USIGLIO, Emilio
Ruben Vernazza
USIGLIO, Emilio. – Nacque a Parma l’8 gennaio 1841 da Ciro Abram Graziadio e da Marianna Sacerdoti.
Nativi di Modena, i genitori discendevano da facoltose famiglie di [...] fede ebraica. Il padre, avvocato, era cittadino del Ducato di Parma e Piacenza dal 1839; sposò Marianna, vedova del negoziante Marco Grassetti, pochi giorni prima che nascesse Emilio.
Il giovane crebbe in un ambiente agiato e sensibile alle arti (la ...
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NATHAN ben Yehiel ben Avraham ben Yoav da Roma
Alessandra M. Veronese
NATHAN ben Yehiel ben Avraham ben Yoav da Roma. – Nacque a Roma al più tardi nel 1035, da rabbi Yehiel ben Avraham ben Joav da [...] in modo sempre più esclusivo allo studio. Nel 1085 fece costruire un mikweh (bagno rituale) per le esigenze della comunità ebraica romana; qualche anno più tardi, nel settembre 1101 si fece promotore, assieme ai fratelli, dell'erezione di una nuova ...
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MEDICI, Carlo
de’.
Giampiero Brunelli
– Nacque a Firenze il 19 marzo 1596 dal granduca Ferdinando I e da Cristina di Lorena.
A soli diciannove anni, quando aveva appena iniziato a studiare la lingua [...] ebraica, fu creato cardinale da Paolo V (2 dic. 1615). Nella primavera dell’anno successivo ricevette il cappello cardinalizio con il titolo di S. Maria in Domnica, che tenne fino al 1623 per poi mutarlo in quello di S. Nicola in Carcere.
Per ...
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MUSATTI, Eugenio
Monica Donaglio
– Nacque a Venezia il 10 aprile 1844, secondogenito di Elia, ricco commerciante e armatore di origini anconetane, e di Debora Ravà.
Cresciuto in un ambiente familiare [...] regionale e nazionale.
Dopo essersi unito in matrimonio, nel 1872, con Giulia Sacerdoti, appartenente a una facoltosa famiglia ebraica padovana, si stabilì a Padova ove iniziò a collaborare alla Rassegna di agricoltura, industria e commercio e, dal ...
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TOEPLITZ, Józef Leopold (nomi poi italianizzati in Giuseppe Leopoldo). – Nacque il 10 dicembre 1866 a Żychlin (a circa 100 km da Varsavia)
Luciano Segreto
, da Bonawentura e da Regina Konic, entrambi [...] di religione ebraica.
Era il quintogenito di una famiglia numerosa (undici figli, il cui primogenito morì ad appena un anno di vita).
Al momento della nascita di Toeplitz, la Polonia era divisa fra tre diversi Stati (Regno di Prussia, Impero austro- ...
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GERBI, Antonello
Roberto Pertici
Nacque il 15 maggio 1904 a Firenze, figlio primogenito di Edmo, agente di cambio, e della veneziana Iginia Levi.
La famiglia paterna, dedita ad attività bancarie, apparteneva [...] all'alta borghesia ebraica di Livorno; la madre era sorella del filosofo e storico Alessandro Levi e di Olga Levi, moglie del deputato socialista Claudio Treves. Il G. si formò, dunque, in un ambiente di ebraismo prevalentemente secolarizzato, ...
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FRIZZI, Benedetto (Ben Zion Refael Ha-Cohen)
Cristina Ceccone
Nacque il 7 apr. 1757 da Michele e da Debora Vitali a Ostiano, sulle rive dell'Oglio, allora in provincia di Mantova. Indirizzato dai genitori [...] in un'accademia letteraria in casa del signor Abram Camondo, ibid. 1791; L'accademia letteraria sul metodo degli studi ebraici nella logica ed altri filosofici rami, ibid. 1791; L'elogio funebre di Leopoldo II, ibid. 1792; Il discorsoaccademico sacro ...
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LATTES (Fortini), Franco
Simona Foà
Nacque a Firenze il 10 sett. 1917 da Dino e da Emma Fortini del Giglio, della quale il L. avrebbe adottato il cognome dal 1940.
Il padre, che proveniva da una famiglia [...] ebraica di Livorno, era un avvocato iscritto al partito repubblicano e un convinto antifascista. Il L. crebbe in una , riflessioni più personali sul significato della propria identità ebraica e sulla conversione al cristianesimo.
Nel 1968 si consumò ...
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ROZENSTEJN, Anja Moiseevna (Anna Kuliscioff). – Nacque a Simferopoli (penisola della Crimea) nel 1854 (ma la data è incerta)
Mariapia Bigaran
da Moisej e da Rosalia Karpacevskj, maggiore di altri due [...] ) sollecitò Turati a proclamare il dovere di tutti alla difesa della patria.
Non risulta una sua vicinanza alla tradizione ebraica, ma fu favorevole alla dichiarazione di Balfour che indicò nella Palestina una terra d’asilo per gli ebrei e criticò ...
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JEHUDÀ da Roma (Giuda Romano, Leone de sere Daniele, Leone messer Daniel, Leone Romano, Leuccio de Moises, Leuccio de ser Daniel, Lionello, Yehudah Gur-Aryeh, Yehudah ben Mošeh ben Dani'el ben Mošeh ben [...] il 1277 e il 1291 circa. In realtà, non è certo che Zeraḥyah esercitasse l'insegnamento della filosofia (che, nel mondo ebraico medievale, era in genere praticato solo in privato), né è sicuro che egli fosse ancora vivo all'epoca della giovinezza di ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...