Vedi CANDELABRO dell'anno: 1959 - 1994
CANDELABRO (λύχνιον, λυχνία, λαμπτήρ, ϕανός, candelabrum)
G. Bendinelli*
L'elaborazione artistica di un tale oggetto domestico risale molto indietro nel tempo. [...] , da cui sorge lo stelo tornito.
Frequenti dovevano essere, anche nel mondo antico, i c. a più bracci. Famoso era il c. d'oro, a sette bracci, del tempio ebraico di Gerusalemme. Una raffinata creazione del tutto particolare era l'aureo λύχνος, opera ...
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ZOEGA, Jurgem
C. Gasparri
Archeologo danese, uno dei maggiori della generazione successiva a quella del Winckelmann.
Nato a Dahler (Schakenburg, Jutland) il 20 dicembre 1755, trascorse la maggior parte [...] di un pastore protestante), studiò all'università di Gottinga filosofia, antichità, storia delle religioni; lì anche approfondì la conoscenza delle lingue classiche e dell'ebraico. Dopo una iniziale produzione di saggi filosofici, la lettura di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'area germanica: Colonia
Rossana Martorelli
Colonia
Nella Tarda Antichità C. mantiene l’urbanistica del castrum romano: si [...] i resti delle fondazioni. Al centro della città, in prossimità del duomo, era il quartiere ebraico: la sinagoga viene ricostruita nel XII secolo su antiche fondazioni e presenta una struttura semplice ad aula rettangolare; non lontano è il bagno ...
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Vedi SICHEM dell'anno: 1966 - 1997
SICHEM (egiziano Skmm, ebraico Shĕkem; Συχεμ)
A. Ciasca
Antica città palestinese, identificata con l'odierno Tell Balatah (Giordania). Il tell (altura artificiale) [...] aveva una posizione predominante in Canaan ed è assai probabile che gli Ebrei nuovi arrivati entrassero in relazioni amichevoli con gli antichi abitanti: una traccia di ciò si potrebbe trovare nel racconto del ratto di Dina e nel fatto che Giosuè non ...
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ELLENISMO
Ranuccio Bianchi Bandinelli
(ἑλληνισμός; hellenismus). – Il termine e. sta a ellenico come classicismo (v.) sta a classico; significa, cioè, una derivazione e quindi una minor coerenza e unità [...] dei cristiani parlanti greco da quelli parlanti ebraico). Tuttavia, anche nell'uso moderno occorre quella della Grecia vera e propria e da questa ricevette impronta tutta la civiltà antica, anche dopo la conquista romana, la quale diffuse l'e. in un ...
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TELL GAT (arabo Tell esh- Sheikh Aḥmed el-῾Areinī)
A. Ciasca
Collina scavata dal 1956 al 1961 dal Dipartimento delle Antichità di Israele e dal Centro per le Antichità e la Storia dell'Arte del Vicino [...] , sotto la direzione di S. Yeivin.
Il nome ebraico moderno riprende l'identificazione, proposta nel 1921 dallo Albright, attribuibili forse al XII-IX sec. a. C., il livello più antico ben identificato fino ad ora (XIII), raggiunto in un punto al bordo ...
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ARAMAICA, Arte
G. Garbini
La popolazione semitica degli Aramei, della cui presenza nelle regioni limitrofe del deserto arabo-siriano si hanno tracce risalenti alla seconda metà del III millennio a. [...] Araméens, Parigi 1949; A. Malamat, The Aramaeans and the Rise of Their States (in ebraico), Gerusalemme 1952. Tra le opere generali dedicate all'antico Oriente trattano ampiamente degli Aramei: S. Moscati, Storia e civiltà dei Semiti, Bari 1949, pp ...
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Vedi GERICO dell'anno: 1960 - 1994
GERICO (ebraico Yĕriḥō)
M. Avi-Yonah
G. Furlani
G., la "Città del (dio) Luna", detta anche "Città delle Palme", si trova in una pianura ben irrigata a O del Giordano, [...] muro e di una torre che risalgono ad un Neolitico pre-ceramico molto arcaico (68oo a. C.) e fanno di G. il più antico centro urbano finora conosciuto. Il sito era del resto già abitato nel Mesolitico (c. 10.000 a. C.), come hanno mostrato gli scavi ...
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RAMAT RĀHĒL (già Khirbet Bureik)
A. Ciasca
L Località palestinese tra Gerusalemme e Betlemme, in territorio israeliano. Sul nome antico del sito sono state avanzate varie ipotesi (Neṭofa, Bēt ha-Kerem, [...] , pp. 102-11; 137-57; id., Seconda campagna di scavi a R. R. (in ebraico), in Bull. Isr. Explor. Soc., XXIV, 1959-60, pp. 73-119; Il Colle di Rachele, Roma 1960; G. Garbini, Sul nome antico di R. R., in Riv. Stud. Orient., XXXVI, 1961, pp. 199-205; S ...
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epigrafe
Tommaso Gnoli
La comunicazione nell'antichità
L'epigrafe è l'iscrizione, in prosa o in versi, incisa su un materiale solido: pietra, marmo o bronzo. Attualmente l'uso di epigrafi è limitato [...] del mondo antico: per esempio, oltre al greco e al latino, l'etrusco, le varie lingue egiziane, e mesopotamiche, l'ebraico, il metà dell'Ottocento da uno dei più importanti studiosi di storia antica di tutti i tempi, Theodor Mommsen, e tuttora in ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...