RĀS SHAMRAH
P. E. Pecorella
S SHAMRAH Il promontorio di R. S., il "capo del finocchio", nella Siria settentrionale, è una elevazione del terreno di 30 m circa, estesa per 36 ettari, su un nucleo roccioso [...] 30.000 m2.
La città è stata riconosciuta ben presto come l'antica Ugarit, sede di un prospero regno nel II millennio a. C., e ben adatto alla lingua locale affine al fenicio e all'ebraico e cioè col gruppo nord-occidentale delle lingue semitiche. La ...
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Vedi GERUSALEMME dell'anno: 1960 - 1994
GERUSALEMME (Yĕrūshālayim, ᾿Ιερουσαλήμ, τὰ ῾Ιεροσόλυμα, Ierusălem, Hierusălem)
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
I primi segni di insediamento [...] è del principio del I sec. a. C.
Bibl.: L. H. Vincent-A. M. Stève, Jérusalem de l'Ancient Testament, I, Parigi 1954, pp. 331-342, tavv. LXVI-LXXII; N. Avigad, Antichi monumenti nella Valle di Kidron, Gerusalemme 1954 (in ebraico).
(M. Avi-Yonah) ...
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Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte
M. Avi-Yonah
La produzione artistica degli Israeliti ebbe probabilmente origine contemporaneamente alla loro storia nazionale intorno al XIII [...] le tendenze dell'epoca, con l'aggiunta di simboli ebraici. Di carattere più originale sono i vetri dorati e ad Alessandria a S-O. Questo mosaico, che è il più antico esempio di carta geografica conservatoci in originale (dato che la Tabula ...
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PETTORALE
A. M. Roveri
G. Garbini
A. Palmieri
Oggetto destinato a difendere o, più frequentemente, ad adornare il petto: in questo caso, lavorato in varie fogge e con tecniche diverse (in metallo [...] all'inizio dell'età tinita. Gli esemplari più antichi erano costituiti di fili orizzontali di perline in Bibbia (Esodo, xxviii, 15-28) prescrive al sommo sacerdote. Il p. ebraico (hoshen), del quale non si hanno né esemplari né raffigurazioni, era un ...
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INCENSIERE
G. Marunti
(ϑυμιατηᾒριον, turibulum). − Questa definizione comprende i varî tipi di recipienti adibiti alla combustione di sostanze aromatiche (escludendo, quindi, sia i vasi destinati solo [...] mettevano i carboni accesi.
Palestina. − In origine l'i. ebraico era una specie di cucchiaio, una paletta con cui si prendeva di anatrelle o con un fiore di loto a sei petali.
Molto antico è il tipo dell'i. fisso, costituito da una coppa in lamina ...
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GNOSTICHE, Gemme
A. A. Barb
Classe di gemme ellenistico-romane così denominate dagli archeologi per gli elementi dottrinari che sono stati riconosciuti nelle loro iscrizioni. Sono pietre che generalmente [...] studio del numero sempre crescente di papiri magici tardo-antichi rinvenuti in Egitto ha dimostrato l'intimo rapporto tra nome del suo "dominatore" Ororiouth (il termine può essere ebraico e significare "luce delle luci"), che talora è accompagnato ...
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SIDONE (ebraico Ṣâdüm)
P. Matthiae
L'antica città fenicia sorgeva su un promontorio proteso verso il mare in direzione N E-S O, immediatamente a N del Nahr Senik sul luogo dell'odierna Saida, in buona [...] sul sito del castello di Saida, le ricerche si sono orientate prevalentemente in quelle che dovevano essere le zone periferiche del centro antico: a S nella necropoli di Mogharet Ablun, a E a Helalieh e el-Ay‛aa. I sondaggi nella zona del castello di ...
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GARRUCCI, Raffaele
Claudio Ferone
Nacque a Napoli il 23 genn. 1812 da Antonio e da Maria Gesualdi Sangiacomo. Nel 1826 iniziò il tirocinio nella Compagnia di Gesù e nel 1838, compiuti gli studi letterari [...] liturgie, VI, Paris 1924, coll. 651-664; A. Ferrua, Epigrafia ebraica, in La Civiltà cattolica, LXXXVII (1936), 3, pp. 461-473; fra 1808 e 1870, in Lo studio stor. del mondo antico nella cultura italiana dell'Ottocento, Napoli 1993, p. 248; ...
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BOLDETTI, Marcantonio
Nicola Parise
Nato a Roma il 19 nov. 1663 da agiata famiglia d'origini lorenesi, compì i propri studi al collegio Ghisleri, abbracciando lo stato ecclesiastico ed attendendo, soprattutto, [...] del S. Uffizio alla revisione di scritti e "materie" riguardanti l'ebraico.
Frattanto il B. andava occupandosi, con interesse sempre crescente, di antichità cristiane, investigando costantemente i cimiteri sotterranei romani, con l'aiuto ed il ...
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FARINA, Giulio
Sergio Bosticco
Nato a Frascati presso Roma il 31 maggio 1889 da Gioacchino e da Maria Formilli, manifestò precocemente interesse per l'Egitto faraonico quando era ancora studente al [...] del mondo orientale, si dedicava allo studio dell'ebraico e dell'arabo. La stima del Marucchi, il 166). Elaborò una esposizione compendiosa del fenomeno religioso in Religioni dell'Egitto antico e della Siria (in Riv. di storia delle relig., I [1916 ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...