RĀS SHAMRAH
P. E. Pecorella
S SHAMRAH Il promontorio di R. S., il "capo del finocchio", nella Siria settentrionale, è una elevazione del terreno di 30 m circa, estesa per 36 ettari, su un nucleo roccioso [...] in cuneiforme ugaritico, vale a dire un sistema di ventinove segni ben adatto alla lingua locale affine al fenicio e all'ebraico e cioè col gruppo nord-occidentale delle lingue semitiche. La città ricalca in generale lo schema del II Livello, ma le ...
Leggi Tutto
SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] attestata da iscrizioni e poi, dal 5° secolo d.C., anche da codici, e soprattutto, dal 4°-3° secolo a.C., l'ebraica (dopo l'adozione di altri tipi grafici più antichi, scarsamente attestati), con due varietà, la ''quadrata'' e la ''corsiva'', e vasta ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. Botanica e zoologia
Maria Giovanna Biga
Marten Stol
Marco Bonechi
Botanica e zoologia
Botanica
di Maria Giovanna Biga
La vasta area del Vicino Oriente antico comprende zone [...] pianta non identifica la stessa pianta in qualche lingua semitica attuale, come, per esempio, l'arabo o l'ebraico, spesso resta difficile riconoscerla.
L'elemento vegetale più comune nel Sud della Mesopotamia era la canna, che cresceva spontanea ...
Leggi Tutto
Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] (19 ottobre); ci furono tuttavia variazioni locali. Giuseppe usa i nomi macedoni dei mesi, ma li equipara ai mesi dell'anno ebraico. Nel tardo periodo romano e nel periodo bizantino l'uso dei nomi latini dei mesi si diffuse sempre di più; ciò è ...
Leggi Tutto
Vedi CAPITOLIUM dell'anno: 1959 - 1994
CAPITOLIUM
F. Castagnoli
Dal nome di uno dei monti di Roma, Capitolium, oggi Campidoglio, prendeva nome il tempio di Giove, Giunone, Minerva, innalzato sulla sommità [...] cit., p. 43 s.
Iudaea.
Aelia Capitolina (Gerusalemme): fondato da Adriano dopo l'istituzione della colonia nel 137 sul tempio ebraico, rappresentato in monete a tre celle (Cohen, Monn. Emp., iv, p. 318 ss.).
Africa proconsularis.
Abthugnis: prostilo ...
Leggi Tutto
L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] in ogni aspetto della cultura, anche se la società cosmopolita del tempo annoverava importanti e numerose comunità cristiane ed ebraiche. Il sorgere della dinastia abbaside segnò nel 750 la fine del potere degli Omayyadi, ma determinò al tempo stesso ...
Leggi Tutto
ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] picta dei trionfatori e degli imperatori romani, per giungere alle simboliche pietre preziose dei paramenti del Sommo Sacerdote ebraico. Numerose le forme di queste stelle: aste incrociate, svastiche, a tre punte (triskeles), stelle a cinque raggi (e ...
Leggi Tutto
Vedi ALESSANDRIA dell'anno: 1958 - 1973
ALESSANDRIA (᾿Αλεξάνδρεια, Alexandrēa)
A. Adriani
L. Rocchetti
1. La tradizione. - La città che Alessandro fondò nell'inverno del 332-331 a. C., sulla breve fascia [...] persecuzioni del patriarca Cirillo contro gli Ebrei, durante le quali fu uccisa la filosofa Ipatia e fu distrutto il quartiere ebraico (415). Più tardi Teodora ordinò che la città fosse incendiata per punirla di non aver voluto riconoscere il vescovo ...
Leggi Tutto
FILOSOFI
A. Giuliano
C. Bertelli
1. Età greca e romana. - Il tipo figurativo del filosofo è destinato a rappresentare nell'antichità greca e romana non solo la categoria degli uomini di pensiero, ma [...] l'adozione di un tale abito per gli apostoli. Tuttavia si può osservare che lo stesso svolgimento avveniva in ambiente ebraico. Nella sinagoga di Dura Europos, mentre Aaron ha l'abito sacerdotale e Davide quello regale, Mosè, Esdra, Abramo e gli ...
Leggi Tutto
ARREDAMENTO
F. Matz
L'a. della casa antica ci è noto attraverso tre specie di testimonianze: il materiale di scavo, gli accenni e le descrizioni che di esso fanno gli scrittori, e le rappresentazioni [...] . Armadî di questo genere servivano anche per riporvi libri e maschere. Da essi si sviluppò lo scrigno ebraico della Türāh, che conosciamo specialmente attraverso vetri dorati, miniature (codice Amiatinus della Biblioteca Laurenziana di Firenze) e ...
Leggi Tutto
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.