Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] sapere che l’anima avrebbe acquisito nella sua precedente esistenza.
Pur senza aderire alla dottrina gnoseologica platonica dell’anamnesi, Aristotele riprendeva la distinzione di Platone su basi psicofisiologiche nel De memoria et reminiscentia, dove ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] ciò, fin dal De interpretatione, una costante attenzione per le forme linguistiche, che porta Aristotele a edificare una dottrina generale della lingua. Le tesi aristoteliche furono riprese e svolte dai primi stoici: a questi, e ai primi peripatetici ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] ricordandosene, aspirava a ritornarvi.
L’ampia trattazione etica di Aristotele (al quale si deve l’introduzione del termine e.) fu con un’accentuata impronta mistica, che trasfigurava la dottrina delle virtù in funzione dell’ascesi e della ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] moto verso l’alto, gli ultimi due verso il basso). La dottrina del movimento è legata a quella del luogo naturale: ogni elemento (si aggiunge che ogni rapporto ‘causale’ nella f. di Aristotele è concepito come nesso sostanziale). In questa f. il mondo ...
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L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come in altre sfere dell'interpretazione storica delle conoscenze, vi sono pregiudizi radicati; uno di essi, di matrice [...] Se la tassonomia fa ancora riferimento all'ideale aristotelico di una determinazione delle forme sostanziali tramite il delineato da Haller, tracciano le linee di forza delle dottrine successive fino all'avvento della biologia come scienza all'inizio ...
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Nascita e sviluppo del vitalismo
Indicare gli esordi e tracciare la storia delle dottrine meccaniciste sul vivente è tanto facile quanto difficile e incerto è fare la stessa operazione in rapporto al vitalismo. [...] animale. Sicuramente, nel pensiero di Glisson riviveva qualcosa dell'antica tripartizione aristotelica, ma non più sulla base di una teoria delle anime, bensì di una dottrina delle proprietà organiche intrinseche, cosa ben diversa e ben più ricca di ...
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Medicina
EEdoardo D'Angelo
Nell'Alto Medioevo occidentale la medicina resta, in generale, al di fuori del campo delle 'scienze' vere e proprie (arti del Quadrivio). Solo assai raramente la figura del [...] 'età classica, il cosiddetto 'galenismo alessandrino' (una dottrina, elaborata nei secc. V-VI dalla Scuola di Alessandria, che riduce a sistema i principi enunciati da Galeno dando loro una forma aristotelica); esso tende a uno scopo essenzialmente ...
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Mestruazione
Piergiorgio Crosignani
Dinora Pines
Anne Honer
La mestruazione (dal latino menstruus, «mensile») è un fenomeno fisiologico ciclico consistente in una perdita ematica che proviene dalla [...] e della medicina antica che ha per secoli dominato il pensiero europeo. Ad Aristotele va ricondotta la formulazione più radicale della dottrina del ‘sesso unico’: si pensava che l’apparato genitale femminile fosse analogo a quello maschile ...
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CESALPINO (Caesalpinus), Andrea
Augusto De Ferrari
Nacque nel 1524 o'25 (non nel 1519) ad Arezzo, o più probabilmente in qualchelocalità del contado aretino da Giovanni e Giovanna de Bianchi.
Secondo [...] lui anche un modo per uscire dalle strettoie aristoteliche. Contrariamente alle affermazioni di Galeno, il C. A. Del Vita, Di A. C., Firenze 1882; G. Marchesini, La dottrina metafisico-psicologica di A. C., in Rivista italiana di filos., VII (1892), ...
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senso La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni e per estensione la percezione e coscienza di fatti interni.
Significato; ciò che una parola, una frase, un contesto vuol dire.
Anatomia
Organi [...] la cui origine è nella denominazione aristotelica κοινὴ αἴσϑησις «sensazione comune», designante buone altrui e nostre, senza alcun riferimento a vantaggi ulteriori. La dottrina del s. morale è largamente diffusa in altri moralisti inglesi: in J ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...