Steiner, George
Giuliana Scudder
Scrittore e saggista di origine austriaca, nato a Parigi il 23 aprile 1929, naturalizzato statunitense nel 1944. Di famiglia ebraica, allontanatasi dall'Austria a causa [...] classici e per i grandi del pensiero, della musica, della letteratura e delle arti, secondo le migliori tradizioni di quell'ambiente ebraico mitteleuropeo, della cui rovina fu testimone durante l'infanzia, S. si è avvalso di un tale patrimonio per un ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...]
Nel suo primo periodo (fino alla rivolta di Bar Kōkĕbā, 135 d. C.) non ci è pervenuta che in piccola parte nell’originale ebraico. I Salmi di Salomone, le molte apocalissi, come quelle di Enoc, di Baruc, di Abramo, l’Assumptio Mosis, il III e IV ...
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Scrittore e poeta ebreo polacco (Zamość 1852 - Varsavia 1915). Considerato il padre della letteratura yiddish moderna, P. diede un notevole contributo anche alla letteratura ebraica, adattandovi differenti [...] correnti letterarie europee (naturalismo, neoromantiscismo, simbolismo). Della sua ampia attività letteraria, P. scrisse poesie, racconti, saggi, drammi teatrali e curò l'edizione di opere in yiddish, ...
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GHIRON, Ugo
Fiammetta Lozzi Gallo
Nacque a Roma il 24 ag. 1876 da Bonaiuto, piemontese, e da Minerva Nahmias, toscana, entrambi di origine ebraica. A Roma fece i suoi studi ginnasiali, trasferendosi [...] poi con la famiglia a Pisa, dove compì gli studi liceali e universitari, laureandosi in lettere.
Pisa era all'epoca un centro intellettuale molto vivo, ricco di fermenti culturali e di cenacoli di giovani ...
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Scrittore italiano (Bologna 1916 - Roma 2000); visse a Ferrara fino al 1943, e si trasferì poi a Roma, dove fu redattore della rivista di letteratura internazionale Botteghe oscure (1948-60); dal 1958 [...] porta, 1964; L'airone, 1968; L'odore del fieno, racconti, 1972), limitando l'elemento ferrarese a sfondi e scorci, e quello ebraico a una sorta di "antefatto" psicologico-morale, B. tende ad approfondire il motivo, che è alla radice di tutta la sua ...
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Scrittore ebreo polacco (Zgierz, Łódź, 1859 - Berlino 1922). Prosatore di grande purezza stilistica, predilesse la forma del racconto breve. Il conflitto tra il mondo della tradizione ebraica e la società [...] per es., del romanzo Be-Yom ha-Kippūr ("Nel giorno del Kippur", 1881). Buon conoscitore della cultura europea, tradusse in ebraico la lirica inglese e la prosa russa. Fu l'editore del settimanale letterario Ha-Dōr ("La generazione") e del supplemento ...
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Scrittore statunitense (n. Washington 1963). Autore poliedrico, ha spaziato tra generi diversi, mantenendo tuttavia costante l'attenzione per temi quali la nostalgia, l'abbandono, l'identità ebraica, lo [...] spaesamento nei confronti di una inquietante realtà quotidiana, il faticoso e a volte doloroso processo della creazione letteraria. Fin dall'esordio ha adottato uno stile molto articolato, con accenti ...
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Grammatico e poeta ebreo originario di Baghdād ed educato a Fez (sec. 10º); fu uno degli iniziatori in Europa degli studî linguistici ebraici e della poesia metrica ebraica sul modello della poesia araba; [...] nella spiegazione del significato delle parole ricorse anche all'arabo e all'aramaico ...
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IMMANUEL da Roma (Immanuel Romano, 'Immanu'el ben Šelomoh, 'Immanu'el ha-Romi, Manoello Giudeo, Manoello Romano, Emanuele Romano)
Simona Foà
Nacque a Roma (più volte I., nelle sue opere, ricorda le proprie [...] di Udine, in Annali di Ca' Foscari, X (1971), 3, pp. 1-25; 4, pp. 17 s.; A. Luzzatto - M. Moldavi, Biblioteca italo-ebraica. Bibliografia per la storia degli ebrei in Italia 1964-1973, a cura di D. Carpi, Roma 1982, ad ind.; R.S. Lopez, Ebrei di ...
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GHIRON, Samuele
Fiammetta Lozzi Gallo
Nacque il 5 ott. 1842 a Casale Monferrato da Elia Vita e Rosa Sacerdote. La sua era una importante famiglia ebraica piemontese, colta e agiata, che annoverava tra [...] i suoi membri rabbini e intellettuali.
Deciso a entrare nella carriera giornalistica, il G. esordì nei primi anni Sessanta scrivendo sciarade, motti e brevi componimenti satirici per vari giornali umoristici ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...