BARLAAM Calabro
Salvatore Impellizzeri
Nacque a Seminara (Reggio di Calabria) sul finire del sec. XIII, probabilmente verso il 1290. Il nome Barlaam par che sia quello assunto in religione, ma non è [...] teologia cattolica: essa si inserisce chiaramente nel movimento volontaristico contemporaneo a B., che ebbe i suoi maggiori rappresentanti in DunsScoto e in Guglielmo d'Occam, teso a porre un netto confine di separazione tra i campi della ragione e ...
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DE FERRARIIS, Antonio
Angelo Romano
Nacque a Galatone (od. prov. di Lecce), donde trasse il nome accademico di Galateo, verso la metà del secolo XV dal notaio Pietro e da Giovanna d'Alessandro. Non [...] della filosofia ellenica, osteggiò i filosofi medievali che l'avevano "corrotta" e "travisata", soprattutto Alberto Magno e DunsScoto, esaltando invece Boezio e la sua Consolatio philosophiae. Coltivò gli studi di medicina, apprendendo le teorie e ...
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PAOLO Veneto
Alessandro D. Conti
PAOLO Veneto (Paolo Nicoletti). – Paolo (Ordine degli eremitani di Sant’Agostino), figlio di Nicoletto Antonio da Venezia e di una donna Elena, di cui si ignora il casato, [...] la metafisica possono essere compendiate nelle tesi seguenti: univocità dell’ente, intesa in senso lato, nel modo già chiarito da DunsScoto (In Met., IV, tr. 1, cap. 1, ms. Pavia, Biblioteca Universitaria, Fondo Aldini 324, cc. 123va-124rb; In Isag ...
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BONINO, Alessandro (Alessandro d'Alessandria)
Raoul Manselli
Nato in Alessandria intorno al 1268, entrò nell'Ordine francescano e fu mandato a Parigi per compiervi gli studi filosofici e teologici; fu [...] è dato finora conoscere, va considerato fra le personalità di maggiore rilievo nella scuola francescana parigina dopo DunsScoto. Nell'esegesi poi egli, accettando ormai il metodo di commento per postille, ha contribuito notevolmente ad affermarlo ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] a livello dell’intelletto, colte dal soggetto conoscente; rappresentano dunque l’o. in quanto presente al soggetto. Per G. DunsScoto le species sono considerate come ciò che fa le veci dell’o., mettendo chiaramente in luce la distinzione tra species ...
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Filosofo statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1839 - Milford, Pennsylvania, 1914). Nella sua opera più nota, l'articolo How to make our ideas clear, pubblicato nel Popular Science Monthly del gennaio [...] della logica formale a esse connessa), oltre che da motivi speculativi di tipo platonico, dal pensiero di DunsScoto e dalle elaborazioni logico-ontologiche degli Scolastici. La necessità di strumenti logici più aderenti alle sue effettive esigenze ...
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Teologo (Veglia 1583 - Padova 1669); minore conventuale, provinciale di Lione (1618), assistente del generale (1623), professore a Padova (1630-1666), seguace dapprima di s. Bonaventura, poi di DunsScoto [...] che difese in una duplice Apologia (1619 e 1620) e del quale scrisse una Vita (1622-23); le sue Vestigationes peripateticae (1639) lo impegnarono in una violenta polemica con i suoi confratelli B. Bellati ...
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Sacerdote, pedagogista italiano (Cervia 1920 - Bologna 2008), docente di pedagogia speciale (fino al 1990) nell'università La Sapienza di Roma, è stato rettore del Pontificio Ateneo Antonianum. Tra le [...] educativa (1982); Educarsi alla responsabilità (1986); La personalità di Francesco d'Assisi: studio psicologico (1991); Giovanni DunsScoto: maestro di vita e pensiero (1992); La personalita di Chiara d'Assisi: studio psicologico (1993); L'uomo ...
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Teologo (Siena 1484 circa - Napoli 1553); sotto l'influenza delle opere di G. Savonarola, vestì l'abito domenicano a S. Marco in Firenze (1517). Fu spesso in Francia, poi a Napoli frequentò il circolo [...] e grazia, immacolata concezione, culto dei santi, autorità della Chiesa), incorrendo anche in vivaci polemiche con altri confratelli per la novità di alcune sue tesi e per la sua adesione alle dottrine di G. DunsScoto, filosofo francescano. ...
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Teologo (sec. 13º-14º); domenicano, fu cancelliere a Oxford (1290-91), ove insegnò teologia; la sua attività lo rivela fedele seguace del tomismo, che difende contro Egidio Romano, Enrico di Gand e Duns [...] Scoto. Tra le sue opere: Quaestiones disputatae; Quodlibeta; Tractatus de productione formae substantialis; Liber propugnatorius super primum sententiarum contra J. Scotum; suo è anche il Contra pluralitatem formarum attribuito a Tommaso d'Aquino ( ...
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scoto
scòto (o scòtto) agg. e s. m. – Propriam., relativo o appartenente all’antico popolo celtico degli Scoti (o Scotti), originarî dell’Irlanda, che invasero nel sec. 4° d. C. la Caledonia e diedero il loro nome al paese (Scozia). Nel linguaggio...
scotismo
s. m. [dal nome del filosofo scozz. G. Duns Scoto (circa 1263/66 - 1308)]. – Il complesso delle dottrine filosofico-teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci; in partic., la dottrina dell’univocità dell’essere, la dottrina...