ZIGABENO, Eutimio ('Ευϑύμιος ὁ Ζιγαβηνός [Ζυγαβηνός, Ζιγαδηνός])
Teologo bizantino diverso dall'Eutimio monaco nel monastero costantinopolitano del περὶβλεπτος (Jugie), fiorì nell'epoca di Alessio I Comneno [...] che, uomo religioso e amante di dispute teologiche, lo tenne in gran conto, soprattutto per la repressione dell'eresia bulgara dualistica dei bogomili. Il corifeo di questa setta, Basilio, fu dall'imperatore fatto venire alla sua presenza e dopo un ...
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TAAFFE, Eduard, conte von
Franco VALSECCHI
Uomo di stato austriaco, nato a Vienna il 24 febbraio 1833, morto a Ellischau (Nalzovy, in Boemia) il 29 novembre 1895. Governatore di Linz, nel marzo 1867 [...] venne chiamato a reggere gl'Interni nel ministero Beust, che effettuò il passaggio alla costituzione dualistica con la divisione dell'impero in Cisleitania (Austria) e Transleitania (Ungheria). L'attuazione della riforma in Cisleitania fu affidata al ...
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morte
Dal punto di vista biologico, la m. si può considerare come l’estinzione dell’individualità corporea, non tanto dei singoli elementi che la compongono, quanto delle necessarie correlazioni tra [...] organi e funzioni. Nella riflessione filosofica il tema della m. è stato affrontato spesso nel quadro di una concezione dualistica dell’uomo basata sulla distinzione tra corpo (mortale) e anima (immortale). Frequenti sono stati altresì i tentativi di ...
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Psicologa (New York 1871 - ivi 1939). Fu allieva di E. B. Titchener alla Cornell University; insegnò quindi psicologia al Vassar College (1908). Nel 1929 fu eletta presidente dell'American psychological [...] animal mind: a text-book of comparative psychology, 1908), vicina alle concezioni di C. Lloyd Morgan e decisamente dualistica nell'impostazione (distinzione netta e parallelismo tra "mente" e "comportamento"), almeno fino alla piena affermazione del ...
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FRANKLAN, sir Edward
Alfredo Quartaroli
Chimico inglese nato il 18 gennaio 1825 a Churchtown (Lancaster), morto il 9 agosto 1899 a Golaa (Norvegia). Studiò in Germania con Liebig, Bunsen e Kolbe; fu [...] Manchester e a Londra. Insieme con Kolbe contribuì alla ripresa, su nuove basi, della teoria dei radicali che, sia nella forma dualistica di Berzelius sia in quella unitaria di Dumas, non poteva reggere al confronto coi fatti. L'opera di F. preparò l ...
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manicheismo
Tommaso Gnoli
La religione dell’opposizione tra Luce e Tenebre
Il manicheismo è una religione che, a partire dal 3° secolo d.C., si diffuse in Asia, in Europa e in Africa. Secondo i manichei [...] sulla coesistenza di due principi opposti, il Bene e il Male, la Luce e la Tenebra, a differenza di altre religioni non dualistiche, come il cristianesimo, secondo il quale solamente il Bene è il principio di tutto e il Male si configura come una ...
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(medio persiano Ahriman) Nella religione di Zarathustra (➔ zoroastrismo), lo spirito maligno antagonista di Ahura Mazdā, la divinità suprema. Nelle Gāthā, i libri più antichi dell’Avesta, l’opposizione [...] divinità, ne rimane sempre distinto, mentre Ahura Mazdā domina in maniera assoluta, al di sopra della polarità dualistica; nell’Avesta recente l’opposizione diventa diretta e incontrastata. Da fonti non iraniche, risulta un rapporto di antagonismo ...
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male
Nozione complementare a quella di bene (➔) che, al pari di questa, nella storia della filosofia è stata interpretata sia in senso oggettivo, sia in senso soggettivo. Nella concezione oggettiva o [...] valore negativo, e come tale relativo al sistema di norme e valori su cui si fonda tale giudizio.
La concezione dualistica
L’idea del m. come principio ontologico-metafisico antitetico al bene è presente in molte mitologie e filosofie arcaiche, in ...
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Chimico francese, nato a Rouen il 12 febbraio 1785, morto a Parigi il 18 luglio 1838. Nel 1811 scoprì il cloruro d'azoto e per poco non rimase vittima di un'esplosione di questa sostanza. Notevoli sono [...] del fosforo e dell'azoto e sulla costituzione degli acidi, a proposito della quale espresse idee in disaccordo con la teoria dualistica di Berzelius, sostenendo che le due parti cariche di elettricità opposte non fossero l'acqua e l'anidride ma l ...
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catari (dal gr. kataros, «puro»)
catari
(dal gr. kataros, «puro») Seguaci di un’eresia medievale diffusa soprattutto nella Francia settentrionale e meridionale (albigesi) nel sec. 13°. Apparsi in Europa [...] l’autorità della Chiesa ufficiale e predicavano la necessità di un rinnovamento morale e religioso fondato su una visione dualistica, che interpretava il mondo come lo scenario di una lotta continua tra Dio, creatore del mondo spirituale, e Satana ...
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dualista
s. m. e f. [der. di dualismo] (pl. m. -i). – Seguace o sostenitore del dualismo, di una concezione dualistica (in religione, in filosofia, in politica, ecc.).
dualistico
dualìstico agg. [der. di dualismo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce al dualismo; che ammette la coesistenza di due principî, forze, ecc., distinti o contrastanti: sistema d.; teoria, concezione dualistica. 2. Con accezioni specifiche:...