Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] talora, come tale. Anche questo è un tema formalistico, ma sarebbe un errore (lo si vedrà meglio tra poco, con DzigaVertov) cogliervi soltanto un fatto di gusto o, peggio, una precoce estenuazione manieristica. Era in gioco, in realtà, una politica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sono molte le storie, i luoghi e le figure che hanno concorso alla nascita del cinema. [...] chiave di forte investimento politico, ma nella stessa direzione, lavora anche, nell’URSS degli anni Venti, un autore come DzigaVertov, convinto che una pratica del cinema diffusa e dal basso, affidata all’anonimato dei kinoki (cine-occhi), avrebbe ...
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FERRERI, Marco
Michele Canosa
Marco Ferreri, registrato all’anagrafe con il prenome Marcantonio, nacque a Milano l'11 maggio 1928, da Michelangelo e Carolina Vismara, originari della provincia milanese [...] episodio della serie TV F.B.I. Francesco Bertolazzi Investigatore, 1970) di U. Tognazzi, Le vent d'est (1970) del Groupe DzigaVertov (J.L. Godard - J.P. Gorin), Touche pas à la femme blanche; come intervistato, in A fondo (1978), programma della TV ...
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Multimediali, sistemi
Paolo Marocco
Il termine multimediale si riferisce a sistemi aggregativi di media differenti, o comunque di oggetti appartenenti a sorgenti e dispositivi di natura eterogenea, [...] del cinema sperimentale, come le proiezioni parallele del Napoléon (1927; Napoleone) di Abel Gance e le ricerche di DzigaVertov. All'interno di questa impalcatura visiva, Greenaway ha istituito un uso della scrittura in cui il referente testuale ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] of the North (1922; Nanouk o Nanuk l'eschimese) senza avere in tasca un appunto preso la sera prima; e DzigaVertov assorto nei suoi stravaganti montaggi di immagini avrà pur avuto, accanto alla moviola, una 'scaletta' o un promemoria scritto. Troppo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’esistenzialismo sartriano, le avanguardie che dialogano con l’industria culturale, [...] una specie di conversione che lo porta ad aderire alle istanze ideologiche della sinistra extraparlamentare, attraverso l’iscrizione al Gruppo DzigaVertov e film militanti che vanno da La cinese (1967) a One plus one fino a Crepa padrone, tutto va ...
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Godard, Jean-Luc
Alberto Farassino
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 3 dicembre 1930. Fra i più significativi autori cinematografici della seconda metà del Novecento, esponente di rilievo [...] in Italia (1971), firmati (assieme a Jean-Henri Roger e Jean-Pierre Gorin) con il nome collettivo di Gruppo DzigaVertov, ma decisamente segnati dalla sua inconfondibile cifra stilistica e dalla sua intelligenza cinematografica, anche nel caso di una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dall’esaltazione futurista del cinema come "mezzo di espressione più adatto [...] del montaggio per dar vita a una serie di grandi affreschi epici innervati di lirismo. Diversa è la posizione di DzigaVertov, che, negando nel modo più deciso la possibilità che il cinema possa essere un’arte, chiama il mondo dei professionisti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
P
Con la città occupata e dolente di Roma città aperta è Roberto Rossellini ad aprire un [...] al centro l’idea di pedinamento e di vita colta sul fatto, proseguendo una tradizione che risale ai cineasti sovietici come DzigaVertov e francesi come Jean Vigo e ancora Jean Renoir. Il non-attore Lamberto Maggiorani (1909-1983) ha tutti i tratti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Volto e metropoli, stati d’animo e paesaggio, scena e realtà; il cinema europeo esprime [...] cinema sembra in grado di esprimere in modi del tutto originali, e come per la prima volta.
Vertov, la realtà del cinema
La pratica realizzativa di DzigaVertov , nome d’arte di Denis Kaufman, autore vicino a Majakovskij e al futurismo si esprime in ...
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