Lodz, ghetto di
Łódź, ghetto di
Ghetto istituito nella città di Ł., in Polonia, durante l’occupazione nazista. Nella città di Ł., seconda per numero di abitanti della Polonia, al momento dell’inizio [...] in diverse fasi. Del ghetto di Ł. è sopravvissuto, unicum nella storia della Shoah, un archivio contenente documentazione sia tedesca sia ebraica. Della popolazione ebraica del ghetto sopravvissero alla Seconda guerra mondiale meno di 10.000 persone. ...
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Stato del Vicino Oriente, confinante a N con il Libano, a E con la Siria e la Giordania, a SO con l’Egitto.
Dal punto di vista morfologico il territorio può essere diviso in 4 aree (la pianura costiera; [...] e democratica dello Stato, minacciata dalla pressione demografica araba, da cui la necessità di assicurare a I. una maggioranza ebraica. Nel 2005 l’attuazione del disimpegno da Gaza, con lo smantellamento degli insediamenti nella Striscia (e di 4 nel ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Astronomia, astrologia e geografia matematica
John D. North
Anne Tihon
Graziella Federici Vescovini
Uta Lindgren
Astronomia, astrologia [...] , come dice egli stesso, allo zīǧ di al-Ṣūfī. In Spagna e nel Sud della Francia i rapporti tra le comunità ebraiche erano molto stretti, ma la loro influenza si estese anche oltre; le due comunità rimasero in contatto fino all'espulsione dalla Spagna ...
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Prima che il sionismo si presentasse come un movimento politico lo storico ebreo-tedesco Heinrich Graetz (1817-1891) e il filosofo Moses Hess (1812-1875) posero le basi teoriche del nazionalismo ebraico. [...] si conclude con i grandi scontri del 1929. Dopo questi e la grande rivolta araba del 1936-39, il conflitto arabo-ebraico in Palestina assume una forma esclusiva e sfocia, alla fine del mandato britannico, nella prima guerra arabo-israeliana (1948-49 ...
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BASSOLA, Mosè
Angela Codazzi
Di famiglia originaria di Basilea (donde forse il cognome con le varianti: Basilea, Basla, Basola), il B., figlio di Mordechai, nacque a Pesaro nell'anno 1480. Fu rabbino [...] , via Safed. L'ultima parte del diario si compone di parecchie appendici, fra le quali quella sullo statuto della comunità ebraica di Gerusalemme e quella sull'alfabeto dei Samaritani, del quale si iniziò lo studio in Occidente nella seconda metà del ...
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(ebr. Sīnai, ar. Ṭūr Sīnā) Penisola di forma triangolare che geograficamente appartiene all’Asia e politicamente all’Egitto, di cui costituisce due governatorati (S. Settentrionale, 25.574 km2 con 339.752 [...] prima del loro ingresso nella terra di Canaan. Sul Monte S. Mosè salì più volte per ricevere la legge divina. La tradizione ebraica non ha voluto identificare il Monte S.; per cristiani e musulmani è l’od. Gebel Mūsā.
Nella valle fra il Monte S ...
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(Łuck, Luc'k) Città dell’Ucraina (217.197 ab., 2021), capoluogo del distretto omonimo e dell'oblast' di Volinia (20.144 km² con 1.031.421 ab. nel 2020), ubicata sul fiume Styr, affluente del Prypeć, presso [...] secolo.
IL MASSACRO DI GURKA POŁONKA
Nel corso della Seconda guerra mondiale, a seguito dell’occupazione tedesca (1941) la popolazione ebraica della città (circa il 40% del totale dei residenti) e delle aree limitrofe venne trasferita in un ghetto, e ...
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(gr. ᾿Ιδουμαία) Nome dato dai Greci e Romani alla regione, a S della Giudea, che gli Ebrei denominavano Ĕdōm. Discendenti di Esaù secondo la tradizione biblica, e stanziati da epoca remota nella regione, [...] degli Ebrei provenienti dall’Egitto; Saul combatté contro di loro e David li sottomise. Dopo lo scisma della monarchia ebraica riacquistarono l’indipendenza e alla caduta dello Stato di Giuda, premuti dai Nabatei, spinsero il loro dominio fino nel ...
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Città dell’Ucraina occidentale (23.335 ab., stima 2021), ubicata nel distretto di Zoločiv, nell’Oblast' di Leopoli, circa 90 km a nord-est dell’omonima città capitale. L’insediamento, localizzato nell’alta [...] ed elevato al rango di città nel 1684; a partire dal XVII secolo ospitò gruppi ruteni, polacchi e una cospicua componente ebraica. Con la costruzione negli anni Sessanta del 20° secolo dell'Oleodotto dell'Amicizia e, dal 1995, dell'Oleodotto Odessa ...
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Cosmografo e orientalista (Nieder-Ingelheim 1489 - Basilea 1552); francescano, nel 1529 passò alla riforma protestante. Dopo aver curato le edizioni di Solino (1538), Pomponio Mela (1538) e Tolomeo (1540), [...] (si contano in un secolo quasi 50 edizioni). M. fu anche cartografo. A Basilea fu insegnante di lingua e letteratura ebraica e curò un'edizione della Bibbia in ebraico con versione latina indipendente dalla Vulgata (1534-35), una grammatica ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...