Umanista tedesco (Pforzheim 1455 - Bad Liebenzell, Württemberg, 1522). Dotato di cultura poliedrica e di carattere equilibrato e più che altro disposto a una grande apertura verso le innovazioni nel campo [...] e divenne (1502) uno dei "Triunviri" del collegio giuridico della Lega sveva; fu poi (1519-21) prof. di greco e di ebraico a Ingolstadt, quindi a Tubinga, dove continuò a insegnare fino alla morte.
Opere. Seguì per il greco la pronuncia che fu poi ...
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Attore, regista e musicista italiano di origine bulgara (n. Plodviv, Bulgaria, 1946 ). O. ha unito le sue esperienze di attore e musicista nella proposta di un «teatro musicale», nella quale ha trovato [...] creò lo spettacolo Dalla sabbia dal tempo (1987), creato in collab. con M. Cantoni, in occasione del Festival di cultura ebraica. Ma fu con Oylem Goylem (1993), una creazione di teatro musicale in forma di cabaret, prodotto dalla sua compagnia, che ...
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LUZZATTO, Simone (Simchah Ben Itzaq)
Lisa Saracco
Nacque da Itzaq, presumibilmente intorno al 1580, a Venezia, dove visse per tutta la vita. Il nome Luzzatto, o Luzzatti, deriva dal toponimico "Lausitz" [...] memoria di Angelo Sacerdoti. La comunità israelitica di Roma, Roma 1936, pp. 99-113; M.A. Shulvass (introduzione in ebraico alla traduzione in ebraico del Discorso), in S. Luzzatto, Maamar 'al Yeudé, a cura di D. Lattes, Jerusalem 1951, pp. 9-26 (in ...
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CARAFA, Pier Luigi
Marina Raffaeli Cammarota
Nacque a Napoli il 18 luglio del 1581, quarto di otto fratelli, da Ottavio, marchese d'Anzi e Trivigno, e da Costanza Carafa dei conti di Policastro. Dopo [...] avere frequentato per un periodo di due anni i corsi di umanità, retorica, greco ed ebraico nel collegio dei gesuiti, studiò filosofia presso il Collegio Romano, quindi rientrò a Napoli per conseguire la laurea in teologia presso i gesuiti e per ...
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Autore, tecnico e trattatista teatrale (Mantova 1527 - ivi 1592), attivo membro della comunità ebraica di Mantova. La sua prima commedia, Ṣaḥūt bĕdīḥūtā' dĕ-qiddūshīn ("Un'eloquente farsa matrimoniale", [...] pubbl. nel 1946 e rappresentata per la prima volta in Israele nel 1963), può considerarsi il più antico testo teatrale ebraico a noi noto. La sua produzione successiva, in italiano, raccolta in 16 volumi manoscritti, è andata in gran parte distrutta ...
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Scrittore tedesco (Nordstetten 1812 - Cannes 1882). Di povera famiglia ebrea, aderì da giovane al radical-liberalismo e scontò due mesi di fortezza. Discussi in un saggio i rapporti tra ebraismo e letteratura [...] , 1836), tradotte le opere di Spinoza, tentò nel romanzo storico Spinoza (1837) una rievocazione dei costumi del mondo ebraico del Seicento. Migliori sono le Schwarz¨walder Dorfgeschichten (4 voll., 1843-1854; 10 voll., 1884), divenute presto famose ...
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GUALDO, Girolamo
Maria Elena Massimi
Nacque a Vicenza nel 1492, da Giovanni Battista, del ramo dei Gualdo detto "di Pusterla" dal nome della contrada cittadina di residenza, e da Margherita Braschi; [...] ebbe sette tra fratelli e sorelle.
Il nonno Girolamo di Stefano (m. 1446) fu giureconsulto di fama, versato in ebraico, greco e latino e corrispondente di Guarino Veronese. Il padre Giovanni Battista (m. 1510 circa) ricoprì a Vicenza cariche di ...
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FORMIGGINI, Mosè
Giorgio Montecchi
Nacque a Modena il 21 maggio 1756 da Benedetto e Gioia Levi.
Fin dalla seconda metà del secolo XVII il commercio delle gioie, dell'oro e dell'argento lavorati era [...] , in Reggio e i territori estensi dall'antico regime all'età napoleonica, Parma 1979, pp. 53-100; L. Padoa, Le università ebraiche di Reggio e Modena nel periodo 1796-1814, ibid. pp. 103-136; Id., La famiglia Formiggini a Modena, in A.F. Formiggini ...
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Studioso ebreo di origine francese (n. 1435 circa - m. 1504 circa), ma nato e vissuto in Italia, soprattutto a Firenze, dove studiò e, dopo aver insegnato in varie città italiane e soggiornato per un certo [...] alla corte di Mantova, risiedette dal 1488 al 1497; fece parte della cerchia di Lorenzo il Magnifico e fu maestro di ebraico di Pico della Mirandola. Tra le sue opere sono un commento storico, critico e filosofico al Cantico dei Cantici, un altro ...
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MARCARIA, Jacob (Jacob ben David ben Fais)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Figlio di David, discendeva da una famiglia di prestatori che aveva operato nella seconda metà del Quattrocento a Piove di Sacco [...] n.s., XXVI (1935-36), pp. 128-132; E. Carmoly, Ha-sefarim še-nidpesu be-'ivrit be-Riwwa di Ṭrenṭo (I libri stampati in ebraico a Riva di Trento), a cura di Y.Y. Cohen, in Binyamin ben Avraham 'Anaw, Sefer maśśa ge hizzayon (1560; Il libro della valle ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.