(arabo Ghazza; ebr. ‛Azzāh) Città della Palestina (590.481 ab., cens. 2017), nella penisola del Sinai, a breve distanza dal mare, compresa nella Striscia di Gaza.
Tributaria, nei tempi più antichi, dell’Egitto, [...] fu espugnata dai Filistei. Fino alla conquista di Alessandro Magno (332) fu di fatto indipendente. Distrutta da Alessandro Ianneo (94 a.C.) e poi ricostruita da Gabinio (54 a.C.), divenne poi centro di ...
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GIOBBE (ebr. 'Iyyōbh, gr. 'Ιώβ, Vulgata Iob [Alcuni Padri anche Hiob])
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
Nome del personaggio principale d'un libro della Bibbia e titolo del libro stesso.
Il personaggio. [...] . Né si ha maggiore certezza circa la regione di Hus (ebr. ‛Ūṣ), patria di G. Essendo costui chiamato il più Edimburgo 1921; G. Ricciotti, Il libro di Giobbe. Versione critica dal testo ebr. con intr. e comm., Torino-Roma 1924; P. Dhorme, Le livre ...
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(ebr. Yiṣḥāq) Patriarca ebreo, figlio ed erede di Abramo. Secondo la narrazione biblica, nacque quando quest’ultimo era ormai molto vecchio; il suo nome, che in ebraico significa «egli ride», è posto [...] dal testo biblico in relazione con il riso d’incredulità con cui la madre Sara accolse la notizia della sua prossima nascita o, secondo altri testi, con il riso di gioia del padre Abramo. L’episodio più ...
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È, secondo la narrazione biblica delle origini umane (Genesi, I segg.) la prima donna, creata da Dio separatamente da Adamo (v.) e dopo di lui. Il nome le fu dato da Adamo dopo la colpa; esso è spiegato [...] dei viventi" (Gen., III, 20), dalla radice ḥāyāh "vivere" (Simmaco, ζωογόνος). Nella sua stessa formazione dal fianco di Adamo (ebr. ṣelā‛), si riconosce la vita indissociabile del connubio (Gen., II, 21-22) nel quale l'uomo avrebbe avuto "un aiuto ...
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GIOELE (ebr. Yôel "Jahvè è Dio"; i Settanta 'Ιωήλ; Vulgata Ioel)
Giuseppe Ricciotti
Autore di un libro della Bibbia, che occupa il secondo posto nella serie ebraica dei Profeti minori (v. bibbia), mentre [...] il libro in 4 capitoli, la seconda in 3: in maniera che l'ebraico III corrisponde a II, 28-32 della Volgata, ed ebr. IV a Volg. III. Qui si segue l'enumerazione ebraica). Lo scritto comincia con la descrizione d'una spaventosa invasione di cavallette ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] sia universalmente riconosciuto in sede internazionale. È situata nella parte più alta dell’altopiano della Giudea, a 750-800 m, in posizione favorevole per le comunicazioni, dove l’antica strada meridiana ...
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(ebr. Pĕlishtīm) Antica popolazione stabilita sulle coste della Palestina, che dà il nome a tutta la regione (dai Pĕlishtīm i Greci la chiamarono Συρία παλαιστίνη, e poi i Latini Palaestina). I F. giunsero [...] in Palestina per mare (da Creta) verso la fine del 13° sec. a.C., come contingente dei ‘popoli del mare’ che invasero in quel periodo il mondo egeo-microasiatico. Dopo la sconfitta degli invasori da parte ...
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(ebr. qabbālā) Complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l’universo, che si asserivano rivelate a un numero ristretto di persone e tramandate da generazione a generazione. In [...] tale accezione il termine è usato non prima del 13° sec. (da Isacco il Cieco). Si possono distinguere nella c.: una letteratura mistica in senso stretto, che tratta principalmente dell’esperienza diretta ...
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(ebr. Bēt Leḥem) Cittadina della Cisgiordania (29.000 ab. nel 2005), 8 km a S di Gerusalemme. È situata su due colline, l’occidentale con il nucleo più antico, e l’orientale, meno elevata e più spianata, [...] con la chiesa della Natività e i conventi. Gli abitanti sono quasi tutti cristiani di varie Chiese (la metà circa cattolici di rito latino).
La città fu patria di David e dei suoi antenati; Roboamo la ...
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(ebr. Ḥebrōn; arabo al-Khalīl) Città della Cisgiordania (166.000 ab. nel 2006), posta sui Monti della Giudea, a 620 m s.l.m. e a 29 km da Gerusalemme, cui è congiunta da una strada. Mercato agricolo e [...] sede di industrie tessili, alimentari, della ceramica e del vetro.
Nella narrazione biblica dei patriarchi, H. è strettamente associata alla figura di Abramo, che vi acquistò la grotta di Makhpēlāh come ...
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kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina in seguito alla colonizzazione,...
siclo
(o sciclo) s. m. [dall’accadico shiqlu, ebr. sheqel]. – 1. Antica unità di misura di peso (corrispondente a 1/60 o 1/50 di mina: v. mina2), usata dai Babilonesi e dagli Ebrei. Presso questi ultimi era così chiamata anche una moneta d’argento...