sĕlīḥāh Preghiera penitenziale ebraica che, secondo il Talmūd, Dio stesso avrebbe insegnato a Mosè quando, sul Sinai, gli manifestò la sua misericordia (Esodo 34, 6-7). Il suo nucleo essenziale è costituito [...] da versetti biblici recitati nei giorni di digiuno e nel periodo penitenziale (prima del Capodanno e tra questo e il kippūr). I paiṭānīm (compositori di piyyūṭīm) ampliarono lo schema della s., inserendovi ...
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shābu‛ōt Festa ebraica (hag shābu‛ōt «festa delle settimane»), così chiamata perché aveva luogo 7 settimane dopo l’offerta dell’orzo per la Pasqua. Nella Bibbia è chiamata hag ha-bikkūrīm e hag ha-qāṣīr [...] «festa delle primizie» e «festa della messe» (Esodo 23,16; Deut. 16,10). Si celebra nel cinquantesimo giorno dopo la Pasqua. Il carattere della festa era inizialmente agricolo; intorno all’epoca cristiana ...
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purìm Festa ebraica («le sorti»), che si celebra nei giorni 14 e 15 del mese di ădār. Trae origine, secondo la narrazione del libro biblico di Ester, dal pericolo corso dagli Ebrei in Persia: il ministro [...] Aman ne decretò lo sterminio, fissandone la data per mezzo delle «sorti»; ma l’intervento di Mardocheo valse a liberarli. Secondo alcuni studiosi, il motivo storico della salvezza sarebbe stato inserito ...
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Parola ebraica (’āmēn), che significa «così sia» (I Re 1, 36; Ger. 11, 5), «in verità» (Ger. 28, 6). Nella liturgia della sinagoga è usata nei canti di lode a Dio (Neem. 8, 6) o alla fine di una dossologia [...] o di una preghiera (I Cron. 16, 36). Nel Nuovo Testamento è un’acclamazione della liturgia cristiana (I Cor. 14, 16) e celeste (Apoc. 5, 14): di solito alla fine di preghiera o di dossologia (Rom. 1, 25; ...
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yeshivah
Scuola ebraica nella quale si attende principalmente allo studio della Torah e del Talmud. Generalmente a ogni edificio sinagogale e comunque a ogni comunità ebraica ortodossa pertiene una yeshivah. ...
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Presso gli Ebrei, la solennità con cui si celebra la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto; il nome viene dalla tradizione biblica messo in rapporto con il verbo pāsaḥ «passare oltre», a commemorazione [...] della cena, si è arricchita di usi e riti supplementari e così si è trasmessa attraverso il tempo nella ritualistica delle comunità ebraiche, fino ai nostri giorni.
La P. cristiana
La P. è la più antica e la più solenne delle feste cristiane. Cade ...
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Aaronidi
Classe sacerdotale ebraica che si riteneva discendente da Aronne, fratello di Mosè. Gli A. esercitarono il loro potere teocratico soprattutto nel periodo successivo all’esilio babilonese, svolgendo [...] le funzioni del sacerdozio nel nuovo Tempio di Gerusalemme dal 4° sec. a.C ...
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Talmud
Elena Loewenthal
La guida della vita ebraica
Il Talmud è un corpus di testi, ma è molto più di un grande libro. È infatti un codice di leggi e una raccolta di storie, un contenitore di nozioni [...] fra maestri.
Esso è composto di due parti: la prima è la Mishnah (che significa «ripetizione»), un antico codice di leggi ebraiche redatto intorno al 2°-5° secolo d.C., cui si è aggiunta in seguito, a titolo di commento e ampliamento, la Ghemarah ...
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Capo spirituale di una comunità ebraica. Il termine deriva da rabbi, titolo onorifico (‘mio maestro’: nei Vangeli, è appellativo frequente con cui i discepoli si rivolgono a Gesù) che, a partire dal 1° [...] di una città; altrove la giurisdizione può essere più estesa (regionale, nazionale).
La scrittura rabbinica è la scrittura ebraica derivata dalla quadrata, impiegata per libri d’importanza minore o per i commenti marginali ai testi in scrittura ...
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Dottore ebreo palestinese (sec. 2º), discepolo di ῾Aqībā. Caposcuola a Tiberiade, rielaborò la compilazione della dottrina ebraica fatta dal suo maestro; la Mishnāh di Giuda il Santo si basa in buona parte [...] sulla sua tradizione. Famoso predicatore; gli sono state attribuite delle "favole di volpi" ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...