Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] -90; XIII; XIV.
Lingua. - Nel libro si distinguono tre parti: l'ebraica (I,1-II, 4a; VIII,1-XII, 13); l'aramaica, detta prima catacombe si contano 39 affreschi (tre ora distrutti); il più antico, pertinente al sec. I, è quello del cimitero di ...
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Sacerdote e scriba giudeo, che ebbe grandissima efficacia, insieme con Neemia (v.), nella restaurazione dello stato giudaico in Gerusalemme dopo l'esilio di Babilonia.
L'attività di E. si svolse in circostanze [...] ., VI, 25), Girolamo ed altri, e come risulta dall'argomento, anticamente i due libri formavano uno solo. È chiamato anche I Esdra per Neemia, sia dai due apocrifi omonimi (v. appresso). È scritto in ebraico, salvo i tratti IV, 8-VI, 18; VII, 12-26 ...
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Secondo re, dopo Saul, degli Ebrei e fondatore della dinastia che, anche dopo la divisione del popolo ebraico in due regni, continuò a regnare in quello meridionale o di Giuda.
Nome. Fonti della storia. [...] mostrò un nobile dolore componendo su Saul e l'amico Gionata un'elegia che rimane uno dei più insigni monumenti dell'antica letteratura ebraica (II Sam. [Re], I, 19-27); subito dopo egli si recò in Hebron, uno dei capoluoghi della tribù di Giuda, e ...
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SINAGOGA
Umberto CASSUTO
Bruno FUNARO
Il vocabolo greco συναγωγή "riunione", "assemblea" fu frequentemente adoperato dal giudaismo ellenistico per designare le proprie riunioni e organizzazioni cultuali. [...] . Alla sinagoga in quest'ultimo senso saranno destinate le linee che seguono.
Nome. - Il nome ebraico della sinagoga è dall'antichità fino ad oggi bēt ha-kĕneset, "casa della riunione"; in aramaico si adoperò il termine corrispondente bē-kĕnīshtā ...
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Religione (fr. conversion; sp. conversión; ted. Bekehrung; ingl. conversion). - In latino conversio, da converti o se convertere, vale originariamente "portarsi dall'uno all'altro luogo", "volgersi verso [...] versione dei LXX ἐπιστροϕή e dell'originale ebraico èubh. Una volta introdottosi questo senso ), ecc. Ma pure si sono sempre dati casi anche contrarî: il più antico è nella descrizione, quantunque sommaria, della conversione di San Paolo (Atti, IX ...
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Storia del diritto. - Donatio era nel diritto romano l'atto col quale una persona diminuiva volontariamente il proprio patrimonio e aumentava il patrimonio di un'altra. Requisiti del negozio erano, pertanto, [...] ϑεώρετρον: istituti, questi, a cui sono dedicati due antichi trattatelli (περὶ ὑποβόλου di Eustazio Romano e Giorgio 1929, 1930; G. Vismara, La donazione nuziale nel diritto ebraico e nelle fonti cristiane in relazione al diritto romano postclassico, ...
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Il nome è derivato da karm (kerem), "vigna, frutteto" con la desinenza vezzeggiativa (e)l; e significa "giardino".
Dal Libano che si protende a sud verso il mare di Tiberiade fino ai monti Gelboe, un ramo [...] di culto fra le due religioni rivali, paganesimo fenicio e monoteismo ebraico e quale dimora preferita del profeta Elia e dei suoi discepoli Elia, sul promontorio, gli avanzi di un grande monastero antico; e ci dà notizia di un monaco, venuto di ...
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(v. lipari, isole, XXI, p. 232)
Archeologia. - Un quarantennio di ricerche sistematiche (frutto delle quali è il Museo Archeologico Eoliano di Lipari, più volte ampliato) permette di tracciare un quadro [...] Lipari vari ipogei funerari (uno dei quali forse ebraico), la necropoli del predio Zagami e importanti iscrizioni i vulcani, l'inferno, e San Bartolomeo: Le isole Eolie dal tardo antico ai Normanni, in Archivio Storico Siracusano, n.s., 5 (1978-79), ...
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. In una concezione primitiva l'idea di spirito (dal lat. spiritus; gr. πνεῦμα; ebr. ruaḥ, propriamente "soffio" o "fiato") appartiene a un modo primitivo di concepire la natura, l'animismo (v.), secondo [...] a quella degli angeli, sebbene soggetta ai voleri di Jahvè.
È assai probabile però che nel volgo ebraico fin dai tempi più antichi fosse viva, come negli altri popoli, la credenza negli spiriti demoniaci, come dimostra la tradizione posteriore, che ...
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INFERNO (fr. enfer; sp. infierno; ted. Hölle; ingl. hell)
Umberto FRACASSINI
Giuseppe DE LUCA
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Il vocabolo latino infernus era originariamente un aggettivo e designava qualche cosa che fosse più in [...] il regno di Ade.
L'accezione classica del vocabolo si protrasse nella Volgata; ivi, nell'Antico Testamento, il vocabolo traduce per lo più il termine ebraico she'ül. Anche gli Ebrei dividevano il cosmo in tre parti: celeste, terrestre, e sotterraneo ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...