Poeta inglese (Londra 1688 - Twickenham, Middlesex, 1744). Poeta tra i maggiori del suo tempo, nelle opere di P. lo spirito classico della poesia inglese giunse all'apice. Della poesia, che ha per argomento [...] sebbene leggesse molto, in francese, in italiano, e i poeti inglesi non meno dei classici, gli mancò la vera disciplina di uno alla dimestichezza con l'alta società. Il padre gli era morto due anni innanzi e nella nuova casa si stabilì con la vecchia ...
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Poeta inglese (Londra 1608 - ivi 1674). Il padre John (m. 1647), un notaio che aveva avuto aspirazioni artistiche e tendenza per la musica (compose salmi, mottetti, madrigali), gli fece studiare le lingue [...] , e nel 1637 l'elegia funebre pastorale Lycidas. In queste due opere è già presente il conflitto tra amore sensuale e amore tornare in patria (luglio 1639) dalle vicende politiche inglesi, ribadì quel proposito nell'Epitaphium Damonis, altra elegia ...
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Musicista (Londra 1658 o 1659 - ivi 1695). Massimo musicista inglese dell'età barocca, contribuì in modo decisivo alla formazione di un teatro musicale nazionale. Lo stile musicale di P., pur derivato [...] W. Lawes, Ch. Colman, M. Locke e P. Humphrey. Questi due ultimi, d'altra parte, seguaci rispettivamente di L. Rossi e di drammaticità; il King Arthur è la più felice soluzione dell'opera inglese del tempo: cioè una mescolanza di dramma recitato e di ...
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Figlio (Bordeaux 1367 - Pontefract 1400) di Edoardo il Principe Nero, nipote e successore (1377) di Edoardo III, durante la sua minorità il consiglio di reggenza fu esautorato da Giovanni di Gaunt (1340-1399), [...] in Francia e nella Scozia procedeva sfavorevolmente per gli Inglesi, il disordine e l'abuso amministrativo creavano nel paese , l'arcivescovo di Canterbury, Simon Sudbury; R. li affrontò due volte e riuscì, con la promessa di una generale amnistia ( ...
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Economista e sociologo statunitense (Walders, Wisconsin, 1857 - Menlo Park, California, 1929), di origine norvegese. Seguace di Spencer, si propose, nelle sue molte opere, di analizzare da vari punti di [...] della storia, sia la sua discutibile interpretazione della prima guerra mondiale come scontro tra due diverse espressioni istituzionali, le libere istituzioni inglesi e la struttura con caratteri ancora feudali e dinastici in cui era organizzata la ...
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Scultore e architetto greco di Paro (n. 390 circa a. C. - m. 330 circa), forse figlio dello scultore Aristandro. Dovette prendere parte alla decorazione del Mausoleo di Alicarnasso, di cui eseguì le sculture [...] le lastre con l'amazzonomachia provenienti dagli scavi inglesi del monumento si è voluta riconoscere l'impronta e Igea a Tegea e a Gortina in Arcadia; un'Ecate ad Argo; due Erinni ad Atene; un Ermete, una Estia, delle Canefore; un'Artemide Èukleia, ...
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Poeta statunitense (Portland, Maine, 1807 - Cambridge, Massachusetts, 1882). Fu uno dei primi poeti statunitensi a scrivere su temi propri della sua terra, anche se con modalità mutuate dalla cultura europea; [...] golden legend) rispecchia l'influenza del Faust goethiano. Le due ultime collezioni di versi (Ultima Thule, 1880, e In Longfellow); in appendice L. aggiunse estratti di studi di studiosi inglesi e americani di Dante, e una serie di analogie e ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1854 - Parigi 1900). Il suo nome intero era Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde. Assimilatore di gran talento, esponente dell'estetismo e decadentismo inglesi, W. ha dato il [...] nei bassifondi che si compiaceva di frequentare. A Parigi terminò due drammi romantici: Vera (rappr. a New York nel 1883 di M. Maeterlinck. Trasportò poi con grande successo sulle scene inglesi un genere di dialogo e di spirito di pura marca parigina ...
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Scrittore statunitense (New York 1843 - Londra 1916), fratello di William. Educato in America, visse (dal 1868) a Parigi, Londra, Rye (Sussex); nel 1915 prese la cittadinanza britannica. La sua prima opera [...] dove (1902), The ambassadors (1903), The golden bowl (1904), ritorna al tema del contrasto tra mentalità americana e inglese. Due romanzi, The ivory tower e The sense of the past, cominciati nel 1914 e rimasti incompiuti, furono pubblicati postumi ...
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Ammiraglio inglese (Burnham Thorpe, Norfolk, 1758 - Trafalgar 1805). Considerato uno dei più celebri eroi nazionali inglesi, si distinse particolarmente nelle guerre antinapoleoniche. A Napoli (1799) patrocinò [...] esponenti della Repubblica partenopea. Comandante supremo della flotta inglese nel mar Mediterraneo, nel 1805 sconfisse i S. Vincenzo (1797) quando, commodoro sul Captain, catturò due vascelli spagnoli con ardito arrembaggio. Durante i mesi seguenti ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...
bromance s. m. inv. La relazione di stretta amicizia tra due uomini. ◆ Di solito è la femmina, che si intrufola tra due maschi e rovina la pace. Qui sarà un maschio, a rovinare l’armonia della coppia. Il fatto è che Peter, alla vigilia delle...