GIANNOTTI RANGONI, Tommaso
Franco Bacchelli
Nacque a Ravenna nell'agosto 1493 da una famiglia Giannotti o Zannotti, borghese e probabilmente agiata.
Nulla sappiamo dei suoi genitori e dei suoi primi [...] tesi che la sifilide non sia di origine americana, ma morbo antico dell'Europa. Nell'estate del 1538 il G. si imbarcò per un collegio in cui fossero anche insegnati il greco, l'ebraico e le matematiche; poi, soprattutto dopo l'incendio del palazzo ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] in quanto la separazione delle acque per mezzo del firmamento (ebraico samaim; gr. στεϱέωμα), identificato con il c. già Salone della Ragione a Padova, in id., La fede negli astri. Dall'Antichità al Rinascimento, a cura di S. Settis, Torino 1985, pp. ...
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MAURO da Leonessa
Stefania Nanni
MAURO da Leonessa (al secolo Vincenzo Nardi).
Nacque il 10 maggio 1883 a San Clemente, frazione di Leonessa nel Reatino, da Sante Nardi e da Maria Ceci.
Sulla scia delle [...] guida nella soluzione di problemi riguardanti ad esempio la lingua ebraica alla quale (permettano i Maestri che dica il mio parere , Firenze 1931, pp. 147-156; Testi di diritto antichi e moderni riguardanti gli Etiopi, Città del Vaticano 1931; ...
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CORNER, Elena Lucrezia
Renzo Derosas
Nacque a Venezia il 5 giugno 1646, da Giovan Battista di Girolamo e da Zanetta di Angelo Boni. Fu la quinta di sette figli, assieme a Francesco, Caterina, una femmina [...] del palazzo avito. Avrebbe voluto anche farsi riconoscere l'antico titolo di cavaliere di Cipro, ma la sua richiesta noto per il rigoroso ascetismo e l'intransigente difesa dell'ortodossia ebraica.
Ancor prima della laurea, la fama della C. per la ...
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CERUTTI (Ceruti), Giacinto
Giuseppe Pignatelli
Nacque a None (Torino) nel 1735 in una famiglia piccolo borghese (il padre era uno stimato chirurgo). Spinto dal desiderio di evadere da un ambiente provinciale, [...] l'opinione allora dominante che lo considerava contemporaneo o più antico del Pentateuco e ipotizzava che l'originale fosse stato scritto in lingua idumea e tradotto successivamente in ebraico, in quanto notava la presenza di numerosi vocaboli di ...
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MICHELE Arcangelo, santo
E. Federico
Arcangelo il cui nome, che in ebraico significa 'chi come Dio?' (Mīkā'el), è più volte esplicitamente citato nei libri vetero e neotestamentari e nei testi apocrifi [...] , Monte Sant'Angelo 1992", a cura di C. Carletti, G. Otranto, Bari 1994; S. Pricoco, Il pellegrinaggio cristiano nella tarda antichità e il santuario di San Michele sul Gargano, ivi, pp. 107-124; B. Martin-Hisard, Le culte de l'archange Michel dans ...
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LEONE, Evasio
Andrea Merlotti
Nacque a Casale Monferrato il 16 apr. 1765, da Andrea e Teresa Mossi. Frequentate le scuole pubbliche nella città natale, proseguì gli studi nel convento carmelitano di [...] accademia letteraria di Torino) una traduzione dall'ebraico della stessa opera, mai edita, ma che Trasformazioni e continuità istituzionali nei territori del Regno di Sardegna dall'antico regime all'età rivoluzionaria. Atti del Convegno, Torino… 1989, ...
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CONFALONIERI, Giovanni Battista
Anna Foa
Nacque a Roma intorno al 1561 da Filippo e da Francesca Emilia; ma la sua famiglia era d'origine milanese, probabilmente nobile, e non sembra che versasse in [...] apprendendovi, oltre al latino, il greco e l'ebraico. Per quattro anni fu allievo del Suarez, che insegnava et i termini dell'honestà" (ibid., p. 458). Interessante, per l'antico allievo dei gesuiti, la visita all'università di Alcala: "et le scuole ...
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Mesopotamia
Pietro Mander
La terra fra due fiumi dove iniziò la storia
Se si prende la nascita della scrittura come punto di riferimento per separare la storia dalla preistoria, allora i popoli che [...] parlavano una lingua semitica, della stessa famiglia dell’ebraico e dell’arabo odierni. Questa lingua si chiama campo delle misure, va ricordato che unità di peso usate per gran parte dell’antichità, anche romana, come la mina (pari a 0,50 kg) e il ...
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IMMANUEL da Roma (Immanuel Romano, 'Immanu'el ben Šelomoh, 'Immanu'el ha-Romi, Manoello Giudeo, Manoello Romano, Emanuele Romano)
Simona Foà
Nacque a Roma (più volte I., nelle sue opere, ricorda le proprie [...] 35-69; III, Dante nel "Paradiso" di Manoello Giudeo, ibid., XVIII (1999), 35-36, pp. 41-80; M. Zonta, La filosofia antica nel Medioevo ebraico, Brescia 1996, ad ind.; F. Alfie, I. of Rome, alias Manoello Giudeo: the poetics of the Jewish identity in ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...