Vescovo e scrittore del secolo IV. Nacque a Besandirke, oggi Besanduc, in Palestina al principio del sec. IV. Andò ancor giovanetto in Egitto, trattovi dal fervore di quei monasteri copti, e tornato in [...] nella prima del Canone Biblico e delle versioni dell'Antico Testamento; il trattatello Sulle 12 gemme, spiegazione degli filologica di E., chiamandolo pentaglotta (conosceva il greco, l'ebraico, il siriaco, il copto e il latino), l'esame della ...
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NICCOLÒ di Lira (Lyranus)
Livario Oliger
Francescano, celebre espositore della Bibbia, nato a Lyre (oggi e allora due paesetti Vieille-Lyre e Neuve-Lyre, dipart. Eure, circondario di Évreux), nella Normandia, [...] nella storia dell'esegesi sta nel ritorno al senso letterale e nell'insistere per i libri dell'Antico Testamento sul testo ebraico, lingua da lui conosciuta. Si servì inoltre degl'interpreti ebrei, specialmente del rabbino Salomon Jarchi. Sembra però ...
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Quinto tra i figli del patriarca Giacobbe e primogenito di Bala, ancella di Rachele (Genesi, XXX, 6; XXXV, 25). Di lui la Bibbia non reca notizie particolari. È noto come eponimo di una tra le dodici tribù [...] che non figura collettivamente per fatti notevoli nella storia ebraica. Dopo l'esodo dall'Egitto, nel censimento fatto presso la principale arteria della regione, traversa per mezzo l'antico territorio di Dan.
Sennonché è incerto se i Daniti abbiano ...
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Aquila e sua moglie Priscilla sono due coniugi giudei, che entrano nella storia in occasione del loro incontro a Corinto con S. Paolo. Questi vi giungeva allora, da Atene; essi provenivano da Roma, in [...] Pontius Aquila, dei tempi di Cicerone, un liberto della gens Pontia; o d'identificarlo con Aquila traduttore dell'Antico Testamento dall'ebraico in greco, a sua volta identificato, per buone ragioni, con l'Onkelos dei Targumīm. Ma sono tutte ipotesi ...
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MOGILEV (o Mohilev; in biancorusso Magilevy; A. T., 69-70)
Giorgio PULLE'
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Petr Aleksandrovic OSTROUCHOV
Giuseppe DE LUCA
Città della Russia Bianca, situata in zona collinosa [...] . A due chilometri dalla città è il parco Jančinsk col suo antico castello.
Storia. - L'epoca della sua fondazione non è nota fine del sec. XVII andò aumentando a Mogilev l'elemento ebraico, che prese gradatamente la città nelle sue mani. Durante la ...
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Composto di due voci ebraiche, hallelū (\ebraico\) "lodate" e Yāh (\ebraico\), forma breve del nome divino Jahvè. Si trova scritto in numerosi salmi, come formula dossologica, al principio, e in qualche [...] caso alla fine. Nei libri greci dell'Antico Testamento è usato come sostantivo: "e per le sue contrade si canterà l'Alleluia" (Tobia, XIII, 22; cfr. III Maccabei, VII, 13: ἐπιϕωνήσαντες τὸ ἀ.). Dagli ebrei passò ai primi cristiani, e, secondo l' ...
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È il nome babilonese ed ebraico (\ebraico\) di un'importante città della Babilonia antica, menzionato in Gen., X, 10, quale nome di una delle quattro città più importanti del regno del leggendario re di [...] a N. del punto di massimo avvicinamento dell'Eufrate e del Tigri ad una linea a metà strada circa tra le antiche città di Kish e Isin. Questo territorio era abitato quasi esclusivamente da schiatte di razza e di lingua semitiche, mentre la Babilonia ...
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Palazzo monumentale situato in Milano. Il suo nome deriva dal latino medievale Braida (dal ted. Breite?) "fondo adiacente alla città". Il palazzo fu in origine un monastero che sorse nella tenuta di Guercio [...] ove s'insegnavano grammatica, umanità, rettorica, greco, ebraico, logica, filosofia, fisica, matematica, teologia e astronomia elevato da Maria Teresa a sussidio d'insegnamento; 5. l'antica farmacia di Brera. Istituzioni nuove sono: 1. la reale ...
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Ebraista e teologo calvinista, padre della critica testuale della Bibbia presso i protestanti, nato il 15 ottobre 1585 a Saint-Elier presso Sedan, morto il 18 giugno 1658. Professore di ebraico a Saumur [...] che i punti vocalici e tutti i segni diacritici del testo biblico ebraico non sono anteriori al sec. V d. C. e che sono dal Buxtorf figlio, che sostenne anche l'assoluta antichità della scrittura ebraica quadrata. Il C. gli oppose la Diatriba ...
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Fu così chiamata dai Greci una tela sottilissima e preziosa fatta col lino, proveniente dall'India e dall'Egitto e diffusa nel mondo mediterraneo dai Fenici. In Egitto le manifatture appartenevano ai templi [...] poi dicono non essere altro che il moderno cotone. Dall'uso ebraico volle la Chiesa che gli abiti dei sacerdoti fossero di lino.
la veste di lana per quella di tela; e il più antico costume di lino fu il supparum. Alessandro Severo fu un grande ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...