Poeta e pittore polacco (Cracovia 1869 - ivi 1907). Salvo un soggiorno a Parigi (1890-94), dove risentì l'influenza dell'arte di Puvis de Chavannes e di Gauguin, che conobbe personalmente, visse a Cracovia. [...] alla vita popolare i drammi in prosa Klątwa ("L'anatema", 1894) e Sędziowie ("I giudici", 1900), ambientato nel mondo ebraico galiziano. La ricchezza tematica, la sostenutezza stilistica e le innovazioni sceniche hanno fatto di W. uno dei padri del ...
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GRIFO
M. Di Fronzo
Animale fantastico, genericamente con becco e ali d'aquila e corpo di leone, il g. può presentare varietà fisionomiche: g.-uccello, con corpo di leone e testa di uccello, con o senza [...] straniero un nome nuovo e prettamente ellenico", mentre per altri la parola deriverebbe da una contaminazione con l'ebraico kerub, assimilabile ai cherubini dell'antica tradizione biblica, ovvero quelle sfingi alate a loro volta "derivate dal motivo ...
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Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte (v. vol. iii, p. 917 ss.)
M. Avi-Yonah
Le scoperte archeologiche degli ultimi sette anni hanno indubbiamente arricchito le nostre cognizioni [...] l'esecuzione dei disegni che furono forse affidati a un artista d'estrazione gentile (in ogni caso a uno che non sapeva l'ebraico, come si vede dall'inversione della direzione dello scritto in un caso) è tra i più belli. Helios-Apollo appare nel ...
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(pers. Isfahan; già Isbahan o Ispahan o Sipahan) Città dell’Iran centrale (1.602.110 ab. nel 2006; 1.920.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo della prov. omonima (107.027 [...] altri centri minori. Pochi sono i resti architettonici che possono riferirsi a questi primi periodi: dell’insediamento ebraico si ricordano, benché ampiamente manomessi, la sinagoga, il santuario dedicato a Esther Khātūn (anta di pietra finemente ...
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ELEMENTI
C. Frugoni
I quattro e. (terra, acqua, aria, fuoco) proprio per la molteplicità della serie - che evidentemente ha tutti i requisiti per pretendere alla completezza sintetizzando il continuum [...] il Venerabile e Rabano Mauro, nel tentativo sostanziale di sposare alle versioni classiche i risultati della cosmogonia ebraico-cristiana delle pagine della Genesi, finché Onorio Augustodunense non azzardò una teoria sistematica legando il tema degli ...
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GERONA
E. Carbonell i Esteller
(lat. Gerunda; catalano Girona)
Città della Spagna nordorientale, nella comarca del Gironese, capoluogo della provincia omonima, in Catalogna, situata alla confluenza [...] i quartieri di Santa Maria, di San Pere e di El Mercadal, e già dal sec. 10° ebbe un importante quartiere ebraico.L'inizio dell'espansione urbana comportò la creazione di infrastrutture come l'ospedale di Mesells e i bagni pubblici, detti Banys Arabs ...
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BABELE
S. Maddalo
Città nella quale, secondo il racconto delle Sacre Scritture (Gn. 11, 1-9) i discendenti di Noè vollero costruire un edificio, la c.d. torre, alto fino a raggiungere il cielo; ma Dio [...] , abitata da genti di varia nazionalità e di lingue diverse. Il suo nome, Bāb-ilu, 'porta di Dio', fu tradotto in ebraico Bābel, mentre Babilonia è usato anche per indicare la regione in cui la città sorgeva, nella parte meridionale della valle del ...
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GNOSTICHE, Gemme
A. A. Barb
Classe di gemme ellenistico-romane così denominate dagli archeologi per gli elementi dottrinari che sono stati riconosciuti nelle loro iscrizioni. Sono pietre che generalmente [...] ha quasi sempre come contrapposto, nel verso delle pietre, il nome del suo "dominatore" Ororiouth (il termine può essere ebraico e significare "luce delle luci"), che talora è accompagnato dall'immagine dell'Uovo della Luce, che appare con fiamme o ...
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Steiner, George
Giuliana Scudder
Scrittore e saggista di origine austriaca, nato a Parigi il 23 aprile 1929, naturalizzato statunitense nel 1944. Di famiglia ebraica, allontanatasi dall'Austria a causa [...] classici e per i grandi del pensiero, della musica, della letteratura e delle arti, secondo le migliori tradizioni di quell'ambiente ebraico mitteleuropeo, della cui rovina fu testimone durante l'infanzia, S. si è avvalso di un tale patrimonio per un ...
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Architetto polacco naturalizzato israeliano (n. Cracovia 1931 - m. 2023); iniziati gli studi a Cracovia, li ha completati a Haifa e a Tel Aviv dopo essere emigrato con la famiglia in Israele nel 1950. [...] Technion Israel institute of technology a Haifa (1967). Tra quelle successive si ricordano l'edificio a spirale per abitazione a Ramat Gan (1989), la scuola ebraica a Berlino (1995), il Palmach museum of history a Tel Aviv (1998), il centro culturale ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.