Erudito, giurista e uomo politico (Salvington, Sussex, 1584 - Londra 1654). Giudice nel 1604, dedicò i suoi primi studî alla storia giuridica inglese (Titles of honour, 1614; History of tythes, 1618, opera [...] di diritto divino, tesi che poi S. dovette ritrattare); ma nel frattempo già pubblicava i primi lavori di storia orientale ed ebraica, che lo rendevano famoso in Europa (Treatise on the Jews in England, 1617; De Diis syris syntagmata, 1617, di grande ...
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Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] di tutti i g. moderni, giungendo, in particolare il secondo, ad accostamenti arbitrari tra i massacri vandeani e il g. ebraico.
Il secondo filone aggrega i tentativi di negazione dei g., e si presenta sotto una forma di revisione storiografica con ...
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JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] Id., Ebrei senza saperlo, pp. 106 s.); di religione ebraica, si convertì al cattolicesimo in tarda età. Sposata con il Graf, A. Farinelli, P. Toesca, G. Vidari.
Al piccolo mondo ebraico di Ceva e Mondovì, il mondo della nonna materna e della "vasta ...
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Vedi PALMIRA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALMIRA (Παλμύρα, Palmyra)
K. Michalowski
Oasi con città nel deserto siro-arabico, circa a metà strada fra il mare e l'Eufrate. P. è il nome della città e dell'oasi [...] che Tadmōr fosse stata menzionata nella Bibbia, diede origine, nel periodo greco-romano, mentre a P. risiedeva una forte colonia ebraica, ad una leggenda particolarmente importante (cfr. I. Starcky, op. cit. in bibl., p. 29, 7). Il nome di P. del ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] XI il movimento rinascente della cultura spagnola e, nell'Europa cristiana, la fa tramite di diffusione della scienza musulmana ed ebraica, è il deciso orientamento della politica di Alfonso VI (1072-1109) verso la Chiesa di Roma. La propagazione in ...
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Dichiarazione, per lo più a formula obbligata, dell’adesione di una persona o di una comunità a una determinata religione; spesso anche la solenne riconferma dell’adesione già avvenuta. In senso stretto, [...] suo inviato». Nell’ebraismo non esiste una vera e propria p. di fede; gli articoli fondamentali della fede ebraica, riassunti da autori medievali e inseriti in formule liturgiche, non hanno un valore dogmatico vincolante.
Per il diritto canonico ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
*
. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] M. Steinschneider dà i nomi dei tipografi ebrei (circa 700, dal sec. XV al sec. XVIII) e quelli di cristiani che stamparono in ebraico (in numero di 232), fra questi Daniele Bomberg di Anversa a Venezia (1516-1548); G. G. Facciotto ed Antonio Blado a ...
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FELICIANI, Matteo
Hélène Angiolini
Figlio di Angelo, nacque a Perugia intorno al 1370. Giureconsulto di fama, esercitò la sua lunga carriera professionale esclusivamente nella città natale. Dopo essersi [...] giuridico, di cui fu maestra l'università perugina nel Trecento, improntato a una sostanziale indulgenza nei riguardi della realtà ebraica nel suo complesso, ed a cui lo stesso F. non rimase estraneo, stando al tenore della sottoscrizione.
Nel ...
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Nome con il quale è noto in Occidente il filosofo, giurista, medico e astronomo arabo di Spagna Abū l- Walīd Muḥammad ibn Rushd (Cordova 1126 - Marrākesh 1198). Tra le sue numerosissime opere sono celebri [...] vasta produzione solo una minor parte ci è giunta nel testo originale, e il più in versioni ebraiche e latine, queste ultime traduzioni anch'esse dall'ebraico. Così è avvenuto per i suoi commenti ad Aristotele, divisi in tre gruppi: ampi, medi, ed ...
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BERNARDO, Antonio
Mario Caravale
Nato nella prima metà del secolo XV a Venezia da Andrea, venne eletto il 20 nov. 1463 podestà di Padova. Mancano notizie su di lui fino al 1462, anno in cui venne nominato [...] di Vicenza.
Questa nuova attività pubblica del B. appare caratterizzata da un indirizzo politico nettamente ostile alla comunità ebraica residente a Vicenza. Sembra, infatti, che a lui debba essere attribuita l'espulsione degli israeliti dalla città ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...