ASTORINI, Elia
Mario Rosa
Nacque il 3 genn. 1651; è incerto se a Cirò, feudo degli Spinelli principi di Tarsia che lo protessero nelle ultime fortunose vicende della sua vita (Zavarroni), o ad Umbriatico [...] sono sommersi, nell'opera, da un denso argomentare tradizionale, in cui tuttavia èmessa a frutto dall'A. la conoscenza dell'ebraico e delle lingue orientali.
Nel chiuso ambiente conventuale, dopo l'esperienza in terra tedesca e in Toscana (durante la ...
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CRAXI, Benedetto detto Bettino
Luigi Musella
Nacque a Milano il 24 febbraio 1934 da Vittorio e Maria Ferrari.
La famiglia e la politica (1934-1952)
Vittorio, originario di Messina, dopo la laurea in [...] sarebbe avvenuto senza alcuna contropartita. Successivamente però si apprese dell'assassinio del cittadino americano disabile di religione ebraica Leon Klinghoffer, ucciso e gettato fuori bordo.
Il 10 ottobre si seppe che aerei militari americani ...
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MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] per Fano. Di quella esperienza resta solo la prova di stampa di un foglio di apertura della Genesi in tre colonne, ebraico, greco e latino.
In questa prima fase uscirono solo due opere in lingua volgare. La prima fu la celeberrima e misteriosa ...
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CASELLA, Alfredo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Torino il 25 luglio 1883 da Carlo e Maria Bordino. Negli anni trascorsi nella città natale (fino al 1896) non frequentò, neanche saltuariamente, scuole o [...] e Tevere), che andò aggravandosi negli anni seguenti per motivi razziali (la moglie del C., infatti, era di origine ebraica). Collaboratore, consigliere e per molti anni vicepresidente del Festival, nel 1937 il C. ne assunse la presidenza (che dal ...
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LUINI, Bernardino (Bernardino de Scapis)
Pietro Marani
Figlio di Giovanni Donato di Bernardo de Schapis, o Scapis, detto "Monlone", nacque a Dumenza, presso Luino, intorno agli anni 1481-82.
Il padre, [...] 1975, che vede nella scena delle Fanciulle al bagno raffigurato il "sonno di Psiche"), oppure ancora la cultura ebraica di Gerolamo Rabia (Ferri Piccaluga). Entrambi di datazione controversa, sono stati collocati dalla critica in un arco cronologico ...
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DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] geometrici e silenziosi di Ferrara, con la sua atmosfera medievale e la sua complessa memoriai tra alchimia e cultura ebraica. Ma l'occhio dilatato del pittore accoglie anche elementi del paesaggio industriale, e nascono così gli interni con vedute ...
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DEGOLA, Eustachio
Marina Caffiero
Nacque a Genova, in una famiglia agiata della borghesia mercantile, il 20 sett. 1761, da Giovanni Pietro. Mancano notizie dell'infanzia e dell'adolescenza: le prime [...] , si accinse, ad imitazione dell'Agier, alla traduzione italiana e latina dei Salmi: Salmi nuovamente tradotti sul testo ebraico. Messi nel loro ordine naturale, con spiegazioni e note ed una raccolta di cantici evangelici ed altri scritturali..., ms ...
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LONGHENA, Baldassare (Baldisera, Baldi)
Andrew Hopkins
Figlio primogenito di Melchisedech e di Giacomina, nacque probabilmente a Venezia alla fine del 1596, oppure all'inizio del 1597.
La sua data di [...] facciata del duomo di Milano nel 1653 (Schofield - Repishti). Inoltre, pare che il L. desse utili consigli alla comunità ebraica di Venezia (Zanotto, p. 334) e che, probabilmente, la sua bottega fornisse direttamente il bema della Scuola spagnola ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] di lui. Tuttavia nel 1768 il C. lasciò la Dominante, chiamato di nuovo a Padova alla cattedra di lingua greca ed ebraica presso l'archiginnasio.
La sua attività di professore non lo distolse dagli studi, che anzi intensificò. Legate alla sua attività ...
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GUIDO da Pisa
Arianna Terzi
Nacque a Pisa nella seconda metà del XIII secolo.
I documenti emersi dalle ricerche archivistiche su G. non offrono la certezza dell'identificazione data l'alta concentrazione [...] a questo nodo centrale G. narra le vicende storiche e mitologiche della civiltà greca e quelle bibliche della storia ebraica.
Nell'opera G. non attinge alle fortunatissime serie di Faits des romans o dell'Histoire ancienne, rielaborazioni della ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...