Uomo politico tedesco (Dresda 1906 - Bad Godesberg 1990). Comunista dal 1927, nel 1935 riparò prima a Praga, quindi a Mosca e successivamente in Svezia, dove fu arrestato (1942). Rilasciato (1944), nel [...] 1945 tornò in Germania, dove, abbandonato il comunismo, aderì alla Sozialdemokratische Partei Deutschlands (SPD), divenendo uno degli ispiratori della revisione ideologica sfociata nel programma di Bad ...
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Figlio (Dresda 1828 - Sibyllenort 1902) del principe ereditario Giovanni. Principe ereditario dal 1854, pur essendo fautore dell'egemonia prussiana accettò nel 1866 il comando dell'esercito sassone nella [...] guerra austro-prussiana e fu sconfitto a Jičín in Boemia. Al comando d'un corpo d'armata della confederazione del Nord, partecipò alla guerra franco-prussiana del 1870. Salì al trono di Sassonia il 29 ...
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Generale vandeano (Dresda 1752 - Noirmoutier 1794). Ufficiale di cavalleria in ritiro, all'inizio favorevole alla Rivoluzione, se ne staccò dopo il voto della costituzione civile del clero e, allo scoppio [...] della rivolta in Vandea, prese le armi per la causa monarchica. Combatté con valore e con varia fortuna, succedendo nel 1793 all'ucciso Cathelinau in qualità di comandante degli insorti; sconfitto a Cholet ...
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Generale austriaco (Dresda 1756 - Vienna 1845); già nell'esercito alleato contro la Francia rivoluzionaria, si distinse nella resistenza a Napoleone durante la campagna d'Italia e, dopo Marengo (14 giugno [...] 1800), divenne capo di stato maggiore in Italia. Ancora (1809) contro Napoleone a Essling e a Wagram, tornò in Italia nel 1814 e governò fino al 1816 il Lombardo-Veneto, per il quale sollecitò invano da ...
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Diplomatico (Dresda 1819 - ivi 1895). Incaricato d'affari a Pietroburgo (1852), e ministro residente e plenipotenziario a Londra (1853), fu, assieme a F. F. von Beust, sostenitore della necessità di risolvere [...] la questione germanica sotto la guida dell'Austria. Dopo la guerra del 1866, passò, come von Beust, al servizio dell'Austria. Ministro plenipotenziario austriaco a Bruxelles (1868), tentò, su direttive ...
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Giurista e storico tedesco (Dresda 1766 - Lipsia 1824), prof. nell'univ. di Lipsia, dapprima di diritto antico (dal 1789), poi (dal 1796) di diritto sassone; è considerato uno dei fondatori della scuola [...] storica del diritto romano. Come assessore alla Corte suprema esplicò le sue doti anche nel campo della pratica. Fra le opere: Historia iuris romani ecc. (1790); Lineamenta institutionum historiae iuris ...
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Generale tedesco (Breitenau 1890 - Dresda 1957). Ufficiale dello stato maggiore dell'esercito, brigadiere generale nel 1939; allo scoppio della seconda guerra mondiale, fu capo di stato maggiore delle [...] truppe corazzate, e contribuì in maniera decisiva al perfezionamento di quest'arma. Nelle campagne di Polonia e di Francia fu capo di stato maggiore del gen. von Reichenau; generale di corpo d'armata per ...
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Uomo politico russo (Dresda 1862 - Kiev 1911); dopo aver seguito la carriera amministrativa, fu nominato ministro dell'Interno (1906), e nello stesso anno, dopo lo scioglimento della prima Duma, anche [...] presidente del Consiglio. Volse la sua azione a contrastare con energia le correnti rivoluzionarie, e a rafforzare il predominio dell'elemento russo nelle varie parti dell'impero. Così, per ostacolare ...
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Figlio (Dresda 1750 - ivi 1827) di Federico Cristiano, più tardi elettore di Sassonia, successe al padre nel 1763, sotto la tutela dello zio Saverio, che tenne la reggenza sino al 1769; prese parte alla [...] guerra di successione bavarese al fianco della Prussia, pur cercando di mantenersi neutrale nelle lotte tra Prussia e Austria per il predominio in Germania. Scoppiata la Rivoluzione francese, si alleò ...
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Figlio (Dresda 1801 - Pillnitz 1873) di Massimiliano principe di Sassonia e di Carolina di Parma, fu uomo di grande cultura; venne più volte in Italia, scrisse una traduzione in tedesco della Divina Commedia, [...] che pubblicò, con ampio commento, sotto lo pseudonimo di Filalete (3 voll., 1828-49) e fu anche poeta. Alla morte del fratello Federico Augusto II divenne re (1854). Cercò inutilmente di convincere Guglielmo ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....