Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] del Novecento, solo nel giudeo-romanesco (➔ giudeo italiano), la varietà in uso presso l’antica e numerosa comunità ebraica, relegata proprio in quegli stessi anni all’interno del ghetto, sulla sponda sinistra del Tevere, tutt’intorno al Portico ...
Leggi Tutto
Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] , ora riuniti nel Dizionario storico dei gerghi di Ferrero (1991), si riscontrano voci di provenienza araba o ebraica legate soprattutto alle attività commerciali, oltre ai prestiti dai dialetti zingarici.
La stessa figura del venditore ambulante ...
Leggi Tutto
Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] la diffusione di Ambrogio in Lombardia, Gennaro in Campania, e, un tempo, di Petronio a Bologna. Alla confessione ebraica ma anche protestante possono rinviare nomi come Aronne, Giacobbe, Isacco, Mosè, Samuele, Rebecca, Sara. Vi possono essere motivi ...
Leggi Tutto
Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] con sale e lasciarle per un’ora (Milka Belgrado Passigli, Nuove ricette di casa mia. La cucina casher in una famiglia ebraica italiana, Firenze 2005, p. 145)
Si può trovare il verbo all’infinito anche in frasi interrogative (37) o esclamative (38 ...
Leggi Tutto
Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] patrimonio letterario, particolarmente del corpus di testi sacri rappresentato dall'Antico e dal Nuovo Testamento, tradotti rispettivamente dall'ebraico e dal greco fra il I e il IV secolo. Obiettivo primario di questa più antica pratica filologico ...
Leggi Tutto
Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] spie lessicali del localismo (in 4 blavi, lemi, somenar, in 5 inmisticare, sciactata «sgozzata», voce forse di origine ebraica: Cimarra 2004).
I tentativi di convergenza linguistica nati in seno ai pubblici uffici e agli ambienti politico-diplomatici ...
Leggi Tutto
I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] di fiabe di Giambattista Basile).
Numerose le parole o le espressioni latine bibliche o liturgiche (a volte di origine ebraica, come le prime due dell’elenco seguente) arrivate in italiano nella loro forma originaria, e spesso ricorrenti in tono ...
Leggi Tutto
Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’Africa e occidentali dell’Asia Anteriore. Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), [...] sancito dai mandati della Società delle Nazioni, mentre nuovi fermenti nazionali si affermavano nel mondo arabo e l’immigrazione ebraica in Palestina poneva le premesse per il futuro conflitto arabo-israeliano.
Dopo la Seconda guerra mondiale i paesi ...
Leggi Tutto
Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] 883).
Altre tradizioni grafiche in alfabeto non latino sono dovute alla presenza di minoranze alloglotte, come i gruppi ebraici. Dall’Italia mediana proviene uno dei testi letterari più interessanti dei primi secoli, l’Elegia giudeo-italiana, scritta ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] e di dibattito dell’architettura contemporanea protrattesi anche negli anni 1990 e nel 21° sec. con opere quali il Museo Ebraico (D. Libeskind, Berlino, 1997) ecc. o con opere emblematiche a scala urbana e monumentale quali il Memoriale all’Olocausto ...
Leggi Tutto
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...