HORNE, Herbert Percy
Elisabetta Nardinocchi
, Nacque a Londra il 18 febbr. 1864, primo figlio di Horace e di Luisa Harmale.
L'interesse e la spiccata predisposizione dell'H. verso l'arte, nelle sue [...] sua bottega. Ugualmente proficui furono i contatti con J.G. Johnson di Filadelfia, al quale fece tra l'altro acquistare una tavola diDucciodiBuoninsegna, una Pietà di Niccolò di Pietro Gerini e le quattro tavolette del Botticelli con le Storie ...
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GUCCIO di Mannaia
M. Di Berardo
Orafo attivo a Siena, ove risulta documentato dal 1291 al 1318, soprattutto come incisore di sigilli.Il nome di G. ricorre, quale unica attestazione esecutiva provatamente [...] nella fattispecie alla luce della rielaborazione della pittura cimabuesca diDucciodiBuoninsegna e del primo Memmo di Filippuccio -, appare opporsi, in termini evolutivi, alla possibilità di accogliere contestualmente nel suo catalogo la lastra ...
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VASARI, Giorgio
P. Barocchi
Pittore, architetto e scrittore, nato ad Arezzo nel 1511 e morto a Firenze nel 1574.
Sin dalla prima edizione delle Vite, pubblicate a Firenze presso l'editore Lorenzo Torrentino [...] priorità fiorentine le proprie glorie patrie. I Senesi, come Giulio Mancini (m. nel 1630), cercarono di rivalutare Guido da Siena, DucciodiBuoninsegna, Simone Martini; i Romani, come Baglione (1642), Pietro Cavallini; i Veneti, come Ridolfi (1648 ...
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GADDI, Gaddo
Ada Labriola
Figlio di Zanobi, originario di Firenze, fu attivo come pittore tra XIII e XIV secolo. Fu il capostipite di un'importante famiglia trecentesca di artisti, come attesta il triplice [...] . Cicli del 1271 e del 1281, in Critica d'arte, XVI (1969), pp. 3-80; E. Carli, Nuovi studi nell'orbita diDucciodiBuoninsegna, in Antichità viva, XI (1972), 6, pp. 3-15; P.P. Donati, Il punto su Manfredino d'Alberto, in Bollettino d'arte, LVII ...
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MAIORCA, Regno di
M. Durliat
(catalano Mallorca; Maiorica, Maiolica nei docc. medievali)
Il regno di M., costituito dalle isole Baleari, dalle contee del Rossiglione e della Cerdagna e dalla signoria [...] locali.Al mecenatismo regale, nel caso specifico a quello di Giacomo II, si deve anche l'introduzione di uno stile pittorico derivato da DucciodiBuoninsegna. Si tratta dell'opera di un pittore anonimo, convenzionalmente designato con il nome ...
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MAESTRO del PARAMENTO DI NARBONA
A. Lauria
Pittore anonimo, attivo in Francia a partire dagli anni settanta del sec. 14°, che deriva la propria denominazione da un paramento di altare proveniente secondo [...] 14°, al corrente dei fatti artistici italiani e soprattutto delle tradizioni figurative senesi tardoduecentesche (DucciodiBuoninsegna e allievi), la cui conoscenza è incontrovertibilmente attestata dal repertorio iconografico prescelto (Meiss, 1967 ...
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COLLIGNON (Colignon, Coligon), Giuseppe
Valeria Cianci
Nacque il 2 marzo del 1778 da Vincenzo Collignoni, che era venditore di tabacco per conto regio, e da Barbara Magrot, di origine napoletana, a [...] 10 febbr. 1863.
Fonti e Bibl.: Siena, Ist. d'arte "DucciodiBuoninsegna", Arch. dell'ex Accad. di belle arti, fasc. G. Collignon; Roma. Arch. dell'Accad. di S. Luca, Registri delle Congreg. degli Accad. di S. Luca, n. 33 bis, marzo 1803; n. 56, ff ...
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LIPPO di Benivieni
Simona Moretti
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di L., che doveva essere già adulto e affermato nel 1296, quando, documentato per la prima volta, associò alla sua bottega [...] formazione del suo stile: L. poté studiare e addolcire i propri tipi femminili sulla Madonna Rucellai eseguita da DucciodiBuoninsegna per la medesima Compagnia (Ragionieri).
Due anni dopo realizzò le opere destinate a S. Pier Maggiore: la tavola ...
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LUCA di Tommè
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore nativo di Siena, il cui nome compare per la prima volta intorno al 1356 nel Breve dell'arte de' pittori senesi (Milanesi; [...] soldi a L., a Bartolomeo Bulgarini e a Jacopo di Mino del Pellicciaio per "arghomentare a levare" [spostare] la Maestà diDucciodiBuoninsegna (Milanesi, p. 50; Freuler, 1991, p. 66).
L'opera giovanile di L. si pone nel solco della grande tradizione ...
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FRONTALITÀ
R. Bianchi Bandinelli
Nella scultura a tutto tondo presso le antiche civiltà del bacino del Mediterraneo (arte mesopotamica, egiziana, assira, greca del periodo arcaico e loro zone d'influenza), [...] (per es. "Maestà" della Madonna, diDucciodiBuoninsegna, 1311). La disposizione frontale nell'arte Die Naturwiedergabe i. d. älteren griech. Kunst, Roma 1900; (v. anche Letture di Archeologia, in La Critica d'Arte, VII, 1942, pp. 56 ss., 121 ss.); ...
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