Compagno e segretario del profeta Geremia: a lui è anche attribuita la paternità di uno dei libri deuterocanonici della Bibbia.
Storia. - B. era figlio di Neria, e sembra che appartenesse a cospicua famiglia, [...] sarebbe stato maestro.
Il Libro di Baruc. - Manca nel canone ebraico della Scrittura, ma si trova nella versione greca dei Settanta fra Geremia È quindi uno dei libri deuterocanonici. Il testo più antico che oggi ne abbiamo è quello greco dei Settanta ...
Leggi Tutto
Protagonista di un celebre racconto orientale di carattere eticodidattico, diffuso in nu. merosissime versioni presso varie letterature, il quale costituisce uno dei più antichi e tipici esempî della letteratura [...] all'esilio di Babilonia), ed ha lasciato tracce di sé in alcuni libri dell'Antico Testamento quasi tutti attribuiti al re Salomone, in cui la tradizione ebraica vide il rappresentante massimo di siffatta concezione (v. E. Sereni, Il libro di Tobia ...
Leggi Tutto
È collocata come ultima fra le lettere di S. Paolo nell'ordine comune del Nuovo Testamento: e idealmente può essere considerata come un anello di congiunzione tra l'epistolario paolino e il Vangelo di [...] Italia (ἀπο = ἐξ).
L'idea ancora più corrente è quella antica, che vedeva i destinatarî nelle comunità ebraiche palestinesi o in quella gerosolimitana. L'indicazione dei codici più antichi e delle versioni può riposare su dati tradizionali. D'altra ...
Leggi Tutto
La costituzione di associazioni che si assumessero il compito di diffondere la Bibbia, e quindi di produrne un grandissimo numero di esemplari a prezzi più ridotti (non quindi la semplice copiatura, o [...] caratteri arabi): Bibbia 28, Nuovo Testamento 52, libri staccati 123; lingue asiatiche (compreso l'armeno antico, l'ebraico [testo masoretico dell'Antico Testamento, e versione del Dolitzsch del Nuovo], l'arabo [in varî caratteri e in diverse forme ...
Leggi Tutto
Personaggio biblico, discendente di Set; è ricordato (Gen., V, 18-24; Eccli., XLIV, 16; XLIX, 16; Giuda, 14, 15; Ebr., XI, 5,6) come "settimo da Adamo" (Giuda, 14; cfr. Gen., V, 1-18; I Cron., 1, 1-3: [...] Morfill, e pubblicata, con un ampio studio introduttivo, da Charles (The book of Enoch, Oxford 1896).
c) L'Enoch ebraico nel più antico manoscritto pertinente all'anno 1511 d. C. della Bodleiana di Oxford, è dato come opera di Rabbi Ismael ben Elishā ...
Leggi Tutto
VILNA (A. T., 51-52)
Giuseppe CARACI
Feliks KOPERA
*
Città della Polonia nord-orientale (in polacco Wilno, in lituano Wilnius: Vilna è forma dovuta a influenza russa), della quale è il centro più notevole [...] gradevole, ę, proprio a S. della cattedrale, il quartiere ebraico, troppo piccolo, d'altronde, per dar ricetto da solo Wilno i ziemia Wileńska, Vilna 1930.
Monumenti. - I più antichi monumenti in questa città sono i gotici resti del castello e della ...
Leggi Tutto
Parola di significato per sé indeterminato e relativo, che s'incontra di frequente nella storia delle religioni, assai meno in quella della filosofia. Giacché di ateismo non si può parlare in senso assoluto, [...] paganesimo (Apol., I, 6).
In generale gli apologisti cristiani, preceduti in questo dal monoteismo ebraico, non adottarono già l'antica posizione dei sofisti negatrice dell'esistenza degli dei, bensì quella prevalente nella filosofia ellenistica, la ...
Leggi Tutto
Marocco
Paolo Migliorini e Silvia Moretti
'
Geografia umana ed economica
di Paolo Migliorini
Stato dell'Africa nord-occidentale. Al censimento del 2004 la popolazione del M. ammontava a 29.476.000 ab. [...] ha esaltato la 'amicizia indefettibile' tra la Francia e il suo antico protettorato. Il settore agricolo, pur concorrendo nel 2004 alla formazione ristorante spagnolo, il consolato belga, un centro ebraico e un albergo) a Casablanca, uccidendo 45 ...
Leggi Tutto
- È la prima lettera dell'alfabeto romano e di quasi tutti gli altri. Essa deriva, come la maggior parte delle altre lettere, dal fenicio, attraverso il greco. Il nome che ha in greco, alpha (ἄλϕα), non [...] scrittura fenicia, con una testa di toro , donde anche il nome che esso ha in ebraico (aleph) e in arabo (alif). La recente scoperta d'iscrizioni fenicie ancora più antiche di quelle finora conosciute (v. alfabeto), in cui la forma dell'a è alquanto ...
Leggi Tutto
Nome, penetrato nel mondo greco-romano, di una divinità femminile fenicia, che è menzionata anche nell'Antico Testamento e che, in forma più o meno modificata, è attestata in tutto il mondo semitico come [...] consonantica (secondo la norma di quella scrittura), è assicurata dalla trascrizione greca e doveva sonare ‛Aštart; la vocalizzazione attuale nell'ebraico biblico (III [I] Re, XI, 5, 33; IV [II] Re, XXIII, 13; e così dovrà leggersi anche I Re [Sam ...
Leggi Tutto
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...