PAGANI, Herbert Avraham Haggiag
Carlo Bianchi
PAGANI, Herbert Avraham Haggiag. – Cantante, autore e interprete di canzoni, disc-jockey, disegnatore, incisore e artista assemblatore, scrittore e attivista [...] degli ebrei di Libia, negli ultimi anni diede alle stampe e recitò in pubblico altri scritti sulla questione ebraico-palestinese, accorati appelli alla pacificazione: la Lettera al colonnello (Gheddafi), Gli ebrei del sole, la Lettera ai fratelli ...
Leggi Tutto
ARAGONA (Aragonius, Aragones e Aragón), Alfonso d'
Alberto Merola
Nacque nel 1585, di nobile famiglia napoletana decaduta. Studiò diritto all'università, ma prima di conseguire la laurea, e senza aver [...] il 19 sett. 1602. Compiuti gli studi teologici, insegnò lettere per due anni a Chieti e per un anno a Nola e lingua ebraica alla facoltà teologica del collegio di Napoli. Nel 1616 ottenne di far parte di un gruppo di missionari che partivano per il ...
Leggi Tutto
Cosmografo e orientalista (Nieder-Ingelheim 1489 - Basilea 1552); francescano, nel 1529 passò alla riforma protestante. Dopo aver curato le edizioni di Solino (1538), Pomponio Mela (1538) e Tolomeo (1540), [...] (si contano in un secolo quasi 50 edizioni). M. fu anche cartografo. A Basilea fu insegnante di lingua e letteratura ebraica e curò un'edizione della Bibbia in ebraico con versione latina indipendente dalla Vulgata (1534-35), una grammatica ...
Leggi Tutto
DE BALMES, Abramo
Raffaella Zaccaria
Scarse e frammentarie le notizie sulla vita e sulla famiglia. Del D. sappiamo che nacque forse nel 1440; sicura è invece la località, Lecce, come egli stesso ricorda [...] , e una gran folla di studenti seguì il suo feretro.
L'opera più famosa del D. è il Miqnēh-Abrāim, la grammatica ebraica che egli scrisse sotto l'influsso del Bomberg e che, come detto, fu pubblicata dallo stesso Bomberg a Venezia nel 1523 (ebbe poi ...
Leggi Tutto
Poeta inglese (n. Waltham 1100 circa - m. in Francia 1154). Entrò nel chiostro di Durham dove divenne cappellano e nel 1149 priore. Recatosi a Roma nel 1153, morì durante il viaggio di ritorno in un villaggio [...] l'Hypognosticon, vasto poema latino in 9 libri che tratta di Dio e della creazione, della Legge, cioè dell'antichità ebraica, e della Grazia con l'avvento di Cristo. Suoi scritti minori sono: Consolatio de morte amici, operetta dialogica mista di ...
Leggi Tutto
Weiss, Jiří
Regista cinematografico ceco, nato a Praga il 29 marzo 1913 e morto a Santa Monica (California) il 9 aprile 2004. Le sue regie si sono distinte per funzionalità narrativa, versatilità espressiva, [...] i principali gruppi linguistici o religiosi della Boemia, cechi, tedeschi ed ebrei.
Proveniente da una famiglia borghese di religione ebraica, W. studiò diritto, ma nel 1934 abbandonò l'università per dedicarsi al cinema, e dirige diversi documentari ...
Leggi Tutto
Scrittore e drammaturgo israeliano (Włocławek 1920 - Tel Aviv 2016); nel 1926 emigrò in Palestina. La sua prosa è profondamente ispirata alla realtà israeliana. Tra le sue opere: la raccolta di racconti [...] Hedwā we-ănī ("Hedwa e io", 1964) e Fogelman (1987), in cui M. analizza il conflitto tra la letteratura in lingua ebraica e quella in yiddish. In Bĕrē'shith ("In principio", 1962), M. rielabora in maniera originale il libro della Genesi. Si ricordano ...
Leggi Tutto
BIANCONI, Giovanni Battista
Alfonso Traina
Nato a Calcara, in provincia di Bologna, il 12maggio 1698, da Gian Ludovico e Lucia Cappelletti, compì gli studi di lingua latina e greca prima a Bologna e [...] ; Graecorum libellus... Editio auctior,cui accessit obiectorum depulsio. IlB. vi sostiene la tesi che gli antichi caratteri ebraici non vennero aboliti da Esdra dopo la cattività babilonese, ma vennero invece gradualmente modificandosi sino a formare ...
Leggi Tutto
Umanista tedesco (Pforzheim 1455 - Bad Liebenzell, Württemberg, 1522). Dotato di cultura poliedrica e di carattere equilibrato e più che altro disposto a una grande apertura verso le innovazioni nel campo [...] e divenne (1502) uno dei "Triunviri" del collegio giuridico della Lega sveva; fu poi (1519-21) prof. di greco e di ebraico a Ingolstadt, quindi a Tubinga, dove continuò a insegnare fino alla morte.
Opere. Seguì per il greco la pronuncia che fu poi ...
Leggi Tutto
Architetto (Odessa 1905 - Tel Aviv 1962). Giunto in Palestina nel 1921, studiò a Gerusalemme e completò i suoi studî a Gand. Fu uno dei pionieri dell'architettura moderna in Israele realizzando importanti [...] : a Tel Aviv, il palazzo Histadrut (1950-56) e, in collab. con il figlio Ram (n. 1931), l'auditorio F. R. Manne e il palazzo Zim (entrambi 1956-62); a Gerusalemme, edifici amministrativi e l'auditorio Weiss presso la nuova università ebraica (1957). ...
Leggi Tutto
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...