In origine, la zona di Venezia, poi appositamente chiusa, assegnata nel 1516 agli Ebrei quale loro residenza (così chiamata per la presenza di un ‘getto’, cioè una fonderia). Dal 16° sec., in tutta Europa, [...] , e Portogallo; si ebbero in Italia in tutte le città abitate da Ebrei all’infuori di Livorno, dove alla comunità ebraica erano riservate determinate strade. Imposti quasi dovunque durante la Controriforma, furono aboliti nel corso del 19° sec., ma ...
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nabla
nabla operatore vettoriale differenziale il cui nome deriva da uno strumento a corde della tradizione ebraica europea, detto nabel, a causa della sua forma, simile a quella della lettera ∆ capovolta. [...] Per questo motivo, nei paesi anglosassoni è anche chiamato atled (inversione della parola «delta»). L’operatore nabla ha come componenti le derivate prime ed è definito mediante
dove i, j, k sono i tre ...
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. Enigmatico personaggio ebreo che nell'880 d. C. si presentò alla comunità ebraica di Qayrawān asserendo di appartenere alla tribù di Dan, la quale, emigrata nell'Africa orientale prima della divisione [...] , e di là in Spagna (883). Dopo si perdono le sue tracce; ma le sue narrazioni e le sue notizie restano vive nella cerchia ebraica.
Il Sěfer Eldād (Libro di Eldād), pervenutoci in sei o sette redazioni diverse, più volte stampato (1ª ed., s. a. né l ...
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Konrad, Gyorgy
Konrád, György. – Scrittore ungherese (n. Berettyóújfalu 1933). Appartenente a un’alta borghesia di origine ebraica, ha conosciuto giovanissimo l’occupazione hitleriana, l’antisemitismo [...] e la perdita di parenti nei campi di sterminio. Nel 1956 ha partecipato alla rivolta ungherese antisovietica. Le crescenti pressioni e difficoltà quotidiane esercitate verso i dissidenti lo hanno indotto ...
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Termine ebraico («tempesta devastante», dalla Bibbia, per es. Isaia 47, 11) col quale si suole indicare lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale; è vocabolo preferito a olocausto [...] dei cristalli’ (8-9 novembre 1938, quando in tutta la Germania le sinagoghe furono date alle fiamme e i negozi ebraici devastati) in poi, il processo di segregazione e repressione subì un’accelerazione che sfociò nella decisione, presa dai vertici ...
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Orientalista (Magdeburgo 1879 - Falkensee, Brandeburgo, 1945), prof. a Breslavia (1921-30). Si occupò di grammatica accadica ed ebraica e dedicò studî al codice di Ḥammurabi. La sua opera più nota è una [...] Syrische Grammatik (2a ed., 1932). Morì suicida ...
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ELIA da Ferrara
Elisabetta Putini
Nacque a Ferrara verso la fine del sec. XIV da famiglia ebraica. Nulla sappiamo dei suoi ascendenti che comunque dovettero dargli una buona formazione: E. infatti fu [...] a guarire e giunse finalmente a Gerusalemme per via terra il 24-25 maggio 1434 (il 26 Iyyar, secondo il calendario ebraico).
Queste ed altre notizie biografiche sul suo conto sono desumibili da una lettera, scritta in prosa lirica, che E. inviò nel ...
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Cobb, Lee J.
Guglielmo Siniscalchi
Nome d'arte di Leo Jacoby, attore cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a New York l'8 dicembre 1911 e morto a Woodland Hills (California) l'11 febbraio [...] 1976. Negli anni Cinquanta si distinse per le interpretazioni di personaggi connotati da una fisicità aggressiva e da una forte espressività. Grazie a un viso dai lineamenti spigolosi e segnato da rughe ...
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MATAS, Niccolò (Niccola, Nicola)
Monica Capalbi
– Nacque ad Ancona il 6 dic. 1798 in una famiglia ebraica di origine spagnola.
Grazie agli aiuti economici ricevuti dalla Magistratura di Ancona ebbe modo [...] di studiare, in un primo tempo, all’Accademia di belle arti di Roma, per seguire poi i corsi presso le accademie di Venezia e di Vicenza, dove entrò in contatto con Antonio Canova e Leopoldo Cicognara, ...
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PINCHERLE, Alberto
Paolo Vian
PINCHERLE, Alberto. – Nacque a Milano il 15 agosto 1894, in una famiglia ebraica, da Arturo, imprenditore nel campo della pellicceria, e da Emilia Stucovitz. Trasferitosi [...] a Roma e iscritto nel 1912 alla Sapienza, si laureò nel 1918 in giurisprudenza con una tesi su Sigillum confessionis e segreto professionale, elaborata sotto la guida di Francesco Scaduto. Entrato così ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...