Figlio di Beor, è il protagonista di un caratteristico episodio avvenuto durante gli ultimi tempi della dimora degli Israeliti nel deserto, allorché, risalendo lungo le rive orientali del Mar Morto e del [...] messia non solo dalle sue numerose schiere raccolte fra il popolo minuto, ma anche da colti dottori della legge e tradizione ebraica, fra cui il grandissimo Rabbi Aqiba. Tutto l'episodio di B., compreso il tratto dell'asina che parla, fu in genere ...
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MORIA (ebraico Moriyyāh)
Giuseppe Ricciotti
È il nome che la Bibbia, soltanto in II Cronache, III, 1, dà al colle su cui fu edificato da Salomone il tempio ebraico di Gerusalemme. Poiché il tempio fu [...] edificato nel tratto che congiungeva il colle orientale della città, ossia l'Ofel, con l'altipiano settentrionale, è da conchiudere che quel preciso tratto di congiunzione aveva un nome differente da quello ...
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RAAB (ebraico Rahabh; i Settanta ‛Ρααβ; la Volgata Rahab)
Giuseppe Ricciotti
Donna cananea abitante a Gerico; in Giosuè, II, 1 segg., è detto che esercitava il meretricio (ebraico zōnāh), e che albergò [...] servizio, quando gli Ebrei poco dopo conquistarono la città, rispettarono la vita e gli averi di R., e la aggregarono alla nazione ebraica. In Matteo, I, 5, è presentata come madre di Booz (v.), e perciò antenata di David (v.) e di Gesù Cristo. Dante ...
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È il nome babilonese imposto ad Azaria, uno dei tre compagni di Daniele in Babilonia (Daniele, I, 7). Ma quasi certamente in questo nome è incorso un errore d'amanuense, come spesso in nomi stranieri entrati [...] nell'ebraico biblico; esso deve stare invece di ‛Ăbhedh Neblō "servitore di Nebo" ossia Nabu, che era uno dei principali dèi babilonesi. In tal forma il nome è regolarmente babilonese, ed è stato difatti ritrovato nelle iscrizioni (v. Schrader, Die ...
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Ministro del re Assuero: personaggio fra i principali del Libro di Ester e ostilissimo ai Giudei (v. ester). È chiamato "Agagita" in Ester, III, 1, 10, ecc. nel testo ebraico, nel greco invece Βουγαῖος [...] (e anche "Macedone" in IX, 24). Il termine "Agagita" è interpretato come patronimico da Giuseppe Flavio (Ant. Jud., XI, 6, 5) e dal Targūm, per cui A. discenderebbe dall'antico re amalecita Agag ucciso ...
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MASFA (ebraico Miṣpāh, "[posto di] vedetta")
Giuseppe Ricciotti
Il testo della Bibbia Volgata traduce con Maspha il nome di parecchie località della Palestina e Transgiordania, anche se corrispondono [...] all'ebraico Miṣpeh. La più celebre di esse è la Masfa situata nella tribù di Beniamino; in questa Masfa Samuele adunò il popolo, e ne fece poi abitualmente centro della riorganizzazione che preparava dopo la sconfitta inflitta dai Filistei agli Ebrei ...
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Beliàl (ebr. Bĕlīca‛al) Nome ebraico, dal significato approssimativo di «niente di buono» (quindi anche «malvagio, dannoso»). Dall’uso personale che se ne fa in vari testi, tra cui la 2a lettera di s. [...] Paolo ai Corinzi, deriva l’accezione, documentata nella letteratura apocalittica e comune nel Medioevo, di «demonio». Il personaggio di B. appare spesso, come capo delle forze del male, nei manoscritti ebraici del Mar Morto. ...
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Secondo figlio di Adamo ed Eva, fratello minore di Caino. Il suo nome significherebbe in ebraico "soffio, alito", cioè qualcosa di "evanescente", che questa interpretazione fu comunissima presso gli antichi [...] esegeti, specialmente Giudei, ed anche oggi è molto diffusa. Tuttavia i moderni assiriologi stimano che il nome sia affine piuttosto all'assiro ablu, abal, che significa figlio, ed entra nella composizione ...
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Voce usata esclusivamente come appellativo di Dio. Essendo essa composta dal sostantivo 'ādhün "signore", al plurale, aumentato del suffisso pronominale di prima persona, significherebbe "Signore mio" [...] leggersi quasi certamente Yahweh), si pronunciò Adonai. Più tardi, i Masoreti che apposero le vocali all'antico testo consonantico ebraico, diedero a YHWH, invece delle vocali sue proprie, quelle di Adonai. Quindi YHWH era ed è letto nelle sinagoghe ...
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Nome di una diecina di personaggi della Bibbia; di cui nell'Antico Testamento i principali sono i seguenti:
1. Uno dei tre compagni di Daniele, cui fu imposto il nome babilonese di Sidrach (Daniele, 1, [...] 6 segg.); in ebraico Ḥănanjāh.
2. Sotto il nome di Azaria figlio di A. il grande si presentò l'angelo Raffaele a Tobia offrendosi per suo compagno di viaggio (Tobia, V, 13 [18]). Ambedue i nomi infatti hanno un significato etimologico, che si ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.