Il più importante fra i personaggi biblici di questo nome compare nella storia d'Israele al primo arrivo degl'Israeliti, dopo l'esodo dall'Egitto, alle porte della Palestina, in Cadesbarne. Secondo il [...] o tribù di calebiti idumei (di cui non vi è traccia nei documenti), e dal valore etimologico della parola (\ebraico\ kelebh "cane") hanno arguito tendenze totemistiche di questi presunti calebiti.
Bibl.: Fillion, Histoire d'Israel, I, Parigi 1927, pp ...
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MATUSALEM (ebraico Methushèlaḥ)
È uno dei patriarchi delle liste antidiluviane contenute nella Bibbia (Genesi, V, 21 segg.); ivi è dato come figlio di Enoch (v.) e padre di Lamech. La sua notorietà divenuta [...] 969 anni attribuitagli dalla Bibbia, che è la massima di tutti gli altri patriarchi delle suddette liste. Tale cifra è data concordemente dai testi ebraico, greco dei Settanta e latino della Volgata; è invece ridotta a 720 anni dal testo samaritano. ...
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NOEMI (ebraico Nŏ‛ŏmī; gr. Νωεμείν e [Luciano] Νοομί)
Donna israelita, moglie di un Elimelech di Betlemme, e suocera di Rut. In Rut, I, 20, ella, alludendo alla sventura a cui è andata soggetta, esclama: [...] "Non mi chiamate Nŏ‛ŏmī; chiamatemi Mārā, poiché molto mi amareggiò l'Onnipotente". Nelle quali parole c'è un'allusione al significato etimologico del nome, giacché N. in ebraico significa "mia compiacenza". Per la storia di N., v. rut. ...
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Sesto re di Israele e fondatore della dinastia da lui denominata, che fu la terza di quel regno. Tenne il trono dall'anno 27° al 48° di Asa re di Giuda (cfr. III [I] Re, XVI, 15-16 e 29), cioè 11 anni [...] un'eccezione spiacevole, giacché non solo la Bibbia stessa accenna fugacemente alla "sua prodezza" (III [I] Re, XVI, 27: testo ebraico), ma anche i documenti extra-biblici sono su questo punto meno avari di notizie. In primo luogo è da ricordare la ...
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NAHUM (ebraico Naḥūm)
Giuseppe Ricciotti
Nome del profeta a cui è attribuito il piccolo libro che nella raccolta dei Profeti Minori (v. bibbia, VI, pp. 882, 884-5) occupa il settimo posto. Nulla si sa [...] le varie popolazioni soggette alla tirannia di Ninive, deve riportarsi il vaticinio.
La vivezza delle descrizioni e la purità dell'ebraico adoperato fanno del libretto di N. uno dei più fini fra i Profeti Minori.
Bibl.: Oltre alla bibliografia comune ...
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MOAB e MOABITI (ebraico Mō'āb; stele di Mesa M'B; i Settanta Μωάβ e Μωαβῖτις; Volgata Moab)
Giuseppe Ricciotti
Nome antico del territorio che si estende a oriente del Mar Morto, e del popolo che vi abitava; [...] chiamò suo figlio "Moab, dicendo: Dal padre mio [l'ho avuto]" (Genesi, XIX, 37). L'espressione "dal padre mio" corrisponde all'ebraica me'abhī, la quale confrontata col nome Mō'āb appare come una di quelle etimologie popolari che non sono rare nella ...
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Figlio di Jetra ismaelita, e di Abigail, che forse era sorella di David. Fu fautore di Assalonne e capo delle sue forze nella rivolta di costui contro suo padre David (II Re [Samuele], XVII, 25); ma fu sconfitto da Joab, generalissimo di David (XVIII, 6-8). Tuttavia più tardi David lo trattò benignamente, dandogli anche il comando del suo esercito in luogo di Joab (XIX, 13), dal quale fu ucciso a tradimento ...
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MICHEA (ebraico Mīkhah, abbreviato da mīkhāyāh [cfr. Geremia, XXVI, 18] "chi come Jahvè?"; i Settanta Μ[ε]ιχαίας; la Vulgata Michaeas)
Giuseppe Ricciotti
Profeta a cui è attribuito il Libro che nella [...] morale che si erano tanto diffusi nel paese sotto il precedente regno di Acaz, non furono estirpati. L'altro regno ebraico, quello d'Israele con Samaria per capitale, era sotto tale aspetto in condizioni assai peggiori del regno di Giuda; oltre ...
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SAMUELE (ebraico Shĕmū'ēl)
Giuseppe Ricciotti
Personaggio che ebbe particolare importanza nella storia ebraica verso la metà del sec. XI a. C., essendo stato l'ultimo della serie dei Giudici e l'istitutore [...] in statura e bontà davanti a Jahvè e davanti agli uomini" (I Samuele [Re], II, 26).
Le condizioni politiche del popolo ebraico erano, in quel momento, assai delicate. Volgeva al termine l'epoca dei Giudici che con i suoi ordinamenti patriarcali e le ...
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Protagonista del libro omonimo biblico, ove è detta chiamarsi anche Hadassah (II, 7 "mirto"). Era figlia di Abihail (II, 15), alla cui morte fu adottata da Mardocheo suo cugino (II, 7,15), un beniaminita [...] Rech. Sciences Rel., 161 [1916] 3-16.
Il re nominatovi determina la sfera dei fatti narrati: esso è detto nel testo ebraico 'Aḥashwerüsh, reso da Luciano con 'Ασυήρος, dai Settanta con Αρταξέρξης (S. Girolamo usa l'uno e l'altro nella Volgata). Egli ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.