Composizione di oggetti, o parti di essi, generalmente applicati a un supporto. Primi esempi possono essere considerati i collages polimaterici cubisti; particolarmente significative furono le esperienze [...] e surrealista di trasposizione e combinazione di oggetti di uso comune in un contesto particolare e spesso straniante (M. Duchamp). Nel secondo dopoguerra la tecnica dell’a. ha svolto un ruolo importante come mezzo di passaggio dall’espressionismo ...
Leggi Tutto
Pop art
Filiberto Menna
di Filiberto Menna
Pop art
sommario: 1. Definizione. 2. Il contesto sociale. 3. L'iconosfera urbana. 4. Le origini inglesi e la pop art americana. 5. La situazione europea. [...] un oggetto bell'e fatto e il suo inserimento nel contesto dell'arte. Il termine, com'è noto, fu coniato dallo stesso Duchamp per definire una sua opera del 1913 formata da una ruota di bicicletta sorretta da uno sgabello di legno. Nell'operazione c'è ...
Leggi Tutto
Pittore tedesco (n. Düsseldorf 1935). Si è formato alla Kunstakademie di Düsseldorf (1954-58), dove poi ha insegnato dal 1979; ha studiato con Bruno Goller (1901-1998), esponente della Neue Sachlichkeit [...] e del surrealismo, movimento che K. ha conosciuto più a fondo anche grazie all'incontro a Parigi (1956-57) con M. Duchamp, M. Ernst, A. Breton. Con fredda e semplificata precisione e con tagli prospettici arditi, K. ha reso macchine e oggetti della ...
Leggi Tutto
Pittore e scrittore (Parigi 1879 - ivi 1953), di padre cubano e di madre francese. Tra le personalità più significative e sconcertanti della prima avanguardia, iniziò a dipingere alla maniera impressionista, [...] influenzato da Pissarro e Sisley. Dal 1908 iniziò la ricerca di nuove forme: si accostò ai fauves, al cubismo e conobbe Apollinaire e Duchamp; fu anche tra i fondatori della Section d'Or e dell'orfismo. A New York nel 1913 espose all'Armory Show e ...
Leggi Tutto
Subodh, Gupta
Subodh, Gupta. – Artista indiano (n. Khagaul, Bihar, 1964). Ha studiato al College of art & crafts di Patna (1983-88) e si è poi trasferito a New Delhi. Spazia tra numerosi media (anche [...] , pittura e performance), ma è noto in particolare per le sue sculture e installazioni ‘ready-made’, con espliciti riferimenti a M. Duchamp, create dall’assemblaggio di oggetti e materiali, per lo più umili e per lo più in metallo (stoviglie, lattine ...
Leggi Tutto
Corrente pittorica il cui linguaggio fu elaborato, tra il 1907 e il 1914, da P. Picasso e G. Braque. All’iniziale, simbiotico sodalizio dei due artisti si unirono, con significativi contributi, A. Derain, [...] A.-L. Gleizes, F. Léger, R. Delaunay e altri. Il c. ebbe tra i suoi esponenti anche scultori come R. Duchamp-Villon, A. Archipenko, J. Lipchitz, J. Csaky e, al di fuori della Francia, si diffuse particolarmente in Cecoslovacchia. Il gruppo, sostenuto ...
Leggi Tutto
Roubaud
Roubaud Jacques (Caluire-et-Cuire, Rhône, 1932) matematico, poeta e romanziere francese. È stato membro dell’Oulipo (Ouvroir de littérature potentielle, Laboratorio di letteratura potenziale), [...] opera di Raymond Queneau e François Le Lionnais, a cui hanno aderito, tra gli altri, Georges Perec, Italo Calvino e Marcel Duchamp (si veda l’approfondimento «L’Oulipo: la creazione letteraria tra gioco e matematica» alla voce → Bourbaki, Nicolas). ...
Leggi Tutto
Esposizione di arte moderna, tenuta nel 1913 a New York, presso l’armeria del 69° Reggimento. Per la prima volta furono presentate negli USA più di mille opere di artisti europei (scelte da A. Davies e [...] della seconda metà del sec. 19° e contemporanei. Con opere di P. Cézanne, P. Gauguin, V. Van Gogh, O. Redon, H. Matisse, M. Duchamp, C. Brancusi e, per l’arte americana, del gruppo degli Otto (The Eight), di modernisti come O. Bluemner e A. Maurer e ...
Leggi Tutto
Regista italiano (Rodi 1941 - Roma 2010). Dopo alcune esperienze come pittore e autore di happenings, iniziò la sua attività teatrale con M. Kustermann, fondando in un ex magazzino il Teatro La Fede, che [...] detto scuola romana. Attento alle componenti figurative del linguaggio scenico, ha diretto fra l'altro: 26 opinioni su Marcel Duchamp (1968); L'imperatore della Cina di G. Ribemont Dessaigne (1969); A come Alice da L. Carroll (1970; nuova vers ...
Leggi Tutto
Arte
Nella critica d’arte, termine, diffusosi intorno al 1960, per designare un’operazione artistica volta a creare un ambiente, o uno spazio, capace di includere lo spettatore, di renderlo attivo partecipe [...] futurista, nelle ricerche dell’avanguardia dadaista e surrealista (il Merzbau di K. Schwitters, gli ambienti di M. Duchamp alle esposizioni surrealiste) e, per un altro verso, nelle teorie costruttiviste e nelle ricerche cinetiche e visuali. Così ...
Leggi Tutto
mobile
‹mobìl› s. m., fr. [uso sostantivato dell’agg. mobile «mobile»]. – Nel linguaggio della moderna storia dell’arte, nome dato da M. Duchamp (1887-1968) a uno speciale tipo di scultura inventato da A. Calder (1898), consistente in una...
ready made
〈rèdi mèid〉 locuz. ingl. (propr. «già fatto»; pl. ready mades 〈… mèid∫〉), usata in ital. come s. m. – Nell’arte moderna, termine coniato nell’ambito delle esperienze dadaiste dall’artista francese M. Duchamp con riferimento alla...