URIA (ebraico 'Urijjāh; gr. Οὐρ[ε]ίας)
Giuseppe RICCIOTTI
Nome di alcuni personaggi dell'Antico Testamento, di cui i principali sono i seguenti:
1. Un guerriero fra i prescelti di David (II Samuele [Re], [...] XXIII, 39), di razza Heteo ossia Hittita, marito di Bethsabea con la quale David commise adulterio. Essendo la casa di U. vicino alla reggia, David scorse un giorno Bethsabea mentre prendeva un bagno; ...
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MICHELE Arcangelo
Umberto GNOLI
È in ebraico (Mīkhā'el, "Chi-comeDio?") il nome di un principe degli angeli, o arcangelo, riportato sia nell'Antico Testamento (Daniele, X, 13, 21; XII,1) sia nel Nuovo [...] e dei suoi angeli contro il Dragone, è il tema usuale dell'iconografia relativa.
Il suo culto appare diffuso fin dai tempi antichi nelle chiese greca (all'8 novembre), siriaca, armena e copta; a Roma è attestato già nel Sacramentario Leoniano del sec ...
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SICLO (accadico shiqlu; ebraico sheqel [shiql])
Umberto Cassuto
Antica unità di misura per i pesi nel sistema sessagesimale babilonese, diffusosi in molti paesi di civiltà dipendente da quella babilonese, [...] didramma) a favore del tempio di Giove Capitolino.
Nel 1897 l'organizzazione sionistica ha ripristinato in altra forma l'antico istituto dello sheqel quale contributo annuo di ogni aderente alla organizzazione. L'ammontare di esso fu stabilito per i ...
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ZABULON (ebraico Zĕbūlūn, LXX Ζαβουλών)
Giuseppe Ricciotti
Uno dei dodici figli di Giacobbe, e capostipite dell'omonima tribù degli Ebrei.
In Genesi, XXX, 20, il suo nome è messo in relazione con i verbi [...] tre figli, capi di altrettanti gruppi parentali. La tribù di Zabulon non occupa un posto di speciale importanza nella storia dell'antico ebraismo. In Numeri, I, 31, le si attribuiscono 57.400 uomini atti alle armi un anno dopo l'esodo dall'Egitto ...
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OLIVETANO
. Pierre Robert, detto Olivétan (Olivetanus) nacque circa il 1506 a Noyon, dove suo padre era collega e cugino di Gérard Cauvin (v. calvino). Presto attratto alle idee della Riforma, non si [...] della Bibbia in francese, per la quale i valdesi avevano raccolto 500 scudi d'oro (1535). Per l'Antico Testamento è traduzione diretta dall'ebraico, non senza l'aiuto di altre versioni; per il Nuovo principalmente una revisione di quella del Le Fèvre ...
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LEVIATAN
Giuseppe Ricciotti
. È nella Bibbia il nome d'un animale, talvolta immaginario, tal'altra reale.
Nel testo ebraico il vocabolo appare 6 volte, ed è liwyāthān, che, derivando dalla radice lwh, [...] al Tiāmat della cosmogonia babilonese; da questa concezione derivarono altre più o meno diverse, fino a che l'antico vocabolo, dal significato pauroso, fu applicato a designare l'animale sommamente pauroso per gli Ebrei, il coccodrillo.
Concezioni ...
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PFEIFFER, Robert Henry
Giorgio Raffaele CASTELLINO
Orientalista e biblista, nato a Bologna il 14 febbraio 1892, morto a Cambridge, Mass., il 16 marzo 1958. Dopo il liceo si recò da Bologna in Svizzera [...] univ. Harvard, dove fu per 36 anni (dal 1923) professore di ebraico e lingue orientali. Nel 1928-29 insegnò presso la Scuola di Baghdād di Nuzi. La sua attività nel campo biblico (Antico Testamento), assiriologico e archeologico del Vicino Oriente gli ...
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ŌRMAZD (avestico e antico persiano Ahura Mazda, pehlevico Auharmazd "il savio signore")
È la somma divinità celeste della religione zoroastrica. Onnisciente e benigno spirito, creatore della luce, della [...] Per l'alta spiritualità del suo concetto, la più alta a cui sembra sia giunta l'antica religiosità aria, Ahura Mazda è la divinità orientale meno lontana dallo Jahvè ebraico; ma, a differenza di questo, non è onnipotente. La sua potenza, secondo la ...
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URIM e TUMMIM
Giuseppe RICCIOTTI
. Erano un particolare tipo di sorti sacre, mediante le quali nell'antico ebraismo si consultava la divinità e se ne provocava l'oracolo.
Il doppio termine è in ebraico [...] (Re), XIV, 41, con ostensionem (= Urim; il testo ebraico ivi è lacunoso)... sanctitatem (= Tummim).
Sono nominati, come mezzo ignoto, ma Certo non ha fondamento l'opinione di antichi espositori che ritennero trattarsi di piccole statuette (v. ...
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QUATREMÈRE, Ètienne-Marc
Giorgio Levi Della Vida
Orientalista, nato a Parigi il 12 luglio 1782, morto ivi il 18 settembre 1857, professore di letteratura greca nell'università di Rouen (1818), poi di [...] ebraico, caldaico e siriaco nel Collège de France (1819) e di persiano nell'École des langues orientales vivantes (1832). svariati dell'orientalismo: la serie dei suoi studî sull'Egitto antico e medievale (Recherches sur la langue et la littérature de ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...