LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] crearono le premesse per gli sviluppi futuri della lingua moderna e dei suoi dialetti. Il 1170 è indicato dalla fine del sec. XIX) si designa la lingua delle comunità ebraiche stanziate nelle valli del Reno e della Mosella, dove sono presenti ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] .).
Vari sono i cambiamenti strutturali tra dialetti antichi e moderni. In tutta l'area erano ancora vitali l'uso del volta poteva essere il latino, il greco, l'arabo e l'ebraico. Tra varietà alta e varietà bassa non c'era necessariamente un rapporto ...
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Gino Roncaglia
Lingua e tecnologia
Usi della lingua e strumenti di rete
di Gino Roncaglia
27 gennaio
A San Francisco, Steve Jobs, fondatore e amministratore delegato di Apple, presenta iPad, ‘tavoletta’ [...] da codici, e soprattutto, dal 4°-3° secolo a.C., l’ebraica (dopo l’adozione di altri tipi grafici più antichi, scarsamente attestati), con grandi scritture alfabetiche, hanno bloccato nell’età moderna il processo di creazione di nuove forme grafiche ...
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LEVI DELLA VIDA, Giorgio
Bruna Soravia
Nacque a Venezia il 22 ag. 1886, da Ettore e da Amelia Scandiani, entrambi di famiglia ebraica assimilata non osservante.
La professione del padre, dirigente di [...] , il L. s'iscrisse alla facoltà di lettere della Sapienza, dove seguì i corsi di ebraico e di lingue semitiche di I. Guidi, fondatore della moderna orientalistica italiana, quelli di arabo di C. Schiaparelli e di epigrafia greca di F. Halbherr. In ...
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LAVAGNINI, Bruno
Claudia Montuschi
Nacque, secondo di cinque fratelli, a Siena, il 3 ott. 1898, da Lorenzo, di Scansano, "impiegato nei telegrafi" prima a Siena, poi a Viareggio e a Lucca, e da Assunta [...] Solari, nonché vari corsi di lingua (tedesco, inglese, sanscrito, ebraico, fenicio).
Nel 1920 conseguì la laurea con il massimo dei voti il L. presentò nella Premessa storica a un dizionario del greco moderno (in Atene e Roma, n.s., XXXV [1990], pp. ...
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GUIDI, Ignazio
Bruna Soravia
Nacque a Roma il 31 luglio 1844, da Michele e da Livia Mordacchini. Dopo il diploma di studi classici, s'indirizzò allo studio delle lingue orientali presso la facoltà di [...] quindi fu chiamato a tenere la cattedra di ebraico e lingue semitiche comparate nell'Università di Roma (1935), pp. 201-204; Id., L'opera orientalistica di I. G., in Oriente moderno, XV (1935), pp. 236-248 (ora in Id., Aneddoti e svaghi arabi e non ...
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Nomi e cognomi
Luca Serianni
La nostra prima carta d’identità
Ogni individuo ha uno o più nomi, secondo i sistemi adottati nel corso del tempo dalla società di cui fa parte. Nomi e cognomi hanno varie [...] al cognome
Nasce così, a poco a poco, il sistema moderno. I nomi aggiunti nel Medioevo si fissano come nomi di a cominciare da Maria e Giuseppe. Entrambi sono nomi d’origine ebraica, ma la loro fortuna europea si deve al cristianesimo, così com ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina in seguito alla colonizzazione,...