La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] ven-ti chilometri da Tarazona ‒ nacque e operò Abrāhām ibn ῾Ezrā, dotto ebreo del XII secolo (v. par. 1). Dai suoi scritti in ebraico e dalle testimonianze di altri studiosi ebrei si evince che costui nacque a Tudela tra il 1089 e il 1092 e qui visse ...
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Robinson
Robinson Abraham (Waldenburg, Germania, oggi Wałbrzych, Polonia, 1918 - New Haven, Connecticut, 1974) matematico e logico polacco. È stato il fondatore dell’analisi non standard, una teoria [...] clima di antisemitismo che dilagò in Germania con l’avvento del nazismo. Dopo la laurea in matematica (1939) all’università ebraica di Gerusalemme, dove studiò con A. Fraenkel, si trasferì a Parigi con una borsa di studio per studiare algebra e ...
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Giosuè (Iosuè)
Guy Dominique Sixdenier
Successore di Mosè come guida nella conquista e ripartizione della Terra promessa tra le dodici tribù israelitiche, G. (in ebraico Yeho su' a ben Nun) è pure l'eroe [...] principale del libro che porta il suo nome. Questo libro in 24 capitoli viene posto, in tutte le bibbie ebraiche, greche, latine o moderne, subito dopo la Tôrâh, per metterne in risalto la totale connessione con i cinque " libri di Mosè ".
G. dovette ...
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Ebraista. Nacque a Cuneo l'11 gennaio 1805, fu insegnante nel Collegio Colonna e Finzi di Torino (1823-29) e poi professore di Talmūd e riti nel collegio rabbinico di Padova dal 1829 fino alla sua morte, [...] fasc. delle note fu pubblicato, Padova 1854); tradusse pure in italiano le preghiere ebraiche di rito tedesco (Vienna 1846, Livorno 1905); scrisse poesie ebraiche, discorsi e articoli di religione e scienza, raccolti dai figli (Scritti sparsi, voll ...
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Uomo politico ucraino (Odessa 1880 - Hunter, New York, 1940). Entrato nel movimento di emancipazione nazionale ebraica (1903), elaborò alla conferenza di Helsinki (1906) il cosiddetto programma di Helsinki, [...] . Scoppiata la prima guerra mondiale, organizzò per primo, anche contro il parere di Ch. Weizmann, forze militari ebraiche sotto bandiera inglese in Palestina. Dal 1923, contro i "sionisti generali" capeggiati da Weizmann (favorevoli a uno stato ...
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PALESTINA (A. T. 88-89)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giuseppe RICCIOTTI
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Anna Maria RATTI
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Dei molti nomi coi quali attraverso le varie epoche fu [...] Gli ovini si calcolano a 700.000 (253.000 pecore e 447.000 capre), i bovini sono più di 146.000. Le colonie ebraiche si dedicano finora in modesta misura all'allevamento e in ogni caso allevano solo bovini da latte; alcune hanno dato vita a latterie ...
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PERREAU, Pietro
Umberto Cassuto
Orientalista, nato a Piacenza il 23 ottobre 1827. Dal 1860 fu preposto alla collezione derossiana nella Biblioteca Palatina di Parma, della quale dal 1876 fu bibliotecario; [...] della Biblioteca di Parma non descritti dal De Rossi (Firenze 1880); Oceano delle abbreviature sigle (Rāshē Tēbōt) ebraiche, caldaiche, rabbiniche, cabbalistiche, geografiche, ecc., (Parma 1883, con un'Appendice, Parma 1884), e una quantità di ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] ; 5, 8) ed è stata considerata di tale importanza da essere inclusa nel Decalogo. Il comandamento, il secondo per il canone ebraico, il primo per la Bibbia cristiana e luterana, così ammonisce: "Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù ...
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Romanziere, novelliere, commediografo ebreo contemporaneo, nato nel 1881 in Kutno (Polonia). Rappresenta, nelle sue prose scritte in Yiddish e con tendenze sentimentalistiche ma fedeli alla realtà ebraica, [...] la vita degli umili e dei poveri.
Bibl.: In italiano: Novelle ebraiche (stampate con altre di I. L. Perez), trad. Lattes e Beilinson, Firenze 1921. Il suo Dio della vendetta è stato più volte rappresentato anche in Italia. ...
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Scrittore statunitense di origine romena e di lingua francese (Sighet, Maramureş, 1928 - New York 2016). Dopo avere iniziato l'attività di giornalista, W. si è dedicato a quella di scrittore, frutto della [...] sua personale esperienza dell'olocausto, dall'altro di tramandare il patrimonio di tradizioni e di cultura delle comunità ebraiche dell'Europa orientale, annientate nel corso della seconda guerra mondiale. Nel 1986 è stato insignito del premio Nobel ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...