La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] (dallo studio delle lingue ‒ il latino, ma possibilmente anche l'ebraico e il greco ‒ a quello delle locuzioni e dei tropi e (l'intero Libro IV) e sulle dottrine musicali degli Antichi (Libro V). La funzione principale che Boezio assegna alla ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] incompatibile con il dubbio. Insomma, come l'arabo iman e l'ebraico he'min (da cui deriva il nostro amen), 'fede' significa diritto nasca spesso dal culto e che, come nella Roma antica, la giuridicità delle relazioni tra uomini sia la controparte ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] gentili, per un certo tempo senza fede, che quella del popolo ebraico insuperbitosi della sua fede; la parte di Adamo, che peccò per più manifesto nei propri tempi. Così, per quanto nell’Antico Testamento Dio si presenti già come Trinità, soltanto dai ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] religiosi delle città, come invece era proprio della teologia antica.
Il confronto tra i due studiosi tedeschi, un tempo ), idea che i cristiani avevano ereditato dal millenarismo ebraico, che era stata potentemente rilanciata da Ippolito all’inizio ...
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Natura
Paolo Casini
Il termine latino natura, passato nelle principali lingue moderne, conserva nella propria etimologia, da nasci, "nascere", l'antica idea di generazione, crescita (affine al greco [...] autentico o naturale nell'ascesi interiore. Zenone e Crisippo, capiscuola dell'antica Stoa (3°-2° secolo a.C.), tornarono a immergere l' intensa attività di traduzioni indirette dall'arabo e dall'ebraico dei testi di Euclide, Tolomeo, Aristotele e dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] convergevano la rivelazione cristiana e la sapienza ebraica e pagana si risolveva nella polemica intransigente mutamento:
Chi dunque non ammirerà l’uomo? Che non a torto nell’antico e nel nuovo Testamento vien chiamato ora col nome di ogni essere di ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] epoca.Di queste due opposte concezioni si è spesso indicata l'origine da un lato nella cultura antica, dall'altro nella tradizione ebraico-cristiana e, in particolare, nella visione teologica di matrice agostiniana; si è cioè ritenuta propria dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] Giulio Firmico Materno (4° sec.), l’ultimo manuale astrologico dell’antichità latina, che il Medioevo aveva potuto leggere solo a partire dal e del succedersi delle religioni. In ambiente ebraico, generò ripetuti annunci della prossima venuta del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Giannone
Giuseppe Ricuperati
La fama europea di Giannone fu legata all’Istoria civile del Regno di Napoli, ma esisteva un altro Giannone, quello del Triregno, opera intercettata dall’Inquisizione [...] meditazione sul potere religioso, che partiva dall’analisi del documento più antico e ampio in grado di raccontare la storia dell’umanità, e di Agar.
L’originale mescolanza di origini ebraiche, influenze nestoriane e cristiane si collocava in quella ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] di J. s'inscrive nel più ampio sforzo, proprio di questi secoli, di reinterpretazione delle tradizionali fonti ebraicheantiche alla luce della cultura medievale che integrava la filosofia e la scienza di origine greca, trasmessa e interpretata ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...