TABERNACOLO
Gioacchino MANCINI
Giuseppe RICCIOTTI
Celso COSTANTINI
. La voce latina tabernaculum è diminiutivo di taberna e sta propriamente a indicare una baracca posticcia eretta con tavole di [...] parte la tradizione giudaica tardiva, rappresentata principalmente da Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche, III, 6; Filone, De vita Mosis, III. 145 segg.; Talmūd, Middōth.
Il termine ebraico con cui esso è designato più frequentemente è 'ohel "tenda ...
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SAMARITANI
Giuseppe Ricciotti
Quando, nel 721 a. C., la città di Samaria fu distrutta dagli Assiri, gli abitanti israeliti della città e del regno omonimo furono deportati in massima parte in Assiria [...] , 2).
Anche oggi i Samaritani di Nābulus celebrano la Pasqua in maniera che ha notevoli divergenze dall'analogo rito ebraico. Sembra che nei tempi antichi la Pasqua fosse celebrata da loro in maniera privata, mentre da circa il sec. XII d. C. si andò ...
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VOLGATA (o Vulgata)
Alberto Vaccari
Con questo aggettivo sostantivato è designata la versione latina della Bibbia in uso nella Chiesa cattolica. Per il nome, la formazione, le vicende, la tradizione [...] celebre visione di Giacobbe, sono così narrati secondo lo stile ebraico alla lettera: "E Giacobbe partì da Bersabea e andò (1925), pp. 288-307; G. Maugeri, Sui codici antichi della Bibbia citati dal Petrarca, Catania 1905; in studi critici offerti ...
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LAMENTAZIONI
Giuseppe Ricciotti
Libro della Bibbia, che contiene carmi elegiaci sulla distruzione di Gerusalemme fatta da Nabucodonosor.
Nome e posizione nel Canone. - Nei manoscritti e nelle edizioni [...] ebraico questo libro ha per titolo la parola con cui esso comincia, cioè 'Ēkhāh "come?", secondo l'uso rabbinico invalso per dare un titolo anche ai libri del Pentateuco. Tuttavia questa designazione deve essere tardiva; le varie versioni antiche ...
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SHĚLŌMŌH ben Yiṣḥāq (Salomone Isaacide, o più comunemente Rashī, denominazione costituita dalle iniziali delle parole Rabbī Shĕlōmōh Yiṣhāqī)
Umberto Cassuto
Dottore ebreo, nato a Troyes nel 1040, morto [...] e di grande utilità per lo studio dell'antico francese (v. appresso).
Rashī scrisse inoltre: Theodor, in Festschrift zu Israel Lewy's siebzigstem Geburststag, Breslavia 1911, parte ebraica, pp. 132-154
Siddūr: edito, con prefazione di S. Buber, ...
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SCHLEGEL, Friedrich von
Vittorio Santoli
Letterato e filosofo tedesco, nato a Hannover il 10 marzo 1772, morto a Dresda il 12 gennaio 1829. Destinato dapprima al commercio, studiò poi a Gottinga e a [...] e parecchie bizzarrie, culminanti nell'interpretazione dell'ebraico, larga diffusione. Nel 18'1z-13 ; Lucinda, trad. di E. de Ferri, Genova 1924; Storia della letteratura antica e moderna, trad. Ambrosoli, Milano 1828 (6ª ed., napoletana, Napoli 1858 ...
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SETTIMANA (dal lat. septimāna, aggettivo sostantivo; in lat. anche hebdomada, dal gr. ἑβϑομάς "gruppo di sette" fr. semaine; sp. semana; ted. Woche; ingl. week)
Alberto Pincherle
È il periodo di sette [...] ; alla quale divisione è stata avvicinata quella dell'Egitto antico, dove l'anno era diviso in 36 decadi (ciascuna giorno dell'adunanza [sacra]"); il sabato ha conservato il nome ebraico (as-sabt). Probabilmente per il tramite dei musulmani la ...
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MANUMISSIONE
Emilio Albertario
. È la liberazione dalla schiavitù: così chiamata dai Romani in quanto nasce da una rinuncia del dominus alla potestà che ha sullo schiavo (manus). Lo schiavo manomesso [...] la manumissione compiuta da uno di essi nel diritto antico rendeva libero lo schiavo; nel diritto classico vale segg., dove è pure una larga bibl. concernente la manumissione nel diritto ebraico; C. G. Mor, La manumissio in ecclesia, Roma 1928; H. ...
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SABBATO
Giuseppe Ricciotti
È il nome del settimo giorno della settimana ebraica, dal quale prendevano nome in serie aritmetica anche i varî giorni della settimana ("primo dal sabbato" = domenica; "secondo [...] epoche anteriori l'istituzione era considerata piuttosto come un sollievo giocondo.
Si è supposto recentemente che il sabbato ebraico fosse in antico la festa del plenilunio, in parallelo a quella del novilunio con cui si contavano i mesi lunari. Ma ...
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GIUDITTA
Giuseppe Ricciotti
. Libro deuterocanonico (v. bibbia) dell'Antico Testamento, che prende nome dalla protagonista. Il testo originale del libro, che doveva essere ebraico o aramaico, è perduto; [...] Betulia, che inoltre dal racconto risulta di grande importanza, non appare neanche vagamente accennata in altri antichi documenti, il popolo ebraico appare governato, in tempi anteriori all'esilio in Babilonia, non da re ma dal sommo sacerdote ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...