. Famoso eresiarca gnostico del secolo II d. C. Fiorì, secondo il Chronicon d'Eusebio sotto l'imperatore Adriano; il suo apogeo è verso il 133 d. C. Quasi concordemente gli eresiologi lo fanno oriundo [...] .
Infine un motivo fugacemente accennato dagli eresiologi, intenti al sistema delle emanazioni, grandeggia nei frammenti: il dualismo. Epifanio accenna che il motivo capitale della gnosi basilidiana è il problema del male. Clemente afferma che ...
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Romanziere, poeta e pittore belga, nato ad Aalst il 15 marzo 1912, morto a Erembodegem il 10 maggio 1979. Dopo aver seguito i corsi dell'Accademia delle Belle Arti ad Aalst, è stato operaio e pittore edile, [...] per l'ingiustizia sociale, in pratica un utopismo sociale, e contemporaneamente un profondo pessimismo da individualista radicato: dualismo che gli ha valso la definizione di ''tenero anarchico''.
Con questa complessa ambiguità, B. si è proposto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Riflessioni filosofiche sul cristianesimo: Clemente e Origene
Marco Di Branco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le dottrine gnostiche [...] dal corpo ecclesiastico, fino al sorgere dell’arianesimo, come l’eresia per eccellenza. Lo gnosticismo si basa in primis su un dualismo ontologico, su un antagonismo irriducibile fra il bene e il male, la luce e le tenebre, lo spirito e la materia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le esperienze storiche della musica elettroacustica si sviluppano all’interno di alcune [...] mediante il computer.
Pierre Schaeffer e la musique concrète
La prima fase della musica elettroacustica nasce all’insegna del dualismo fra la musica concreta della scuola parigina di Pierre Schaeffer (1912-1995) e la musica elettronica dello studio ...
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La nozione di corpo come entità estesa percepibile attraverso i sensi è presente già nella filosofia antica, che ne fa l’oggetto naturale in generale, caratterizzato da un complesso di proprietà, tra cui [...] e occupante interamente lo spazio, e sostanza pensante, la res cogitans, inestesa, indivisibile e fuori dello spazio. In questo radicale dualismo di spirito e materia il c. non si presenta più come strumento dell’anima, ma come realtà autonoma del ...
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Stout, George Frederick
Psicologo e filosofo inglese (South Shields, Durham, 1860 - Sydney 1944). Insegnò filosofia morale nell’univ. di Cambridge (1894), fu poi (dal 1896) prof. di psicologia comparata [...] la possibilità dell’esistenza di sensazioni pure, indipendenti dall’attività di pensiero e dalle categorie concettuali), la critica del dualismo mente-corpo (fisico e mentale sono concepiti come attributi di un’unica entità, il soggetto che ha un ...
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Fisiologo e biologo (Maureilhan, Béziérs, 1794 - Montgeron, Parigi, 1867). Studiò medicina all'università di Montpellier e nel 1814, con una presentazione del botanico A. de Candolle, si recò a Parigi [...] una struttura unica e indivisibile, la corteccia appunto, secondo quanto prescritto da una corretta interpretazione del dualismo cartesiano. Queste conclusioni, peraltro sorrette da alcuni dati sperimentali, ebbero un certo peso negli sviluppi della ...
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diritto Nel diritto romano, «una parte limitata del mondo esterno... concepita come una entità economica a sé stante» (P. Bonfante); ed è uno degli oggetti fondamentali della triplice partizione (persone, [...] pensante, che così si contrappone alla res extensa («realtà estesa»), la cosa puramente spaziale, non consapevole di sé e possibile oggetto di conoscenza da parte delle res cogitantes: sono questi i due aspetti del mondo finito (dualismo cartesiano). ...
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ISTINTO (lat. instinctus)
Federico Raffaele
È il movente interno che provoca negli animali una complessa serie di movimenti e di azioni che servono a raggiungere uno scopo utile alla vita dell'animale [...] più umida, si avvicina a quella. La psicologia degli orfici e dei pitagorici, sotto le influenze orientali, volge al dualismo e, ammettendo la migrazione dell'anima, che si andrebbe perfezionando attraverso gli animali e l'uomo, per assurgere alla ...
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POMPONIO, Sesto
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Giurista romano dell'età classica. Contemporaneo, ma molto più giovane, dei due grandi dell'età adrianea, Celso e Giuliano, è molto inferiore a loro in penetrazione [...] risulta che abbia mai rivestito cariche pubbliche.
La sistemazione del diritto romano non poteva essere unitaria, a causa del dualismo del diritto civile e pretorio. Per esporre il diritto civile, P. prese a fondamento le più insigni trattazioni del ...
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dualismo
s. m. [der. di duale; il termine compare come lat. mod., dualismus, nell’opera Historia religionis veterum Persarum (1700) di Th. Hyde]. – 1. a. Presenza, in un’organizzazione o in una concezione, di due principî fondamentali cospiranti...
dualista
s. m. e f. [der. di dualismo] (pl. m. -i). – Seguace o sostenitore del dualismo, di una concezione dualistica (in religione, in filosofia, in politica, ecc.).