tantrismo Indirizzo di pensiero che ha influenzato tutti i grandi sistemi religiosi dell’India (induismo, buddhismo, jainismo) e che come componente del buddhismo è presente anche fuori dall’India, soprattutto [...] ») si propone come una forma di gnosticismo, cui partecipa l’intera psiche dell’iniziato. Per il t., il reale è il dualismo fondamentale dell’Universo manifesto, che oppone spirito e materia, microcosmo e macrocosmo.
I tantra sono i testi sacri del t ...
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Comunità religiosa della Mesopotamia meridionale e delle regioni limitrofe dell’Iran; professa e pratica il mandeismo, che può considerarsi l’unica forma ancora vivente di gnosticismo e che perciò presenta [...] dei M. le immagini teogoniche e cosmogoniche sono tutte di chiara struttura gnostica; asse fondamentale del pensiero mandaico è il dualismo: a un mondo della Luce si oppone un mondo delle Tenebre, che coesiste ab aeterno con il mondo della Luce ...
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catari (dal gr. kataros, «puro»)
catari
(dal gr. kataros, «puro») Seguaci di un’eresia medievale diffusa soprattutto nella Francia settentrionale e meridionale (albigesi) nel sec. 13°. Apparsi in Europa [...] scenario di una lotta continua tra Dio, creatore del mondo spirituale, e Satana, creatore della materia. Da questo dualismo derivavano: la condanna del Vecchio Testamento, dove Dio appare creatore della materia, il docetismo del Cristo, la negazione ...
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Movimento filosofico-religioso (1° sec. a.C.-2° d.C.), fiorito in Alessandria, che si ricollega ecletticamente non solo e non tanto all’antico pitagorismo quanto alle scuole platonica, aristotelica e stoica. [...] proprie solo del neopitagorismo. Caratteri generali del pensiero neopitagorico, che ha un’intonazione accentuatamente religiosa, sono il radicale dualismo di mondo e Dio, di carne e spirito, la concezione di forze spirituali mediatrici e la fede in ...
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Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] una reazione contro i rituali e gli aspetti liturgici dei Veda, sono improntate a un messaggio monistico: il non-dualismo o la vera conoscenza e, soprattutto, l’esperienza finale dell’Assoluto, chiamato brahman. Significato letterale di brahman è ...
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Teologo e filosofo (Aller, Somersetshire, 1617 - Cambridge 1688). È il principale rappresentante della cosiddetta Scuola platonica di Cambridge. Dei suoi scritti, per la maggior parte ancora inediti, sono [...] livello più elementare ("natura plastica") a Dio (evidenti le ascendenze platoniche e rinascimentali); C. rifiuta anche il dualismo cartesiano di pensiero (coscienza) ed estensione, cui contrappone la distinzione tra attività e passività, e così pure ...
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bon
La più antica religione del Tibet, fondata secondo la tradizione dal maestro spirituale Tönpa Shenrab Miwoche (o Shenrab Miwo). Si tratta di un complesso di credenze animistiche anteriori alla prima [...] parte una derivazione secondaria, ricalcata su quelli del buddhismo tibetano o lamaismo. Il principale scopo del b. è la coltivazione della «mente-cuore» per il raggiungimento della consapevolezza trascendente che elimini dualismo e sofferenza. ...
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Jonas, Hans
Antonio Rainone
Storico delle religioni e filosofo tedesco, di famiglia ebraica, naturalizzato statunitense, nato a Mönchengladbach (Renania Settentrionale-Vestfalia) il 10 maggio 1903, [...] piano teoretico la riflessione di J. è stata fortemente condizionata dal suo interesse per le dottrine gnostiche; il radicale dualismo tra spirito e materia che anima lo gnosticismo, ma anche gran parte della filosofia occidentale, ha costituito il ...
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BUCCELLA, Filippo
Domenico Caccamo
Nipote di Niccolò, che era chirurgo alla corte di Stefano Báthory, raggiunse lo zio a Cracovia quando questi, consolidata la propria posizione economica, cominciò [...] del bene: "unusquisque appetit illud, quod ipsi sit bonum". Distingueva tra "bonum apparens" e bene autentico, ma escludeva ogni dualismo tra essi: faceva infatti del vero bene l'oggetto della ragione, che deriva dai sensi ma li supera, mentre al ...
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Eretico (m. Saint-Gilles tra il 1130 e il 1140); sacerdote, espulso dalla Chiesa per ragioni ignote, si diede a predicare contro i sacerdoti, i sacramenti, il culto. La sua azione si svolse prima nel Delfinato [...] . Da queste caratteristiche l'eresia petrobrusiana, che non può dirsi catara per l'assenza di elementi come il dualismo, la repulsa del matrimonio, ecc., risulta rientrare tra quei movimenti ereticali che, rifiutando l'autorità della Chiesa ...
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dualismo
s. m. [der. di duale; il termine compare come lat. mod., dualismus, nell’opera Historia religionis veterum Persarum (1700) di Th. Hyde]. – 1. a. Presenza, in un’organizzazione o in una concezione, di due principî fondamentali cospiranti...
dualista
s. m. e f. [der. di dualismo] (pl. m. -i). – Seguace o sostenitore del dualismo, di una concezione dualistica (in religione, in filosofia, in politica, ecc.).