Termine del linguaggio scientifico e filosofico. Aristotele chiama, di solito, ϕαινόμενον ciò che cade sotto i sensi, intendendo di opporlo, come il suo predecessore Platone, a ciò che è stabile, essenziale, [...] ). Questa antitesi filosofica fra ciò che è in apparenza e ciò che è realmente, risale veramente a Parmenide (col suo dualismo di opinione, apparenza, molteplicità da una parte e di verità, realtà, unità dall'altra). In seguito il termine ha assunto ...
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Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] unicamente nella lingua della fisica, della chimica e della fisiologia (ibid., p. 18). E tuttavia egli si oppone a ogni dualismo, come anche a certi errori categoriali nelle teorie della coscienza: si oppone alla tesi che i processi di coscienza (ed ...
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Comune della Sicilia (444,6 km2 con 71.438 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata nella Sicilia sud-orientale, a 502 m s.l.m., sulle pendici meridionali dei Monti Iblei. Il centro abitato si [...] verso la valle del fiume Irminio, tra due valloni scoscesi (o cave) e costituisce il sito originario della città. Il dualismo tra Ibla, la parte più antica, in declino demografico ed economico, e il centro moderno, in forte espansione sull’altopiano ...
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Violinista, probabilmente veneto e nato sullo scorcio del Cinquecento, autore di Sonate concertate in stile moderno a 2 e 3 voci (libro primo - e secondo? - Venezia 1621?; rist. 1629), e di Sonate concertate [...] le precedenti poste in partitura per l'organo. In queste sonate ha inizio lo stile concertato con solista e appare il dualismo tematico. Il C. è il più importante dei violinisti vissuti a Venezia intorno al Monteverdi. La sua abilità violinistica, la ...
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contenuto
Nella logica, c. di un concetto è la sua comprensione (➔). In gnoseologia, si distingue in ogni atto conoscitivo il c. (o materia, che è il dato), e la forma, ossia il principio organizzatore [...] ), quella corrente estetica del sec. 19° che, scindendo il c. dalla forma, tendeva a risolvere l’arte nel primo. Contro questo dualismo di forma e c. (implicito e nell’«estetica del contenuto» e nell’«estetica della forma» del sec. 19°) ha reagito l ...
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complementarita
complementarità [Der. di complementare "l'essere complementare o a complemento di altre cose"] [FAF] Nozione introdotta nella fisica da N. Bohr quando, nel 1928, enunciò il suo principio [...] si manifestano mai simultaneamente, ma appaiono piuttosto come complementari l'uno all'altro. Un esempio di ciò è costituito dal dualismo e dalla c. degli schemi ondulatorio e corpuscolare con cui un fenomeno atomico è sempre descrivibile: così, il ...
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Complesso di dottrine e di movimenti spirituali, sviluppatosi in età ellenistico-romana e fiorito a fianco del cristianesimo antico. Si tratta di un insieme assai vario di sistemi e di scuole, privi di [...] Testamento, ricchi di elementi cosmogonici, con i miti della creazione e della caduta dell’uomo primitivo, con un forte dualismo antropologico.
Ma non possono neppure dimenticarsi non solo il linguaggio greco di cui si serve la gnosi, ma altresì ...
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Papato
Ovidio Capitani
. Di una trattazione specifica del P. - in parallelo con quella dell'Impero, ampiamente illustrata nella Monarchia, nel Convivio e nella stessa Commedia - non è il caso di parlare, [...] che " l'importante, in fondo, non è la subordinazione, ma il rilievo dei termini in gioco nello spirito di Dante ".
Un nuovo dualismo, allora? Uno studioso (cfr. M.J. Wilks, The problem, pp. 144 ss.) ha parlato di " via media " che consentirebbe di ...
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MAESTRO di ISACCO
A. Tomei
Con questa denominazione parte della critica individua lo sconosciuto pittore che, nella basilica superiore di S. Francesco ad Assisi, eseguì intorno al 1290 i due riquadri [...] della basilica assisiate si venne delineando, per quanto riguarda l'attribuzione di queste due scene, un vero e proprio dualismo tra il riferimento a una personalità 'senza nome', di estrazione romano-cavalliniana e Giotto, che ha diviso nettamente l ...
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Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] ’essere vero, l’essenza delle cose, realtà che trascende i fenomeni sensibili. Aristotele, attraverso la critica del dualismo platonico, cala nella realtà sensibile le f. separate platoniche che, divenute immanenti al molteplice empirico, lo riducono ...
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dualismo
s. m. [der. di duale; il termine compare come lat. mod., dualismus, nell’opera Historia religionis veterum Persarum (1700) di Th. Hyde]. – 1. a. Presenza, in un’organizzazione o in una concezione, di due principî fondamentali cospiranti...
dualista
s. m. e f. [der. di dualismo] (pl. m. -i). – Seguace o sostenitore del dualismo, di una concezione dualistica (in religione, in filosofia, in politica, ecc.).