L'Ottocento. 1797-1918. Nota introduttiva
Stuart Woolf
Il culto del passato: Venezia come mito
Molti Stati scomparvero dalla geografia politica dell’Europa nel quarto di secolo di guerre e ridisegnamenti [...] (accanto agli investitori stranieri) e, caso unico nell’Italia di questi decenni, la centralità del ruolo delle famiglie ebraiche(51).
Sia i veneziani che gli stranieri, come il console inglese William Taylor Money, concordavano che il trasporto su ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. L'ottica
A. Mark Smith
Graziella Federici Vescovini
Eyal Meiron
L'ottica
L'eredità dell'ottica araba nel mondo [...] parte di un commentario a tre opere euclidee, di cui le altre due sono gli Elementi e i Dati (in ebraico Sēfer ha-Mattānôt); un commento manoscritto al compendio o Epitome di Averroè dei Meteorologica di Aristotele, redatto da Salomone di Urgul ...
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NAZARETH
B. Kühnel
(ebraico Nazrath; gr. Ναζαϱέτ; Ναζαϱέθ; arabo al-Nāṣira)
Città oggi nello stato d'Israele (Bassa Galilea), situata in una valle a m 350 sul livello del mare e posta all'incrocio tra [...] . Persino durante e dopo l'epoca di Costantino il Grande (inizi del sec. 4°) la Galilea rimase una roccaforte ebraica, apertasi soltanto lentamente al culto e alla popolazione cristiana. N. viene tuttavia menzionata nel 460 come sede di un vescovo ...
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DEL POZZO, Simone
Salvatore Fodale
Nacque nella prima metà del sec. XIV da famiglia messinese, ma abitante a Castroreale. Entrato a Messina nell'Ordine dei frati predicatori, passò in seguito nel convento [...] nell'isola; fu poi confermato da Gregorio XI.
Il D. ebbe anche il compito specifico di impedire che le sinagoghe ebraiche superassero il numero consentito. Inquisì tra gli altri fra' Nicolò da Agrigento, ex provinciale dei frati minori. A Palermo, il ...
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PALATUCCI, Giovanni
Gianni Fazzini
PALATUCCI, Giovanni. – Nacque a Montella (Avellino) il 29 maggio 1909, unico maschio dei tre figli di Felice e di Angelina Molinari.
Fu battezzato l’indomani nella [...] a circa un chilometro dal campo di concentramento.
Qualche anno dopo giunsero i riconoscimenti del suo operato, dapprima da parte ebraica, poi anche da parte italiana. Nel 1953, a Ramath Gan, cittadina alle porte di Tel Aviv, alla presenza degli zii ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Filosofo della scienza e della politica, teorico della “società aperta” e critico [...] nel 1934.
Il clima di crescente intolleranza causato dall’avvento del nazismo – la famiglia di Popper era di origini ebraiche – lo spinge a trasferirsi nel 1937 in Nuova Zelanda, dove insegna all’Università di Canterbury. Dopo la guerra tiene ...
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CAPIS, Giovanni
Giulio C. Lepschy
Vissuto fra il sec. XVI e XVII, appartenne a un'illustre famiglia ossolana.
Nel '400 viveva un Matteo Capis, da cui discese un Giovanni (che, rimasto vedovo, divenne [...] di parole milanesi, discutendone le origini e (secondo l'uso allora diffuso di cercare etimologie greche, latine o ebraiche che nobilitassero i termini dei vernacoli romanzi) ritrovandole, per la maggior parte, in espressioni greche e latine.
Quest ...
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KALĪLAH e DIMNAH
Francesco Gabrieli
. Celebre raccolta di apologhi di origine indiana, che, tradotta nel sec. VI d. C. dal sanscrito in pehlevico e nell'VIII dal pehlevico in arabo, si è diffusa in [...] di Baldo: ed. A. Hilka, Berlino 1928 (= Abh. d. Ges. d. Wiss. zu Göttingen, phil.-hist. Kl., n. s., XXI, 3). Versioni ebraiche di Rabbi Joel e Jacob ben Eleazar: ed. J. Derenbourg, con traduz. francese della prima, Parigi 1881 (= Bibl. de l'École d ...
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. Popolo che abitava a Oriente del corso inferiore del Giordano e della parte settentrionale del Mar Morto, nel tratto compreso circa tra i torrenti Jabbok al N. e Arnon al S.
Il nome di questo popolo [...] luoghi Ammoniti (e Moabiti) che occorrono nella Bibbia o nei monumenti assiri si riducono facilmente a radici e a formie ebraiche. Anche l'affermazione che il nome di popolo ‛Ammōn non possa etimologicamente derivare dal progenitore Ben-‛Ammī, e che ...
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Misura di lunghezza in uso presso varî popoli del bacino del Mediterraneo.
Gli Egiziani usarono un cubito reale, meh suten, di mm. 523,6 diviso in 7 palmi šp (mm. 75) o 28 dita t'ba (mm. 18,7), che si [...] altri cubiti, uno di mm. 468,3 e uno di 462 mm. assai vicino al cubito greco-egizio. Le misure di lunghezza ebraiche sono però molto incerte.
Dal cubito filetereo che fu usato in Palestina anche nell'età imperiale si formò il miglio di 3000 cubiti ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...