Popolazione stabilita sulle coste della Palestina, nota soprattutto per le notizie contenute nell'Antico Testamento, a proposito delle lunghe e accanite lotte da essa combattute con gli Ebrei. Per questi [...] Da allora in poi i Filistei non riebbero più l'antica potenza: se di tratto in tratto le loro singole come Purasati, Pilistu, Pĕleshet è già rispettivamente dell'egiziano, assiro, ebraico) e il nome si estese dalla costa alla regione dell'interno ...
Leggi Tutto
. Voce d'origine semitica indicante diversi istituti giuridici; cioè: a) quel che si dà a garanzia di un'obbligazione, e che, in caso di mancata esecuzione, è perduto a favore dell'altra parte o rispettivamente [...] di un contratto. Essa è sempre data da chi è obbligato a prestare danaro o altre cose fungibili.
Negli antichi diritti orientali (fenicio, ebraico, aramaico, siriaco) non è possibile distinguere l'arra dalle altre forme di garanzia (personali e reali ...
Leggi Tutto
Personaggio del Nuovo Testamento, la cui storia s'intreccia con quella degli apostoli e specialmente di Paolo. Il suo vero nome era Giuseppe, ma fu chiamato B. dagli apostoli: era levita di tribù, cipriota [...] degli scritti noti come Padri apostolici. Se ne conosceva un'antica versione latina; nel secolo XVII fu scoperto il testo greco , corregge il testo della versione dei Settanta secondo l'ebraico; ma altrove (c. 9) interpreta allegoricamente il numero ...
Leggi Tutto
È il profeta i cui scritti occupano il decimo posto nella collezione biblica dei cosiddetti Profeti minori.
Storia. - Pochissimo si sa circa la persona di A. Fuori del libro, che porta il suo nome, egli [...] numero di coloro che avevano visto ancora in piedi l'antico Tempio e potevano testimoniarne la magnificenza scomparsa: il che in cui S. Girolamo si distacca dalla lettera del testo ebraico per far risaltare il senso messianico, sono da consultare i ...
Leggi Tutto
Era una istituzione caritatevole del cristianesimo antico, fiorente soprattutto nei secoli III e IV, che consisteva in una cena, alla quale qualche membro facoltoso invitava in casa sua i poveri e specialmente [...] calice di vino. Essenzialmente però il banchetto cristiano differiva dall'ebraico, per ciò che il pane e il vino, sul 3; e Smyrn., 7, 1; 8, 2), facendo dimenticare le antiche denominazioni di fractio panis e di cena dominica. Nei primi tempi, in ...
Leggi Tutto
. Il nome di questo personaggio biblico deriva direttamente dal greco 'Ασσούηρος, che da parte sua trascrive l'ebraico 'Aḥašwerōš. L'ebraico si avvicina più alla forma susiana e assira (rispettivamente [...] ); ma sul suo significato etimologico le opinioni sono assolutamente discordi. La Bibbia parla di A. in quattro libri dell'Antico Testamento, cioè in Ester, Esdra, Tobia e Daniele. Si tratta di sapere se si parla dello stesso personaggio, ovvero ...
Leggi Tutto
Sono designate con questo nome le popolazioni di religione giudaica dell'Etiopia settentrionale oggi ridotte a piccoli gruppi che vivono sparsi nella zona fra il Lago Tana e il Semien. I Falascià parlano [...] giunti fino a noi.
Religione e costumi. - La religione dei Falascià è basata sull'Antico Testamento, che però essi non posseggono più nell'originale ebraico, ma solo nella traduzione geez a loro pervenuta dalla chiesa abissina, e su alcuni apocrifi ...
Leggi Tutto
Figlia di Potifera (Putifare) sacerdote di On, e moglie di Giuseppe a cui partorì Manasse ed Efraim (Genesi, XLI, 45-52) Il nome, di tipo egiziano, consta di due parti, di cui la seconda corrisponde certamente [...] 45), narra che Faraone diede a Giuseppe "in moglie Asenet, figlia di Potifera, sacerdote di On". Su questo fatto gli antichi Ebrei ricamarono non poche leggende; una delle più graziose ci è stata conservata nel Libro della preghiera di Asenet, di cui ...
Leggi Tutto
È la cerimonia mediante la quale una chiesa viene destinata al culto. Per i primi tre secoli del cristianesimo non abbiamo testimonianze: dapprima i cristiani celebravano le loro adunanze e il sacrifizio [...] con tali espressioni da far supporre essere ciò consuetudine antica. Ben presto, allo scopo di rendere più venerande si aggiunse quello latino, e in alcuni luoghi anche l'ebraico.
Propagandosi così e fondendosi gli usi orientali e quelli occidentali ...
Leggi Tutto
- È la quarta lettera dell'alfabeto romano, donde proviene il suo nome (di in italiano, de in quasi tutte le altre lingue europee; in latino esso sonava de) e la sua forma in tutte le scritture derivate [...] dalla delta greca, la cui forma, specialmente nelle iscrizioni più antiche, è identica a quella della daleth fenicia Δ, in cui al greco moderno ha luogo, tra le lingue semitiche, nell'ebraico e nell'aramaico; l'arabo possiede una d spirante accanto ...
Leggi Tutto
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...