LUZZI, Giovanni
Laura Demofonti
Nacque a Tschlin, un villaggio della bassa Engadina, nel Cantone svizzero dei Grigioni, l'8 marzo 1856 da Jon Lüzi e Uorschla Scharplaz, mentre un incendio, divampato [...] , il L. proseguì i suoi studi di ebraico, finché dalla Chiesa valdese non gli giunse l Storia dei valdesi, III, Torino 1980, pp. 335-337; L. Giorgi, La questione modernista e il protestantesimo italiano, in Fonti e documenti, 1982-83, vol. 11-12, pp. ...
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GUIDI, Ignazio
Bruna Soravia
Nacque a Roma il 31 luglio 1844, da Michele e da Livia Mordacchini. Dopo il diploma di studi classici, s'indirizzò allo studio delle lingue orientali presso la facoltà di [...] quindi fu chiamato a tenere la cattedra di ebraico e lingue semitiche comparate nell'Università di Roma (1935), pp. 201-204; Id., L'opera orientalistica di I. G., in Oriente moderno, XV (1935), pp. 236-248 (ora in Id., Aneddoti e svaghi arabi e non ...
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L’antisemitismo
Stefano Levi Della Torre
1. Nel 19° sec. il termine «semita» riguardava la linguistica e distingueva il ceppo dell’ebraico, dell’arabo o del maltese da quello «indo-europeo». Ma «antisemitismo» [...] e potere.
2. Nell’epoca dei nazionalismi e della formazione degli Stati moderni, l’antisemitismo è una funzione della «nazionalizzazione delle masse». La differenza ebraica, interna da secoli alle società europee, è immaginata come un ostacolo all ...
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REGGIO, Isacco Samuele
Marco Grusovin
REGGIO, Isacco Samuele (Iashar). – Nacque a Gorizia il 15 agosto 1784 da Abramo Vita e da Regina Morpurgo.
Il padre, rabbino e insegnante della comunità ebraica [...] studio del testo sacro e valorizzazione della tradizione rabbinica espresse sia in italiano sia in ebraico in modo chiaro e comprensibile e con un’indubbia modernità, resero Reggio immediatamente celebre e ammirato in Italia e all’estero.
Su questa ...
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ROMANIN, Samuele
Giuseppe Trebbi
– Nacque il 27 luglio 1808 a Trieste da Leone di Samuel Vita Romanin e da Vittoria Bellavita Todeschi: la nascita fu registrata presso la Comunità ebraica di Trieste [...] L’ottima conoscenza delle lingue antiche (compreso l’ebraico), del francese e del tedesco gli consentì di impiegarsi of municipal and national in S. R.’s patriotic project, in Journal of modern Italian studies, 2011, vol. 16, n. 1, pp. 19-36; ...
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MIGNANELLI, Beltramo.
Angelo Michele Piemontese
– Nacque nel 1370 a Siena da Leonardo; il nome della madre rimane incerto.
Emigrò «juvenculus et pauper», esercitando la mercatura verso Tunisi, Egitto, [...] , in efficace modo contrastivo. Il M. aveva nozioni di ebraico, aveva studiato la Victoria adversus Iudaeos del certosino genovese Vittore Porchetto ; Id., B. M. senese biografo di Tamerlano, in Oriente moderno, n.s., XV (1996), pp. 213-226; Id., Un ...
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BRUNO da Longobucco
Enrico Pispisa
Nacque a Longobucco, in Calabria, nei primi anni del sec. XIII. Le notizie sulla vita di questo medico e chirurgo sono scarse, contraddittorie e, il più delle volte, [...] la Chirurgia parva fu tradotta in italiano, francese, tedesco ed ebraico. Anzi, in quest'ultima lingua, ebbe l'onore di due terapia delle fistole anali che, dal chirurgo, con metodo moderno, venivano aperte per intero, e della castrazione degli uomini ...
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MEDICI, Paolo Sebastiano
Lisa Saracco
– Nacque a Livorno il 30 luglio 1671 da Elisad (Alessandro) Leone e da Rosa; dei due si ignora il cognome. Alla nascita ricevette il nome di Moisè. Dei genitori, [...] 1701), in cui il M. ricorda noti personaggi del mondo ebraico passati al cristianesimo, e i Patimenti e morte di Simone del ben morire.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Firenze, Notarile moderno, 22755, cc. 59-62, n. 50 (testamento, 20 giugno 1730, ...
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Vedi CANDELABRO dell'anno: 1959 - 1994
CANDELABRO (λύχνιον, λυχνία, λαμπτήρ, ϕανός, candelabrum)
G. Bendinelli*
L'elaborazione artistica di un tale oggetto domestico risale molto indietro nel tempo. [...] era il c. d'oro, a sette bracci, del tempio ebraico di Gerusalemme. Una raffinata creazione del tutto particolare era l'aureo sua più semplice, quella che si può intendere col termine moderno di "candeliere". Tuttavia il sontuoso c. di marmo, in ...
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mistero
Dal lat. mysterium, gr. μυστήριον, der. di μύστης (forse der. di μύω «chiudersi, esser chiuso»).
Nelle religioni antiche
Con il termine misteri o con una formulazione più ampia che lo contiene [...] analogo a quello proprio delle grandi religioni di tipo ‘moderno’ o ‘supernazionale’ e della mistica tradizionale sia nella trad. greca dei Settanta, misterium nella Vulgata) traduce l’ebraico süd, che indica una cosa segreta in senso profano; ma nel ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina in seguito alla colonizzazione,...