FONTANINI, Giusto
Dario Busolini
Nacque il 30 ott. 1666 a San Daniele del Friuli, figlio di Francesco, discendente da una famiglia di piccola nobiltà locale, e di Ludovica Manzoni di Sacile.
Avviato [...] la scusa che non vi fossero in Roma tipografi capaci di farla, sostenne la foggia tradizionale della corona chiericale, la dottrina tridentina delleindulgenze e condannò l'uso di andare mascherati da pellegrini durante il carnevale romano, un'usanza ...
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GUIDICCIONI, Bartolomeo
Rotraud Becker
Nacque a Lucca nel 1469, figlio di Giovanni, attestato come gonfaloniere nel 1460, e di Angela di Niccolò Pietro Burlamacchi. La famiglia apparteneva alla nobiltà [...] occupano delleindulgenze (De indulgentiis, estratto in Concilium Tridentinum, XII, pp. 256-259), della divina uno scritto ammonitorio egli esortò la città al ritorno all'antica dottrina. Quando l'Inquisizione romana fu riorganizzata, egli fu uno dei ...
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BONA, Giovanni
Lucien Ceyssens
Nacque a Mondovì in Piemonte il 10 ott. 1609 da Giovanni Battista, ufficiale dell'esercito, e Lucrezia Zuchena. Studiò per cinque anni umanità presso i gesuiti della sua [...] . Fu nominato membro della Congregazione (restaurata) delleIndulgenze e della nuova Accademia pontificia di della loro intransigenza nella dogmatica. Conoscendo la storia dell'antichità cristiana, avendo approfondito lo studio delladottrina ...
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D'ANNIBALE, Giuseppe
Lilia Massaro
Nacque il 22 sett. 1815 a Borbona (od. prov. di Rieti), da modesta famiglia, dalla quale discese anche un altro cardinale, Federico Tedeschini, figlio della sua unica [...] il papa lo definì "illustre per la sua integrità, modestia e ricchezza della sua dottrina" (L'Univers, 15 febbr. 1889). Il 22 giugno 1890 divenne prefetto della S. Congregazione delleIndulgenze, ma, durante l'inverno del 1892,la sua salute, già ...
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Riformatore religioso boemo (Husinec, Boemia Merid., probabilmente 1369 - Costanza 1415). Ordinato prete, divenne predicatore a Praga, dando prova di vasta cultura filosofico-teologica. Suoi argomenti [...] chiara la sua ammirazione per Wycliffe, che segue nella dottrinadella predestinazione (Explicatio in septem priora capita Ep. I Pauli la violenta opposizione di H. alla promulgazione delleindulgenze da parte di Giovanni XXIII (Quaestio de ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] cattedrale di Wittenberg le 95 tesi di M. Lutero contro lo scandalo delleindulgenze (➔ Lutero, Martino). Subito la dottrina luterana divenne arma di rivolta politica: i principi tedeschi ne sposarono la causa vedendo la possibilità, con l’appoggio ...
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Teologo boemo (m. Jindřichův Hradec 1414), prof. di filosofia (1390), poi di teologia (1404) nell'univ. di Praga. Difese le dottrine di Wycliffe, onde fu accusato a Roma e processato; ma ottenne l'assoluzione. [...] Più tardi, per aver difeso la dottrina cattolica contro Jan Hus sul tema della vendita delleindulgenze, fu espulso da Praga (1413). ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] della «religione vissuta» del Mezzogiorno: pellegrinaggi e processioni; culto delle reliquie più discutibili di santi talora inventati; ricerca delleindulgenze introduzione di quella clausola nella dottrina romana: preludio al definitivo scisma ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] dei pastori d’anime e il dovere di tenere scuole di dottrina. Si ordinò così ai vescovi metropoliti di convocare almeno ogni tre selva, a dispetto delle denunce fioccate anche prima del concilio. Quella delleindulgenze meritò un passaggio ...
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MAINARDO, Agostino (Mainardi)
Simonetta Adorni Braccesi
Simona Feci
Nacque nel 1482 a Caraglio, presso Saluzzo (da cui l'appellativo "di Piemonte"), da Giovanni; non si conosce l'identità della madre, [...] concezione radicale della predicazione e di conseguenza delladottrinadella grazia e delle opere, ma anche l'estensione della predicazione egli insistette sui temi delleindulgenze, dell'autorità del pontefice e della salvezza per fede, esprimendo ...
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vendita
véndita s. f. [der. di vendere; cfr. lat. vendĭtus, part. pass. di vendĕre]. – 1. a. L’azione di vendere, il fatto di venire venduto: con il ricavo della v. della fattoria ho comprato una casa in città; dopo la v. dell’azienda, ho...
lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la fune,...