ed. 1880), Eschine (1896), Licurgo (1899); inoltre l'aristotelica Repubblica degli Ateniesi (1892, 4ª ed. 1904) e Bacchilide (1898, ª ed. 1902, trad. inglese 1898). Curò con molta dottrina la 3ª ed. della prima parte della nota grammatica di ...
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TOMMASO di York
Delio Cantimori
Francescano inglese, rappresentante della corrente francescano-agostiniana a Oxford intorno alla metà del sec. XIII, scolaro e terzo successore di Adamo di Marsh; ebbe [...] entis (ente sostanziale, ente accidentale), e la dottrina degli universali; il quinto libro tratta delle proprietà tra il 1250 e il 1260, precede come esposizione della metafisica aristotelica, l'opera di Tommaso d'Aquino, anzi quella di Alberto ...
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Filosofo della scuola peripatetica, di cui fu scolarco nella prima metà del sec. II a. C., succedendo, a quanto sembra, ad Aristone di Ceo. Fece parte, con l'accademico Carneade e con lo stoico Diogene [...] e della voluptas come malum (secondo Aulo Gellio, IX, 5, 6); mentre semplice accentuazione della distinzione aristotelica può essere la sua dottrina delle tre classi dei beni (spirituali, corporei ed esterni: dove i primi hanno l'assoluto sopravvento ...
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Filologo, nato a Pinerolo il 16 luglio 1879. Laureatosi nel 1901 nell'università di Torino, è stato dal 1922 professore di letteratura greca nell'università di Palermo, e dal 1925 è professore di letteratura [...] Toririo 1916), il B. si è dedicato allo studio della dottrina di Epicuro, pubblicando un primo volume di edizione, traduzione e , hanno condotto il B. a un'opera d'insieme (L'Aristotele perduto e la formazione filosofica di Epicuro, voll. 2, Firenze ...
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. È il termine (κανονική, sott. τέχνη, o, in generale, κανονικόν, da κανών "norma, criterio") che nella filosofia epicurea serviva a denominare la parte gnoseologica della filosofia, distinguendola dalla [...] concezione platonica) né come "logica" (secondo le concezioni aristotelica e stoica). Essa assumeva infatti di restringersi alla sfera utile per il raggiungimento del fine pratico del filosofare. Per i particolari aspetti della dottrina, v. epicuro. ...
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CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] in punizione di vecchie e nuove intemperanze, forse per il dichiarato entusiasmo per le rivoluzionarie dottrine telesiane, tanto avverse all'aristotelismo delle scuole, al cadere dell'anno venne relegato dai superiori nel piccolo e remoto convento ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...