. Uno dei libri della Bibbia ebraica che fa parte della terza classe, detta dei Kethūbhīm o Agiografi, e precisamente di quel gruppo dei cinque più brevi scritti: i Cinque Rotoli (Mĕgilloth) o Volumi. [...] conservano unito il gruppo dei Cinque Rotoli, questo libro ha, nella collezione biblica, un posto differente.
Nome e contenuto. - Il nome del libro è in ebraico Šīr haš-šīrīm (letteralmente "cantico dei cantici"), equivalente a un superlativo dell ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] punto di vista che trova le sue origini nei citati brani biblici finì rapidamente con l'imporsi, nel momento in cui si fu la teoria classificatoria proposta da Leibniz, che collocò l'ebraico allo stesso rango di altre lingue all'interno del ramo '' ...
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SINAI (o Arabia Petrea; A. T., 115)
Giuseppe STEFANINI
Giuseppe RICCIOTTI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Vasta penisola di forma triangolare, posta tra l'Asia e l'Africa, lunga da Rās Moḥammed all'estremità [...] - La penisola deve il suo nome al gruppo montagnoso del Sinai (ebraico Sīnai; gr. Συνᾶ; arabo Ṭūr Sīnā), che sorge nella parte Più che un monte isolato, il complesso della narrazione biblica ha in vista l'intero sistema montagnoso situato nella ...
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MONTECASSINO (A. T., 24-25-26 bis)
Vincenzo EPIFANIO
Mauro INGUANEZ
Caratteristica sporgenza calcarea, a SE. del M. Cairo (m. 1669), limitata a E. dal Rapido (affluente del Liri), a S. e a SO. dal [...] pubblica quella dei duchi di Gaeta; Casimiro Correale da Sorrento scrive novantanove grossi volumi di un lessico biblico-ebraico-caldaico, ancora manoscritto. Soltanto alla fine del secolo, per opera dei soldati francesi del generale Championnet, l ...
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Serie di dieci precetti, prevalentemente morali, dati da Dio a Mosè sulla vetta del monte Sinai, all'uscire dall'Egitto. Fatto proprio dal cristianesimo, il decalogo è divenuto il codice morale di gran [...] divinità sembra in contrasto con varî dati dell'antica storia ebraica in cui sembrano in uso raffigurazioni divine, come i non solo le due tavole di pietra, che la tradizione biblica afferma sostituite da Mosè stesso alle prime, andarono perdute, ...
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GIOBBE (ebr. 'Iyyōbh, gr. 'Ιώβ, Vulgata Iob [Alcuni Padri anche Hiob])
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
Nome del personaggio principale d'un libro della Bibbia e titolo del libro stesso.
Il personaggio. [...] su tale questione. Risulta infatti da numerosissimi passi biblici che era ivi assai diffuso il principio della retribuzione stile, che accusa un periodo d'oro della letteratura ebraica; ma gli studiosi non convengono nel fissare esattamente i limiti ...
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Z Regione dell'Arabia di nord-ovest gravitante sul Mar Rosso e racchiudente i due territorî sacri dell'islamismo: la Mecca e Medina. Staccatasi dall'Impero ottomano con la rivolta del giugno 1916, fa parte [...] regioni: quella a N. comprende le due regioni di Madyan (biblico Midian) e di Ḥisma; quella a S. è il Ḥigiāz propriamente notevole fattore commerciale ed etnico era dato dall'elemento ebraico, rappresentato da attive colonie ivi stanziate.
L'opera ...
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ṢAN'Ā' (A. T., 91)
Elio MIGLIORINI
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
' Capitale del regno yemenita, centro culturale, economico e politico del paese, posta al centro d'un vasto altipiano (largo 20 [...] , che si apre a S. A occidente, all'estremità del quartiere ebraico, si apre la Bāb el-Yahūd (Porta dei Giudei), alla quale mette poiché con probabilità tale denominazione ha origine dal passo biblico stesso.
La storia della città entra in piena luce ...
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Protagonista di un celebre racconto orientale di carattere eticodidattico, diffuso in nu. merosissime versioni presso varie letterature, il quale costituisce uno dei più antichi e tipici esempî della letteratura [...] meno rigidamente osservata ma sempre riconoscibile, in alcuni libri biblici (non soltanto nel già citato Tobia, ma anche e V 1928 e 1929); ma essa non è di origine specificamente ebraica, ché anzi la Bibbia stessa la riconosce negli Egiziani e nei " ...
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La costituzione di associazioni che si assumessero il compito di diffondere la Bibbia, e quindi di produrne un grandissimo numero di esemplari a prezzi più ridotti (non quindi la semplice copiatura, o [...] 1925.
Di pari passo si verificarono altri fenomeni. Le società bibliche erano sorte nel momento in cui i progressi della filologia a cura soprattutto del von Dobschütz), le ristampe della Bibbia ebraica nel testo di R. Kittel, l'edizione dei Settanta ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...