TRICOMI, Francesco Giacomo
Erika Luciano
Nacque a Napoli il 5 maggio 1897 in un’agiata famiglia borghese da Arturo e Corinna Di Lustro.
Frequentò l’istituto tecnico locale, dove maturò una passione [...] corpo docente, determinate dalla presenza di due gruppi: quello ‘ebraico’, cui aderivano Gino Fano e Guido Fubini, e quello ‘ speciali e delle trasformazioni funzionali in senso classico. Partendo dallo studio dell’equazione differenziale delle ...
Leggi Tutto
STELLINI, Jacopo
Simonetta Bassi
Nacque a Cividale del Friuli il 27 aprile 1699 da Mattia Rodaro, nato nel 1655, e da Adriana Piccini; il cognome Stellini, usato spesso anche dal padre, deriva dal nome [...] solenni. Oltre a teologia con Ottavio Visconti, studiò ebraico (con Francesco Birone), greco (con Giacomo Patrussa 1029; A. Toso, J. S. filosofo friulano, Udine 1970; Il Liceo classico “Jacopo Stellini”. Duecento anni nel cuore del Friuli, a cura di F ...
Leggi Tutto
Brooks, Mel
Francesco Zippel
Nome d'arte di Melvin Kaminsky, regista, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense di famiglia ebrea d'origine polacca, nato a New York il 28 giugno 1926. Innovatore [...] favore non toccate le vecchiette!).
Cresciuto nel quartiere ebraico di Brooklyn, teatro delle sue prime esibizioni da The twelve chairs (1970; Il mistero delle dodici sedie), tratto da un classico della letteratura popolare russa di I.A. Il′f ed E.P. ...
Leggi Tutto
Il concetto di ciclo o circolo è tipicamente greco, e caratterizza una concezione del tempo di chiara impronta naturalistica, basata sulla ciclicità: il ripetersi delle stagioni, il ciclico ripresentarsi [...] ciclica del tempo – tipica anche della storiografia romana e in generale del pensiero stoico classico – si opporrà la concezione biblica ebraico-cristiana, che concepisce il tempo come un fattore di progresso, soprattutto spirituale, e quindi ...
Leggi Tutto
Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] stato un ritorno alle origini e una scoperta del mondo classico in quanto ha avuto consapevolezza del significato e dei limiti Pico della Mirandola – della cabala e del misticismo ebraico.
Mentre l’assimilazione della cultura greca e l’ ...
Leggi Tutto
Filologo francese d'origine italiana (Agen 1540 - Leida 1609), figlio di Giulio Cesare. Eccelse nello studio dell'antichità per la perfetta padronanza del latino e del greco cui unì anche la conoscenza [...] dell'arabo e dell'ebraico. Dopo la notte di s. Bartolomeo, S., calvinista dal 1562, si rifugiò a Ginevra e vi ebbe una cattedra (1572-74 Heinsius, F. Dousa, U. Grozio. In qualunque testo classico egli mise mano, lasciò la sua impronta: Varrone, Festo, ...
Leggi Tutto
Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] ° millennio a.C. si sostituisce all’accadico, al fenicio e all’ebraico, dando quindi luogo a una serie di dialetti di cui il più in tutte le lingue, a eccezione dell’arabo classico. Una caratteristica del sostantivo semitico è il cosiddetto stato ...
Leggi Tutto
Religione
Rito segreto e oggetto sacro del rito; per estensione, realtà o verità nascosta, in alcuni casi trattata come dogma perché ritenuta rivelata da Dio.
Religioni antiche
Nell’antichità le religioni [...] le particolari condizioni storiche e culturali del mondo classico a far sì che tali iniziazioni non mantenessero nella traduzione greca dei Settanta, misterium nella Vulgata) traduce l’ebraico sōd, che indica una cosa segreta in senso profano; ma ...
Leggi Tutto
lìngue mòrte Lingue che o non sono più usate da nessun parlante (come, per es., il gotico), o, pur essendo adoperate da persone che se ne appropriano attraverso lo studio (come il latino), non sono parlate [...] uscite d'uso per mutamento interno, come il latino o il greco classico, si parla spesso di lingue morte): tutte le lingue infatti mutano nel di rinascita di una lingua è rappresentato dall'ebraico contemporaneo, oggi varietà materna di milioni di ...
Leggi Tutto
Padre e dottore della Chiesa (Alessandria 295 circa - ivi 373). Fu vescovo di Alessandria e combatté tenacemente l'arianesimo, subendo più volte l'esilio. Autore di opere apologetiche e dogmatiche, fu [...] biblico di Atanasio: che è, per l'Antico Testamento, quello ebraico, pur raccomandando, per lettura pia, i deuterocanonici, salvo i Maccabei; per il Nuovo Testamento quello divenuto poi classico, con la raccomandazione per Erma e la Didaché. A. è ...
Leggi Tutto
analogia
analogìa s. f. [dal lat. analogĭa, gr. ἀναλογία, «relazione di somiglianza, uguaglianza di rapporti, proporzione matematica», der. di ἀνάλογος «analogo»]. – 1. Rapporto di somiglianza tra due oggetti, tale che dall’eguaglianza o somiglianza...
lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...