Biologia
Presenza in una popolazione di due o più genotipi per un dato carattere, o anche l’esistenza di una variazione fenotipica in una popolazione. Si parla di p. genetico quando un carattere mendeliano [...] svelabili con la tecnica dell’elettroforesi sono soltanto un terzo delle totali. Studi estensivi di popolazioni di Drosophila pseudobscura hanno portato ai seguenti risultati: dei 18 loci genici esaminati 7 hanno mostrato varianti elettroforetiche ...
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TRASPONIBILI, ELEMENTI
Maria Furia-Lino C. Polito
In genetica si dicono elementi trasponibili quegli elementi genetici che sono in grado di ''saltare'' (jumping genes) da una localizzazione cromosomica [...] impiego in una varietà di organismi, prende il nome di Trasposon tagging. Alcuni elementi, quali l'elemento P di Drosophila, si prestano poi a utilizzazioni più varie e sofisticate. È possibile per es. utilizzare questo elemento in esperimenti di ...
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POLIPLOIDIA
Giuseppe Montalenti
Condizione in cui il numero dei cromosomi di una cellula, o di un intero organismo pluricellulare è superiore al normale che si conviene indicare con 2 n, e chiamare [...] per quanto riguarda il differenziamento e la funzione di alcuni tipi di cellule.
Aneuploidia. - Casi di aneuploidia sono ben conosciuti in Drosophila, in base alle ricerche di C. B. Bridges, in Datura (A. F. Blakeslee) e in parecchie altre piante. La ...
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Fattori di trascrizione
Roberto Di Lauro
Mariastella Zannini
I geni sono unità dinamiche. Determinano infatti una funzione soltanto se vengono espressi, cioè se l'informazione in essi contenuta come [...] che contengono un omeodominio sono stati identificati per la prima volta come prodotti di un gruppo di geni di Drosophila dotati di importanti ruoli nello sviluppo embrionale di tale organismo. Infatti, le mutazioni di questi geni, che sono chiamati ...
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Evoluzione della socialità
Stefano Turillazzi
Mary Jane West-Eberhard
Gli Insetti sociali hanno un'importanza rilevante negli studi etologici e in quelli sull'evoluzione del comportamento sociale. [...] .
Le vespe costituiscono quindi organismi modello per la sociobiologia, paragonabili, con le debite limitazioni, a quello che Drosophila e il ratto albino rappresentano per la genetica e la psicologia comparata. Le vespe vengono usate per saggiare ...
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epigenetica
epigenètica s. f. – Settore della genetica che studia l’insieme delle attività cellulari preposte a modulare l’espressione del DNA (e che quindi concorrono a determinare il fenotipo) senza [...] rispetto ai maschi, anche se i maschi hanno un cromosoma X in meno, le strategie nelle varie specie sono diverse. In Drosophila, i prodotti dei geni legati al cromosoma X nel maschio sono espressi in quantità doppia. Nei Mammiferi (topo, uomo) si è ...
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Operazione (detta anche transmetilazione) mediante la quale si introducono in un composto uno o più gruppi metilici −CH3. È largamente usata nell’industria chimica per la preparazione di numerosi composti [...] processo di modificazione del DNA nei Vertebrati e nelle piante; è invece modesta o non rilevabile nel lievito, in Drosophila melanogaster e nei Nematodi. Dei circa 3 miliardi di coppie di basi che costituiscono un tipico genoma di mammifero ...
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LEWONTIN, Richard Charles
Marco Vari
Genetista statunitense, nato a New York il 29 marzo 1929. Dapprima professore di Biologia all'università di Chicago (1964-73), è attualmente professore di Zoologia [...] of genic heterozygosity in natural populations. IV: Patterns of genic variation in central, marginal and isolated populations of Drosophila pseudoobscura, in Genetics, 61 (1969), pp. 841-58; Race and intelligence, in Bulletin of the Atomic Scientists ...
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PONTECORVO, Guido Pellegrino Arrigo
Fabio De Sio
PONTECORVO, Guido Pellegrino Arrigo. – Nacque a Pisa, il 29 novembre 1907, primo di otto figli di una famiglia ebrea prominente ma poco praticante. Il [...] dopo l’ascesa di Trofim D. Lysenko. Muller, già celebre per i suoi studi sulle mutazioni indotte dai raggi X in Drosophila, che gli sarebbero valsi il premio Nobel nel 1946, convinse il giovane collega ad abbandonare i bovini per il moscerino della ...
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biotecnologie per il settore del vivente
biotecnologìe per il settóre del vivènte. – Settore molto vasto della ricerca, che prevede l’utilizzo di organismi viventi o di loro componenti subcellulari al [...] Caenorhabditis elegans (Caenorhabditis elegans sequencing Consortium, lavori completati nel 1998) e quello del moscerino della frutta Drosophila melanogaster (concluso nel 2000). La genomica (v. e ) utilizza i dati emersi dai diversi progetti di ...
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drosofila
droṡòfila s. f. [lat. scient. Drosophila, comp. di droso- e -philus «-filo»]. – Genere di piccoli insetti ditteri acalitteri, comprendente il moscerino del vino e delle frutta (Drosophila melanogaster), di colore ferrugineo, con...
gerontogene
s. m. Gene responsabile dell’invecchiamento. ◆ Il primo gerontogene a venire isolato è stato Age One. (Repubblica, 5 febbraio 2002, p. 28, Cronaca) • I pionieri dell’approccio genetico all’invecchiamento hanno iniziato i loro studi...