In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] di un essere opposto al principio del bene (così, per es., Angra-Mainyu nella religione mazdea o Satana nell’Antico Testamento).
Il monoteismo ebraico induce necessariamente a porre in Dio il principio del bene come del m. fisico: è impossibile che ...
Leggi Tutto
Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi è stato attribuito a [...] settentrionale e orientale, in quanto campo di studio dell’orientalistica: s’intendono, in special modo, l’egiziano antico, l’arabo, l’ebraico, il siriaco, l’etiopico, il turco, il persiano, il sanscrito, il cinese e il giapponese.
politica Patto ...
Leggi Tutto
Antropologia
Sepoltura per i. Usanza funebre secondo la quale la salma viene gettata in mare, nei fiumi ecc., o temporaneamente o definitivamente. Nel primo caso, l’i. non è che parte del rito funerario [...] nel corso del vivere nella dimensione del tempo e della durata.
Nel Cristianesimo antico il battesimo avveniva per i.; in ciò la nuova religione seguiva il modello ebraico che era appunto a sua volta una delle tante forme di purificazione. Nel ...
Leggi Tutto
Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] alcune fra queste lingue e civiltà orientali risale al Medioevo: ebraico e arabo furono studiati fin dal 13° sec. sia per riaffermarsi in veste cristiana di elementi propri del mondo orientale antico. Si assiste così da un lato all’ampio assorbimento ...
Leggi Tutto
Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] e M. Ficino e maturò il proprio amore per il mondo antico. Tornato in Francia, insegnò nel collegio del card. Lemoine: qui testo biblico rivedendo (ma senza controllo sul testo ebraico) la Vulgata geronimiana; passò ai commenti scritturali: ...
Leggi Tutto
sapienza Saggezza nel giudicare e nell’operare, sia su un piano etico, sia sul piano della vita pratica.
Nella religione cristiana, uno dei sette doni dello Spirito Santo e uno degli attributi di Dio, [...] del Figlio. Libro della S. Libro deuterocanonico dell’Antico Testamento, appartenente al genere didattico-poetico. Scritto loro aberrazioni, in confronto con la purezza del monoteismo ebraico, paragone tra Israeliti ed Egiziani e ricordo dell’uscita ...
Leggi Tutto
Teologo e biblista italiano (Asti 1927 - ivi 2016). Di origini ebraiche, docente di Giudaismo presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale di Milano e di Antico Testamento agli Istituti di scienze [...] , curatore di prestigiose collane editoriali, è stato esponente di primo piano della cultura ebraica in Italia e protagonista del dialogo ebraico-cristiano. Strenuo sostenitore del diritto della coesistenza tra fedi e culture diverse, ha inoltre ...
Leggi Tutto
(ebr. Rūt) Nella Bibbia, progenitrice di David. Moabita, sposò Mahalon; dopo la morte di questo, seguì la suocera Noemi a Betlemme; qui si sposò nuovamente con Booz, per la legge del levirato. Dal matrimonio [...] racconto ambientato appunto al tempo di questi ultimi; nel testo ebraico, invece, il libro è classificato tra gli Agiografi, e determinare. Per la sua semplicità e grazia, il libro è uno dei più attraenti e caratteristici dell’Antico Testamento. ...
Leggi Tutto
Nella trattatistica sulle streghe dei sec. 15°-17°, riunione di donne che, avendo stabilito un patto con il demonio per averne favori e poteri, sarebbero state trasportate di notte in luoghi determinati [...] i demoni. L’origine del termine (che deriva dal fr. antico sabbat «sabato» e si diffonde dalla fine del 15° sec.) relazione con l’antisemitismo medievale, che vedeva nei riti del sabato ebraico un insieme di atti perversi.
Il tema ebbe largo sviluppo ...
Leggi Tutto
(ebr. Mishlē) Libro dell’Antico Testamento, primo tra i libri didattici, appartenente più precisamente alla poesia gnomica (➔ gnome). La sua composizione avvenne secondo alcuni autori progressivamente, [...] come condizione per il raggiungimento dei beni terreni, la giustizia, la religiosità. Come genere letterario, i P. si legano a un’ampia serie di scritti del mondo orientale antico, introducendovi però elementi caratteristici del pensiero ebraico. ...
Leggi Tutto
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...