La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] divina, che, in certa guisa, lo ravvicina alla concezione biblico-cristiana del Dio vivente di vita eterna; di un'attività che di re Manfredi (che aveva tradotto d'arabo in ebraico e poi d'ebraico in latino il pseudo aristotelico De pomo), i Magna ...
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È il vescovo d'Ippona, il più illustre dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, figura gigantesca di pensatore e di scrittore.
La vita. - Sino alla conversione (354-386). - Agostino, a cui [...] C.S.E.L., 33). Le Confessiones (da confiteri, nel senso biblico di "lodare") possono ben dirsi un inno di lode che Agostino, , Verbum et homo"); fu preannunziato non solo dai profeti del popolo ebraico (cfr. Ep., 137, 4, 13), ma anche dagli oracoli ...
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LUTERO, Martino
Alberto PINCHERLE
Giuseppe GABETTI
Infanzia e giovinezza. - Ego sum rusticus et durus Saxo; "io non sono della Turingia, appartengo alla Sassonia): ma queste dichiarazioni indicano [...] la diceria che L. a Roma si mettesse ad apprendere l'ebraico e rivolgesse al papa una petizione di essere esentato dai voti argomentazioni marginali, come le discussioni intorno ai passi biblici addotti da Erasmo o intorno alla sua definizione della ...
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RELIGIONE
Enrico ROSA
Raffaele PETTAZZONI
Giovanni CESCONI
Concetto cattolico. - Il concetto cattolico di "religione", raccoglie in sintesi, integra e chiarisce gli elementi di verità che si possano [...] esistenza di una religione rivelata, ma soltanto presso il popolo ebraico, e alla religione presso tutti gli altri popoli attribuì storia delle religioni si ha in Roma, nel Pont. Istituto Biblico.
I periodici di storia delle religioni (i primi, d' ...
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. Caratteristiche della scrittura alfabetica. - Per una lunga serie di secoli l'antichità ha conosciuto varî sistemi di scrittura (v.), ciascuno dei quali, sia che fosse sorto e si fosse sviluppato indipendentemente, [...] la scrittura comune tra gli Ebrei, quella in cui sono composti i manoscritti e le edizioni del testo biblico e degli altri libri ebraici. Un'ulteriore evoluzione della quadrata è data dalla minuscola rabbinica (a partire circa dal sec. XI d. C ...
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In senso generale questo termine, secondo l'etimologia, significa l'arte e la scienza della giustificazione e della difesa. E dell'arte l'apologetica tiene certamente, per l'intento pratico che si propone, [...] , anche di molti dotti moderni che del giudaismo post-biblico si occuparono storicamente. I suoi scritti contro i musulmani sono padre catechizante (1582); il domenicano Cantes traduceva in ebraico la Summa contra gentiles di S. Tommaso d'Aquino ...
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Stato dell'Arabia, situato nell'angolo SO. della penisola, tra 18° 20′ e 12° 35′ lat. N. e tra 42° 18′ e 45° long. E., confinato a N. dal Ḥigiāz, a E. dal territorio praticamente autonomo del deserto ad-Dahnā', [...] in iscrizioni cuneiformi assire del sec. VIII a. C.; il racconto biblico della regina di Saba (v.) venente a rendere omaggio a Salomone (e alla quale non furono estranee contese religiose: l'elemento ebraico si fece sempre più forte e l'ultimo re, ...
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PELLEGRINAGGIO (dal lat. peregrinatio "viaggio in terra straniera"; fr. pèlerinage; sp. peregrinación; ted. Pilgrimschaft, Wallfahrt; ingl. pilgrimage)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ferdinando NERI
Nicola [...] compiuti allora da Maometto per affermare la sua emancipazione dal culto ebraico è la proclamazione che la Ka‛bah era il più antico connessione della Ka‛bah e del pellegrinaggio col personaggio biblico di Abramo (giunto alla Mecca per ritrovare e ...
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. Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.).
Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì [...] soltanto di poco più recente è costituita dall'aramaico biblico (detto in passato caldaico), che si trova nei seguenti non ha luogo nelle iscrizioni più antiche, che seguono la fonetica dell'ebraico e del fenicio. L'esplosiva enfatica ḍ > q è più ...
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SALOMONE (ebraico Shĕlōmōh; greco dei Settanta Σαλωμων [recensione di Luciano, anche Σολομών, come il Nuovo Testamento e Flavio Giuseppe])
Giuseppe RICCIOTTI
Raffaele CORSO
Leone TONDELLI
Figlio [...] in moglie una figlia del faraone dell'Egitto: il racconto biblico non dà il nome del faraone, ma sembra probabile che del tempio. A tale fatto, che turbò profondamente l'anima ebraica, si concatenano altri che lo precedettero e lo seguirono: le ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...